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== Delimitazioni ==
Il Sudetenland non coincide con i territori ove sorge la catena montuosa dei [[Sudeti]], né con i ''Sudetenländer'' (in ceco ''Sudetské země'', letteralmente: regioni dei Sudeti, al plurale), termine usato per identificare l'unione delle regioni prima austro-ungariche e poi cecoslovacche della Boemia, della Moravia e della Slesia. La regione è piuttosto definita a partire dal 1918 come l'insieme dei territori della Boemia, della Moravia e della Slesia abitati prevalentemente da popolazioni di [[nazionalità]] tedesca.
[[File:Reichsgaue.png|thumb|hochkant=1.2|I [[Reichsgau]] nel 1941]]▼
[[File:Sudetenland Reichsgau 1944.png|thumb|Il Reichsgau Sudetenland]]▼
Dopo l'annessione alla Germania di vasti territori della Cecoslovacchia avvenuta in seguito alla [[Conferenza e accordo di Monaco|conferenza di Monaco]] il 1 e 2 ottobre 1938, con una legge del 14 aprile 1939 fu istituito il [[Reichsgau]] del [[Sudetenland (Reichsgau)|Sudetenland]] con capitale [[Liberec]]. Esso era costituito dalle province del [[Sudetenland (provincia)|Sudetenland]] e della [[Boemia Tedesca]] e fu soppresso alla fine della [[seconda guerra mondiale]], l'8 maggio 1945.
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[[Immagine:Bundesarchiv Bild 137-049535, Anschluß sudetendeutscher Gebiete.jpg|thumb|200px|Adolf Hitler durante una parata militare il 4 ottobre 1938 a [[Kraslice]] in occasione dell'Anschluss del Sudetenland]]
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 183-H13160, Beim Einmarsch deutscher Truppen in Eger.jpg|thumb|360px|Saluto nazista da parte di alcuni abitanti di [[Cheb]]]]
▲[[File:Reichsgaue.png|thumb|hochkant=1.2|I [[Reichsgau]] nel 1941]]
▲[[File:Sudetenland Reichsgau 1944.png|thumb|Il Reichsgau Sudetenland]]
Tramite l'[[Conferenza e accordo di Monaco|accordo di Monaco]], siglato grazie alla mediazione di [[Benito Mussolini]], il governo britannico di [[Neville Chamberlain]] e quello francese di [[Édouard Daladier]] riuscirono a scongiurare un intervento militare da parte di Hitler, senza però impedire a quest'ultimo il raggiungimento dei propri obiettivi. Il governo cecoslovacco guidato dal presidente [[Edvard Beneš|Beneš]] fu escluso dalle trattative. Dopo che l'accordo fu siglato il 30 settembre 1938, tra l'1 ed il 2 ottobre fu completata l'annessione del Sudetenland da parte della Germania.<ref>Khan, ''Die deutschen Staatsgrenzen'', [http://books.google.de/books?id=V01T5VI4nZ4C&lpg=PA90&dq=Eingliederung%20des%20Sudetenlandes&pg=PA90#v=onepage&q=Eingliederung%20des%20Sudetenlandes&f=false S. 90].</ref> I territori annessi erano abitati da 3,63 milioni di persone, di cui 2,9 milioni di tedeschi e 700.000 cechi. <ref>Jörg Osterloh: ''Nationalsozialistische Judenverfolgung im Reichsgau Sudetenland 1938–1945.'' Oldenbourg, München 2006, ISBN 3-486-57980-0, passim.</ref> Questi ultimi dovettero trasferirsi nei territori rimasti cecoslovacchi. Anche molti tedeschi oppositori politici del regime nazista fuggirono verso le regioni più interne della Boemia e della Moravia, per continuare da lì la loro lotta. La maggior parte di essi però fu rimpatriata dalle autorità, lasciandoli alla mercé del regime nazista. <ref>Leopold Grünwald: ''Der Sudetendeutsche Widerstand gegen Hitler (1938–1945).'' In: ders. (Hrsg.): ''Sudetendeutsche – Opfer und Täter. Verletzungen des Selbstbestimmungsrechtes und ihre Folgen 1918–1982''. Junius, Wien 1983.</ref>
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