Paolo III con un nipote: differenze tra le versioni
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==Descrizione==
L’opera mostra chiari elementi di un dipinto non finito. Ampie zone del fondo sono
Incerta è invece l’identità del giovane, dato che il titolo di "duca di Castro" fu conferito a più nipoti, ma, per la datazione presumibile del dipinto, si propende per [[Ottavio Farnese|Ottavio]], che assumerà poi anche il titolo di duca di Parma e Piacenza. In occasione di un restauro è stato possibile osservare la lastra con una [[Riflettografia|telecamera riflettografica]] e in corrispondenza del volto del nipote è apparsa, leggermente più in alto, una seconda versione della stessa testa, ultimata nei caratteri fisionomici.▼
▲L’opera mostra chiari elementi di un dipinto non finito. Ampie zone del fondo sono state lasciate a livello di preparazione e appena abbozzate, come anche in primo piano sia l’abito del giovane, che la mano destra e la barba del papa. La luce che scivola morbida sui lineamenti del pontefice ne mette in evidenza i tratti fisionomici riconducibili a quelli di Paolo III, soprattutto nel disegno del naso e degli zigomi, mentre al di sotto della barba appena abbozzata si possono cogliere anche le guance scarne, caratteristica tipica di molti suoi ritratti realizzati da Tiziano. Incerta è invece l’identità del giovane, dato che il titolo di duca di Castro fu conferito a più nipoti, ma, per la datazione presumibile del dipinto, si propende per Ottavio, che assumerà poi anche il titolo di duca di Parma e Piacenza.
▲In occasione di un restauro è stato possibile osservare la lastra con una telecamera riflettografica e in corrispondenza del volto del nipote è apparsa, leggermente più in alto, una seconda versione della stessa testa, ultimata nei caratteri fisionomici.
==Storia==
Il dipinto, eseguito su una sottile lastra d’ardesia, apparteneva ai Farnese, come si evince dal sigillo e dal numero d’inventario presenti sul retro. Menzionato a Roma nel 1600 tra i beni del bibliotecario Fulvio Orsini, giunse a Parma alla metà del ‘600. Per molti anni si pensava che il ritratto raffigurasse [[Papa Clemente VII|Clemente VII]] assieme ad un giovane. Si trattava, tuttavia, di una identificazione poco accurata e sorta per certe similarità con le effigi note di quel papa. L'identificazione ora, invece, sembra essere risolta: secondo le studiose Ramsden e Lucco, si tratterebbe del ritratto di Paolo III Farnese con un nipote. L'attribuzione riscontrerebbe l'attendibilità anche di ciò che scrisse [[Giorgio Vasari]] nella sua opera ''[[Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori]].'' Tra serie di biografie che Vasari portò su carta, scrisse, nella vita di Sebastiano del Piombo, a proposito di un ritratto del ''"... medesimo papa Paolo III subito che fu fatto sommo pontefice; e cominciò il duca di Castro, ma non lo finì"''.
==Bibliografia==
* Mariangela Giusto, Scheda dell'opera; in Lucia Fornari Schianchi (a cura di) ''Galleria Nazionale di Parma. Catalogo delle opere, il Seicento,'' Milano, 1999
==Voci correlate==
* [[Tiziano|Tiziano Vecellio]]
* Tiziano, [[Ritratto di Paolo III con i nipoti Alessandro e Ottavio Farnese|''Ritratto di Paolo III con i nipoti'']]'', 1546,'' [[Napoli]]'','' [[Museo nazionale di Capodimonte|Museo Nazionale di Capodimonte]]
==Collegamenti esterni==
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