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'''Felicia''' (in [[Lingua croata|croato]] '''Zatka Čepić, '''anche notanoto come '''Cepich, Ceppi'''<ref oname=scotti/><ref '''Ceppici'''name=voce/>) è un centro abitato [[Istria|istriano]], frazione del comune di [[Chersano]] (''Kršan'').
 
Si trova nella parte orientale dell'[[Istria]], sulle pendici occidentali del [[Monte Maggiore (Croazia)|Monte Maggiore]] (''Učka''), lungo la piana d'Arsa (''Polje Čepić''), sulla strada statale D500, 1.3 km a sud del villaggio di Purgarija Čepić e 5.8 km a nord est del centro comunale di Chersano lungo la strada statale D64.
 
== Etimologia ==
L'insediamento di Cepich (Čepić) nasce attorno al convento, oggi scomparso, di S. Paolo al Lago ed alla chiesa della Madonna sul Lago, costruiti alla fine del '300 dai signori di [[Cosliacco]] (da cui oggi la vicina località di ''Kloštar'', già ''claustrum''). Il nome della località, il cui significato letterale è "piccolo tappo", viene fatto risalire nelle leggende popolari alla creazionenascita del [[lago d'Arsa]], creato tappando con pietre e terra la voragine del fiume [[Boljunčica]] (Bogliunsizza) che si versa nell'[[Arsa]]. Tale nome non ha mai subito variazioni particolari a parte varie grafie e corruzioni (''Cepich, Ceppi, Ceppici, Ceplia, Cepliano'' o perfino, con etimologia spuria, nel 1920 ''Gepide''<ref>http://www.istrianet.org/istria/cartography/vintage/1920_istria.htm</ref>). Nel periodo asburgico, nei documenti in lingua tedesca esso appariva come ''Tschepitsch'' o ''Zepitsch'', talvolta abbreviato in ''Pitsch''. La località in cui vennero costruite residenze estive da nobili e borghesi (''burger'') assunse anche l'appellativo popolare di ''Cepich-Purgarìa''. I croati, inoltre, denominavano ''Gradaz'' il luogo, forse da un antico castello presso il lago, abitazione del gastaldo dei patriarchi di Aquileia., Mama iltale toponimo non si attaccò al villaggio sorto in seguito. Solamente durante il periodo fascista (1922-1947), con la bonifica del lago d'Arsa, il borgo venne rinominato Felicia, per tornare Čepić con il passaggio alla Jugoslavia. Dal termine croato-[[Albona|albonese]] ''zatka'' (campo, podere) deriva l'attuale denominazione Zatka-Čepić.<ref name=scotti>Giacomo Scotti, [http://www.edit.hr/lavoce/050506/cultura.htm Cepich, Le leggende del lago], ''La Voce del Popolo'', 5 maggio 2005</ref>
 
 
== Storia ==
[[File:Valvasor - Čepić.jpg|thumb|left|Čepić in una stampa di [[Janez Vajkard Valvasor|Valvasor]] del 1679.]]
L'insediamento di Cepich (Čepić) nasce attorno al convento, oggi scomparso, di S. Paolo al Lago ed alla chiesa della Madonna sul Lago, costruiti alla fine del '300 dai signori di [[Cosliacco]] (da cui oggi la vicina località di ''Kloštar'', già ''claustrum''). Il nome della località, il cui significato è "piccolo tappo", viene fatto risalire nelle leggende popolari alla creazione del lago d'Arsa, creato tappando con pietre e terra la voragine del fiume [[Boljunčica]] (Bogliunsizza) che si versa nell'[[Arsa]]. Tale nome non ha mai subito variazioni particolari a parte varie grafie e corruzioni (''Cepich, Ceppi, Ceppici, Ceplia, Cepliano'' o perfino, con etimologia spuria, nel 1920 ''Gepide''<ref>http://www.istrianet.org/istria/cartography/vintage/1920_istria.htm</ref>). Nel periodo asburgico, nei documenti in lingua tedesca esso appariva come ''Tschepitsch'' o ''Zepitsch'', talvolta abbreviato in ''Pitsch''. La località in cui vennero costruite residenze estive da nobili e borghesi (''burger'') assunse anche l'appellativo popolare di ''Cepich-Purgarìa''. I croati, inoltre, denominavano ''Gradaz'' il luogo, forse da un antico castello presso il lago, abitazione del gastaldo dei patriarchi di Aquileia. Ma il toponimo non si attaccò al villaggio sorto in seguito. Solamente durante il periodo fascista (1922-1947), con la bonifica del lago d'Arsa, il borgo venne rinominato Felicia, per tornare Čepić con il passaggio alla Jugoslavia. Dal termine croato-[[Albona|albonese]] ''zatka'' (campo, podere) deriva l'attuale denominazione Zatka-Čepić.<ref name=scotti>Giacomo Scotti, [http://www.edit.hr/lavoce/050506/cultura.htm Cepich, Le leggende del lago], ''La Voce del Popolo'', 5 maggio 2005</ref>
Il territorio di Cepich viene menzionato per la prima volta nel 1102, al tempo del [[patriarcato di Aquileia]], nella donazione di [[Ulrico II] ai patriarchi, come parte del fondo del castello di Cosiliacco (''[[Kožljak]]''). L'insediamento di Cepich (Čepić) nasce attorno al convento paolino, oggi scomparso, di Santa Maria (Nostra Signora del Lago), fondato nel 1287, che nel 1385 si arricchisce di una donazione del signore di Cosiliacco, Filip Gutenegg, e all'antico castello del gastaldo dei patriarchi di Aquileia. Il monastero costituiva la parte sacrale dell'abitato (''Kloštar'', dal latino ''claustrum''), mentre al suo esterno si costituiva la parte profana (''Purgarija/Purgarìa'', dal tedesco ''Bürger'', cittadino, o dall'antico ''Burg'', castello - in croato anche ''Gradaz'').
 
