Pioppa: differenze tra le versioni

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La zona fu soggetta a dissesto idro-geologico a causa delle alluvioni del 400-750 che portò all'abbandono di vasti appezzamenti di terreno e al ridiffondersi dei boschi. La presenza di boschi e selve nella zona di Pioppa è documentata dal [[Codice bavaro]] che in un documento fa riferimento alla ''selva di San Teodoro'', situata nel territorio di Cervia e Rimini e compresa fra ''Padule'' (la zona già impaludata tra Cesenatico e Cervia), la ''selva Sancte Agathe'' (Capannaguzzo, Villalta e Bagnarola), i beni di diritto di Sant'Andrea (vicino Villa Inferno) e il torrente ''Cesenula'' (Cesuola, ora individuato nel Mesola di Montaletto). Il miglioramento climatico che seguì, tra il 750 e il 1150, portò ad una ripresa del controllo dell'uomo sull'ambiente, spinta dalla forte ripresa dell'incremento demografico a estendere il più possibile le aree coltivate.
 
===Rinascimento eed età moderna===
Come testimonia un documento del [[1513]] dal quale risulta la vendita di terreni arativi ubicati nel fondo Belpavone, toponimo rimasto nella omonima via nelle vicinanze dell'abitato, Pioppa era giurisdizione della pieve di S. Pietro in Cerreto. La soppressione di questa nel [[1520]] trasferì l'intera zona sotto la giurisdizione della nuova parrocchia di San Giorgio di Piano, dai cui registri si evince che nell'anno [[1602]] nelle Ville Belpavone e Becungiano vivevano 656 persone. Nella Villa Petrosa, detta anche "la Melona", venne eretto nel [[1604]] l'oratorio di S. Anna, di cui si hanno notizie fino al [[1833]]. Dal [[1808]] al [[1817]], in periodo napoleonico, insieme a Gattolino, la località è appartenuta al [[comune]] di [[Cesenatico]], nel distretto di Cervia.
===Il primo novecento===