Sant'Ambrogio (Trebaseleghe): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 114:
==== Sant'Ambrogio di Grion nell'agro ovest di Altino ====
[[File:Via Grion (Decumanus Dexteratus III).jpg|thumb|Via Grion (''Decumanus Dexteratus III'')]]
Il territorio di Sant'Ambrogio di Grion era compreso nella centuriazione romana dell'Agro di Altino (Altinum), quella posta ad ovest del fiume Sile (Silis flumen) realizzata probabilmente nel 49 a.c. I principali tipi di divisione agraria erano fondamentalmente due, a [[centuriae]], divisione in quadrati come nel caso dell'Ager Cis Musonem di Padova ed a [[scamna]], divisione in rettangoli ed è il caso dell'Agro Altinate Ovest. Gli scamna, secondo quanto scrive [[Plinio Fraccaro]]<ref>Plinio Fraccaro, La Centuriazione Romana dell'Agro di Altino, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, Atti del Convegno per il retroterra veneziano, Venezia, 1956, pp. 61-80, riguardo all'Agro Occidentale di Altino, nei suoi decumani e cardini.</ref>, misuravano 30×40 [[actus (unità di misura)|actus]], i decumani erano grossomodo orientati in direzione est-ovest mentre i cardini ortogonali ai decumani erano orientati in direzione nord-sud. Una volta individuato il centro della centuriazione ([[Umbilicus Soli]]) mediante un rito religioso officiato da un augure, venivano tracciati i due assi principali ortogonali tra loro. L'Agro Altinate ovest, sempre secondo Plinio Fraccaro, aveva il [[Decumanus Maximus]], partendo da ovest dallo scolo Rustega, antico corso del Fiume Muson (Musonius flumen) al confine con l'[[Ager Cis Musonem]] di Padova ([[Patavium]]), rintracciabile, oltre che con fossati e confini di proprietà catastali, con le attuali Via Pitoche e Via Fossalta (Camposampiero, fraz. Rustega), Via Rustega e Via Cornariola (Trebaseleghe, fraz. Fossalta), il tratto di confine tra i Comuni di Noale e Trebaseleghe subito a nord della Chiesa di Cappelletta di Noale, Via Santa Margherita (Noale, fraz. Cappelletta), Via Ronchi, Via Venezia e Via Moglianese (Scorzè) fino a poco dopo la frazione di Cappella, tratto di Via Venier (Scorzè, fraz. Peseggia), tratto del confine tra i Comuni di Scorzè e Mogliano Veneto, tratto di Via Vanzo (Mogliano Veneto), Via Sozzi (Mogliano Veneto, loc. Olme) e Via Cortellazzo (Mogliano Veneto, loc. Lazzaretto), Via Monte Grappa e Via San Valentino (Marcon). Il [[Kardo Maximus]], partendo da sud sul ponte di Via Palazzone sul Fiume Muson a Salzano, è rintracciabile, oltre che con fossati e confini di proprietà catastali, con le attuali Via Ferrara e Via Spagnolo (Noale e fraz. di Moniego), tratto di Via Contea (Scorzè), tratto del confine tra i Comuni di Trebaseleghe (fraz. di Sant'Ambrogio di Grion) e Scorzè (fraz, di Rio San Martino) coincidente con la Piovega dei Tre Comuni (dal latino publicus confermando l'origine di strada pubblica del tracciato), Via Peroni, Via Bramante e Via San Zuane (Zero Branco, fraz. Scandolara), Via Molin Cappello (Morgano), per perdersi e arrestarsi in prossimità del Fiume Sile al confine con l'Agro centuriato di Treviso (Tarvisium). Dall'incrocio di cardine e decumano massimi così tracciati si rileva la posizione dell'[[Umbilicus Soli]] lungo Via Ronchi di Scorzè ad occidente del paese.
I terreni da centuriare o erano frutto di bottini di guerra (Coloniae Militum) oppure venivano acquistati dai possessori (Coloniae Agrariae), così avvenne nelle terre dei Veneti alleati di Roma soprattutto all'epoca dell'Imperatore Augusto (tra il I sec. A.C. e il I sec. D.C). Gli appezzamenti di terreno venivano normalmente assegnati da Roma ai veterani dell'esercito a fine carriera ed è molto probabile che agli stessi Veneti soldati di Roma fossero intestate le terre ridotte a coltura della [[X Regio - Venetia et Histria]]. Una prova di ciò sono vari attuali toponimi di località venete, pagi vici e conciliabula, che deriverebbero dai nomi dei possessori dei terreni coltivati, nomi di chiara origine veneta.
|