Salvo Montalbano: differenze tra le versioni

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[[File:Andrea Camilleri 2010 by Marco Tambara.jpg|thumb|upright=0.7|Lo [[scrittore]] [[Andrea Camilleri]], inventore del personaggio di Montalbano.]]
 
Montalbano risulta essere nato a [[Catania]] il 6 settembre [[1950]]: (lo si evince dal documento trovato nella borsetta dell'agente dei servizi deviati Elisabetta 'Betta' Gardini nel romanzo ''[[Acqua in bocca (romanzo)|Acqua in bocca]]'', scritto assieme a [[Carlo Lucarelli]] ed esplicitamente in ''[[Una voce di notte]]''. L'anno di nascita viene anche confermato dalla descrizione della partecipazione del futuro commissario agli [[Il sessantotto|avvenimenti del '68]]: «''Nel '68 il futuro commissario, che aveva diciotto anni, fece scrupolosamente tutto quello che c'era da fare per un picciotto della sua età: manifestò, occupò, proclamò, scopò, spinellò, s'azzuffò. Con la polizia, naturalmente.''»<ref>in A.Camilleri, ''[[Un mese con Montalbano]]'', racconto ''Lo Yack'' pp. 258-259, Milano, 2004).</ref> Laureato in [[giurisprudenza]], inizia la sua carriera in polizia verso i trent'anni, conducendo un apprendistato che lo porta come vicecommissario in un paesino di montagna, Mascalippa, in [[provincia di Enna]], fino a quando viene trasferito a ''[[Vigata]]'', cittadina sul [[mare]] in provincia di ''[[Montelusa]]'' (due nomi di fantasia che corrisponderebbero nella realtà rispettivamente a [[Porto Empedocle]]<ref>Nella finzione letteraria Camilleri sceglie di non adoperare i [[toponimi]] reali delle città siciliane, ma trasforma ogni nome con suoni simili. Ad esempio la ''Fiacca'' è [[Sciacca]], ''Fela'' è [[Gela]], la stessa Vigata, anche se elevata a capoluogo di provincia, richiama nel suono [[Licata]] («Vigàta in realtà è Porto Empedocle. Ora, Porto Empedocle è un posto di diciottomila abitanti che non può sostenere un numero eccessivo di delitti, manco fosse Chicago ai tempi del proibizionismo: non è che siano santi, ma neanche sono a questi livelli. Allora, tanto valeva mettere un nome di fantasia: c'è Licata vicino, e così ho pensato: Vigàta. Ma Vigàta non è neanche lontanamente Licata. È un luogo ideale, questo lo vorrei chiarire una volta per tutte.
»([http://www.andreacamilleri.net/camilleri/vigata.html Andrea Camilleri])
 
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Ci sono poi giornate in cui il commissario è intrattabile, come sanno bene i suoi collaboratori, che in quelle occasioni se ne tengono alla larga. Questo dipende dal fatto che Montalbano è un [[meteoropatia|meteoropatico]]<ref>«''Che la giornata non sarebbe stata assolutamente cosa il commissario Salvo Montalbano se ne fece subito persuaso non appena {{sic|raprì}} le persiane della càmmara da letto. Faceva ancora notte, per l'alba mancava perlomeno un'ora, però lo scuro era già meno fitto, bastevole a lasciar vedere il cielo coperto da dense nuvole d'acqua e, oltre la striscia chiara della spiaggia, il mare che pareva un cane pechinese''» (''[[La voce del violino]]'', p. 9).</ref>, quindi si rabbuia e si irrita facilmente quando il tempo si fa ''tinto'' [brutto].
 
Odia parlare in pubblico e quando è costretto a farlo appare impacciato e dall'eloquio sconnesso, sembra essere «''... pigliato dai turchi, balbuziente, esitante, strammàto [squilibrato], stunàto, perso, ma sempre con gli occhi spiritati''».<ref>[[Il cane di terracotta]], p. 69.</ref>
 
Non ama mettersi in primo piano di fronte ai [[Mezzo di comunicazione di massa|media]] ed anzi si sente sprofondare dall'imbarazzo quando in alcune occasioni è premiato in cerimonie ufficiali per i brillanti risultati delle sue indagini.
 
Assolutamente privo d'ambizione, giunge al punto di rifiutare le promozioni e fa di tutto per evitarle. Vuole fare solo il suo lavoro, che sa di fare bene, e non vuole avere contatti con la classe politica che apprezza ben poco.
 
Con grande abilità riesce a districarsi nella [[burocrazia|burocratica]] macchina dell'apparato statale, servendo lo Stato con grande lealtà e non lesinando critiche feroci ai suoi colleghi per comportamenti poco onorevoli.
 
Ha quindi una personalità complessa: da un lato l'irreprensibile funzionario di Pubblica Sicurezza e dall'altro l'uomo con i suoi vizi e le sue virtù che talora applica una sua personale giustizia, elemento questo che lo accomuna all'altro grande commissario della letteratura gialla: il commissario [[Maigret]] di [[Georges Simenon]].
 
== Famiglia ==