Muhammad Abduh: differenze tra le versioni

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Originario d'una famiglia di [[fellah]]<ref>La madre era egiziana, mentre il padre, anch'egli egiziano, era di origine [[Turcomanni|turcomanna]].</ref> del villaggio di Maḥalla Naṣr, nel [[Basso Egitto]] (Governatorato di al-Buhayra), ʿAbduh ricevette un'istruzione tradizionale musulmana fin dalla più tenera età. Proseguì i suoi studi nella [[moschea]] di [[Tanta|Ṭanṭa]] dedicata al popolarissimo riformatore sufi [[Ahmad al-Badawi|Aḥmad al-Badawī]]. Nel [[1866]], entrò nell'[[Università Al-Azhar|Università di al-Azhar]], dove studiò la [[logica]], la [[filosofia]] e il [[tasawwuf]]. La sua istruzione religiosa vera e propria non gli impedì di avvicinarsi al [[sufismo]].<br />
Nel suo libro "Risālat al-wāridāt" (Lettera delle ispirazioni mistiche) egli riserva a [[Allah|Dio]] l'esistenza reale e adotta una posizione prossima a quelle del [[monismo]] di [[Ibn Arabi|Ibn ʿArabī]].<br />
 
[[Massone]], nel [[1868]] figura tra i membri della [[Loggia massonica|loggia]] cairota "La Concordia", appartenente alla Gran Loggia Unita d'Inghilterra <ref> Dorothe Sommer, ''Freemasonry in the Ottoman Empire'', I. B. Tauris, Londra-New-York, 2015, p.81.</ref>.
 
In un trattato teologico scritto nel [[1876]] sotto forma di [[glosse]] che accompagnavano la professione di fede d'un teologo [[Abu al-Hasan al-Ash'ari|ashʿarita]] del [[XIV secolo]], di nome al-Ijī, egli vi predica la tolleranza verso le diverse eterodossie [[islam]]iche.<br />
Egli vi afferma peraltro il ruolo della ragione come guida della vera fede. Inoltre idee filosofiche fanno la loro apparizione in questa opera.</br>
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La sua opera era principalmente indirizzata agli intellettuali occidentali, viventi o meno in un Paese musulmano. Respinse lo sforzo di alcuni di metter fine all'interpretazione autentica, limitandosi alla riproposizione acritica e meccanica degli schemi elaborati in un passato a volte assai lontano nel tempo. Egli difendeva di fatto il principio dell'esistenza del libero arbitrio umano elargitogli da Dio e condannava la dottrina della predestinazione.
 
ʿAbduh insegnava che le leggi devono essere adattate alla realtà moderna, nell'interesse del bene comune.
 
[[Massone]], nel [[1868]] figura tra i membri della [[Loggia massonica|loggia]] cairota "La Concordia", appartenente alla Gran Loggia Unita d'Inghilterra <ref> Dorothe Sommer, ''Freemasonry in the Ottoman Empire'', I. B. Tauris, Londra-New-York, 2015, p.81.</ref>.
 
Si concentrò d'altra parte principalmente sul tema dell'istruzione e affermò che la fede dei "pii antenati" (''salaf'' ) era ragionevole e pragmatica. Per lui l'[[Islam]] è riformabile, malgrado la sua riforma sia intralciata da strutture religiose rigide, imposte da personalità religiose contemporanee.