Tullia Minore: differenze tra le versioni

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==Parricidio==
Giorno dopo giorno, Tullia Minore istigava ed incitava il marito a commettere un secondo delitto: quello del padre, il re Servio Tullio. Il furore della donna (''muliebres furiae''<ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', I, 47, 7: ''His muliebribus instinctus furiis Tarquinius [...]''.</ref>) era dovuto al sentimento di ammirazione e, insieme, invidia nei confronti di [[Tanaquil|Tanaquilla]], che, seppur straniera, era riuscita a far salire sul trono prima il marito e poi il genero (rispettivamente Tarquinio Prisco e Servio Tullio).
 
Quando Tarquinio decise di impossessarsi del potere e scaraventò giù dalle scale della curia Servio Tullio, dopo averne occupato il trono, fu Tullia ad inviare i sicari che assassinarono il re. Ella, poi, giunse in senato con il proprio cocchio e, dopo averlo chiamato fuori dalla curia, conferì al marito il titolo di re. Indi, su consiglio di Tarquinio, si allontanò da quel luogo: