La vita interiore: differenze tra le versioni

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Ho aggiustato una frase. Ps. Questo è un testo "grezzo" che sottopongo alla comunità. Confido nell'intervento dei collaboratori più "tecnici" per uniformarlo agli standard di Wikipedia con l'aggiunta dei link e delle altre sezioni tipiche.
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'''Curiosità'''
 
Proprio mentre lavorava a ''La vita interiore'', Moravia firmò l'introduzione al Meridiano di opere scelte che l'editore Mondadori ha dedicato al Marchese De Sade. Ebbene, all'inizio dell'ultimo capoverso di tale introduzione c'è un passaggio che costituisce una chiave concettuale per capire la tesi di fondo del romanzo, che peraltroindubbiamente risente chiaramente diesibisce influenze sadiane: «Ora il rivoluzionario che viene tutt'intero dal popolo, nella sua purezza univoca, equivale al reazionario che viene tutto intero dall'aristocrazia» (in De Sade, ''Opere'', Mondadori, Milano, 1976, p. XX). Nel romanzo, infatti, benché Moravia sembri simpatizzare con il progetto di dissacrazione dei valori borghesi tipico dei tempi, i cosiddetti rivoluzionari sono ritratti con tratti fortemente caricaturali che ne mettono in luce l'ottusità spesso speculare rispetto a quella che domina il mondo sociale che intendono rovesciare. Da questo punto di vista, ''La vita interiore'' è una sorta di pietra tombale posta sopra ogni via velleitariamente terroristica alla liberazione della classe operaia.
Proprio a causa degli eccessi sadiani che riempiono il romanzo dall'inizio alla fine, tra il 1979 e il 1980 esso venne sequestrato per due volte da uno stesso procuratore, come nota Daniela Mangione nell'"Introduzione" 1998 al romanzo.