Arte della Controriforma: differenze tra le versioni
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{{Artestoria moderna}}[[
Per '''arte della controriforma''' si intende quella parte di arte europea della seconda metà del XVI secolo che è più fortemente influenzata dagli indirizzi teorici sull'arte
== Quadro storico ==
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== ''De invocatione, veneratione et reliquis sanctorum et sacris imaginibus'' ==
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In questo decreto la Chiesa romana introduce il controllo delle opere da parte delle autorità religiose locali. Le opere devono essere vagliate con attenzione e in esse vi deve essere ''chiarezza'', ''verità'', aderenza alle scritture. La piena leggibilità, il decoro, devono essere caratteristiche imprescindibili; le deformazioni, i lussi e i viluppi e le disinvolture del [[Manierismo]] sono condannati senza appello.
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Anche questa volta, più che le indicazioni venute da terzi, in molti casi inesperti delle cose artistiche, è il clima stesso che influenza gli artisti.
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Dipinto tra il [[1536]] e il [[1541]] il [[Giudizio Universale]] della Sistina rappresentava in pieno il profondo sentimento religioso di Michelangelo e della cerchia intellettuale di [[Gasparo Contarini|Contarini]] e [[Reginald Pole|Pole]]: qui 400 figure in pose diverse sono accomunate dalla nudità, l'immenso dramma universale che esprime è messo in luce dalla semplicità dell'impianto, dalla mancanza di costruzioni retoriche, dalla nudità stessa. L'affresco, pregno di citazioni letterarie e figurative, venne poco compreso.
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== Pittura ==
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Principali pittori di questa fase sono:
* [[Federico Barocci]]
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