Bruno è il narratore de Il persecutore. Per Bruno, avviene un processo di rivelazione nel momento in cui scrive. La sua narrazione non è sempre logica infatti è ricca di contraddizioni. Bruno è completamente diverso da Johnny. Il protagonista è imprevedibile e irrazionale, il narratore è razionale e condizionato dall'ambiente culturale dell'epoca. Bruno da valore a ciò che Johnny non ritiene importante: la casa, la moglie, il lavoro, le varie traduzioni eed edizioni della biografia del musicista che gli conferiscono fama e prestigio. Inoltre, raramente trasgredisce le regole e quando lo fa, incolpa altre persone (come avviene nella sua relazione extra-coniugale con Baby Lennox.). Aiuta Johnny nei momenti di difficoltà, organizza concerti e consegue contratti. Si preoccupa di cose superficiali come le responsabilità lavorative, il suo prestigio, vive nella realtà quotidiana, dipende dai successi del protagonista. Anch'egli è, però, un persecutore. Ricerca, infatti, l'autenticità in un mondo di apparenza e l'immortalità letteraria con la sua biografia, tradotta in molte lingue. È tipicamente umano e ciò si nota dai suoi interrogativi, dalle sue insicurezze e dal suo desiderio di gloria. Anche se a differenza di Johnny non ricerca una realtà superiore a quella in cui vive, è consapevole che essa esista. Prova dei sentimenti contraddittori nei confronti di Johnny: sente il bisogno di stargli lontano ma quando lo è non fa altro che ricordarlo, lo evoca e lo condanna,lo ammira e lo denigra.