Osho Rajneesh: differenze tra le versioni

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Osho è generalmente considerato uno dei leader spirituali più controversi apparsi in India nel corso del XX Secolo.<ref name=mehta/><ref name=chrys>George D. Chryssides, ''Exploring New Religions'', 1999</ref> Il suo messaggio di liberazione sessuale, emozionale, spirituale e istituzionale e il piacere che provava nel provocare e offendere gli assicurò una vita costellata di polemiche.<ref name=fox/> Osho era conosciuto come il "guru del sesso" in India e il "guru delle Rolls-Royce" negli Stati Uniti.<ref name=gordon/> Attaccò il concetto di nazionalismo, era sprezzante coi politici e prendeva in giro i leader di diverse religioni (a cui, a loro volta, non piaceva la sua arroganza).<ref name=joshi/><ref name=mehta/> Le idee di Osho sul sesso, il matrimonio, la famiglia e le relazioni erano in contrasto con la visione tradizionale e suscitavano rabbia e ostilità in tutto il mondo.<ref>William E. Geist, ''Cult in Castle Troubling Montclair'', "The New York Times", 16 settembre 1981</ref><ref name=joshi/> Il suo movimento era temuto e disprezzato come un culto: egli viveva "nell’ostentazione e nell’opulenza offensiva", mentre i suoi seguaci (molti dei quali avevano reciso i legami con gli amici esterni e la famiglia e avevano donato tutto – o la maggior parte – del loro denaro e dei beni alla comune) vivevano a "livello di sussistenza".<ref>Les Zaitz, ''Rajneeshee leaders see enemies everywhere as questions compound – Part 4 of 5'', The Oregonian, 15 aprile 2011</ref><ref>Marc Galanter, ''Cults and New Religious Movements: A Report of the American Psychiatric Association'', 1989</ref>
 
=== SecondiSecondo gli studiosi delle religioni ===
Riassumendo il lavoro di Osho, il sociologo [[Bob Mullan]] della University of East Anglia nel 1983 disse: “È certamente eclettico, un prendere a prestito verità, mezze verità e travisamenti delle grandi tradizioni. Spesso è anche piatto, inesatto, fasullo ed estremamente contraddittorio”.<ref name=mullan/> Pur riconoscendo che la complessità e l’immaginazione di Osho non fossero seconde a nessuno e che molte delle sue affermazioni fossero argute e toccanti (e forse, a volte, anche profonde), secondo Mullan ciò che rimaneva era un “''potpourri'' di idee di controcultura e post-controcultura” focalizzate sull’amore e la libertà, sulla necessità di vivere nel momento, l’importanza del sé, il sentire di 'essere okay', il mistero della vita, l’etica del divertirsi, la responsabilità individuale del proprio destino e la necessità di abbandonare l’ego, la paura e il senso di colpa.<ref name=mullan/>