Paolo III con un nipote: differenze tra le versioni
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L'opera, realizzata da [[Giuseppe Maria Crespi]], ritrae '''''Paolo III con un nipote
==Descrizione==
Nelle sue vite Vasari ricorda che Crespi ritrasse il papa Paolo III subito dopo esser eletto sommo pontefice e cominciò il duca di Castro, ma non lo finì.
L’opera mostra chiari elementi di un dipinto non finito. Ampie zone del fondo sono state lasciate a livello di preparazione e appena abbozzate, come anche in primo piano sia l’abito del giovane, che la mano destra e la barba del papa. La luce che scivola morbida sui lineamenti del pontefice ne mette in evidenza i tratti fisionomici riconducibili a quelli di Paolo III, soprattutto nel disegno del naso e degli zigomi, mentre al di sotto della barba appena abbozzata si possono cogliere anche le guance scarne, caratteristica tipica di molti suoi ritratti realizzati da Tiziano. Incerta è invece l’identità del giovane, dato che il titolo di duca di Castro fu conferito a più nipoti, ma, per la datazione presumibile del dipinto, si propende per Ottavio, che assumerà poi anche il titolo di duca di Parma e Piacenza.
In occasione di un restauro è stato possibile osservare la lastra con una telecamera riflettografica e in corrispondenza del volto del nipote è apparsa, leggermente più in alto, una seconda versione della stessa testa, ultimata nei caratteri fisionomici.
==Storia==
Il dipinto, eseguito su una sottile lastra d’ardesia, apparteneva ai Farnese, come si evince dal sigillo e dal numero d’inventario presenti sul retro. Menzionato a Roma nel 1600 tra i beni del bibliotecario Fulvio Orsini, giunse a Parma alla metà del ‘600.
==Note==
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==Collegamenti esterni==
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