Wonder Stories: differenze tra le versioni
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== Storia editoriale ==
Per la fine del XIX secolo, le storie incentrate sulle invenzioni scientifiche ambientate nel futuro, nella tradizione di [[Jules Verne]], comparivano regolarmente in riviste popolari.<ref name="TTM_7">Ashley, ''Time Machines'', p. 7.</ref> Riviste come ''[[Munsey's Magazine]]'' e ''[[Argosy (magazine)|The Argosy]]'', lanciate rispettivamente nel 1889 e nel 1896, pubblicarono alcune storie di fantascienza ogni anno. Altre indirizzate a un pubblico più letterario come il patinato ''[[McClure's]]'', che pagavano bene, pubblicarono alcune storie scientifiche, ma per la l'inizio del XX secolo, la fantascienza (sebbene non avesse ancora ricevuto questo nome) stava comparendo più spesso sui [[pulp magazine]] che su riviste patinate.<ref name="TTM_21-25">Ashley, ''Time Machines'', pp. 21–25.</ref><ref name="ESF_Pulp">Nicholls, "Pulp Magazines", p. 979.</ref><ref name="T_155">Ashley, ''Transformations'', p. 155.</ref> La prima rivista di fantascienza, ''[[Amazing Stories]]'', fu pubblicata nel 1926 da [[Hugo Gernsback]] al culmine dell'era dei pulp magazine. Aiutò a formare un mercato specifico per la fantascienza e per la fine degli anni trenta iniziò l'[[Epoca d'oro della fantascienza]], inaugurata dagli sforzi di [[John W. Campbell]], redattore di ''[[Astounding Science Fiction]]''. ''Wonder Stories'' venne lanciata nell'epoca dei pulp, poco dopo ''Amazing Stories'', e durò per tutta l'epoca d'oro e fino agli [[Anni 1950|anni cinquanta]].<ref name=ESF_AMZ>Stableford, "Amazing Stories", p. 27.</ref><ref name=ESF_GAOSF>Nicholls, "Golden Age of SF", p. 258.</ref>
=== Era Gernsback ===
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