CLOCKSS: differenze tra le versioni
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CLOCKSS è una specie di cassaforte che conserva quello che gli editori possono smettere di pubblicare o che può andare perduto per qualunque ragione (cancellazione di archivi, errore umano, catastrofe ecc.). Inoltre le istituzioni o i piccoli editori che non hanno l'infrastruttura tecnologica per fare da se i backfile di quello che sottoscrivono/pubblicano, usano Clockss per questa necessita'.
L'archivio è distribuito con tecnologia [[Open source|opensource]] [[LOCKSS]]<ref>Autore di LOCKSS è [http://blog.dshr.org/ David Rosenthal]</ref><ref>{{cita web|url=https://www.clockss.org/clockss/How_CLOCKSS_Works|sito=CLOCKSS|tutolo=How CLOCKSS Works|accesso=9 agosto 15}}</ref> in 12 biblioteche che conservano i backfile delle riviste accessibili solo nei momenti di emergenza<ref>{{cita web|url=https://www.clockss.org/clocksswiki/files/CLOCKSS_Handout_Italian.pdf|titolo=CLOCKSS, Archivio affidabile gestito da una "community|accesso=9 agosto 15}}</ref>.
===Italia===
Partecipano al progetto le Biblioteche delle Università di Bergamo, Brescia, Milano, Napoli Federico II, Padova; la LUISS e il Politecnico di Milano, l'Instituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia di Roma. La Biblioteca della Cattolica di Milano partecipa con funzioni di nodo di backup<ref>{{cita web|url=https://www.clockss.org/clockss/Supporting_Libraries|titolo=Supportin Libraries|sito=CLOCKSS|accesso=9 agosto 15}}</ref>. La Biblioteca dell'[[Istituto universitario europeo]] di Fiesole è stata tra le prime biblioteche aderenti al progetto<ref>{{cita pubblicazione|autore=Veerle Deckmyn|titolo=The EUI Library – Europe’s Social Science Research Library|rivista=EIU review|numero=inverno 2010|p=5-6}}</ref>
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