 
 
 
Dopo il patriarcato di Aquileia, dal [[1421]] Cepich entrò a far parte della [[Serenissima Repubblica di Venezia|Serenissima]]. Nel 1606 il monastero è menzionato come ''župa'' (parrocchia); viene disciolto nel 1783, anno in cui la proprietà è venduta a Johann Weikhard dei nobili di [[Auersperg]]. La pietra tombale del 1492 in [[glagolitico]] del signore di Cosiliacco, Martin Moysevich, viene allora rilocata nella cappella del castello di [[Belaj]]. Il castello viene devastato dalla [[guerra degli uscocchi]] (1615-1617) e in seguito ricostruito. Le ultime rovine vengono rimosse al tempo della bonifica del lago d'Arsa, ma può venire osservato nella stampa del 1679 del [[Janez Vajkard Valvasor|Valvasor]], al tempo in cui faceva parte delle proprietà della famiglia Auersperg.
 
 
IlNel paese di1797 Cepich fece parte del [[patriarcato di Aquileia]]<ref>{{Cita web|autore = Istria A-Z|url = http://www.istrapedia.hr/ita/40/patriarcato-daquileia/istra-a-z/|titolo = Dal Patriarcato di Aquileia alla Serenissima|accesso = |editore = |data = }}</ref>. Dal [[1421]] entrò a far parte della [[Serenissima Repubblica di Venezia|Serenissima]], quindi nel 1797 il paesino passò in mani austriache. Sotto la guida di Napoleone i francesi conquistarono l'[[Istria]], quindi Cepich fu brevemente annesso al [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia napoleonico]], per passare nel [[1814]] definitivamente sotto l'[[impero austriaco|Austria asburgica]]<ref>{{Cita web|autore = Coordinamento Adriatico|url = http://www.coordinamentoadriatico.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2467&Itemid=61|titolo = L'Istria nel Regno d'Italia Napoleonico|accesso = |editore = |data = }}</ref>. Risalgono al periodo asburgico i primo progetti di bonifica del lago d'Arsa, alfine di rimuovere le fonti di febbri malariche. A fine XIX venne approvato il progetto dell'ingegner Wenedikter per dimezzare la dimensione del lago. I lavori, avviati nel 1902, furono tuttavia presto interrotti per mancanza di fondi.<ref name=voce> Un tempo lago, oggi una fertile valle che frutta... latte e tartufi. [http://www.istrianet.org/istria/towns/cepic/11_1029lavoce.htm La Voce del Popolo], 29 ottobre 2011</ref>
 
[[File:LagoFelicia.jpg|leftright|thumb|Il [[lago d'Arsa]] negli [[Anni 1920|anni venti]], prima che venisse bonificato|299x299px]]
In seguito al [[Trattato di Rapallo (1920)|trattato di Rapallo]], Cepich entrò a far parte del [[Regno d'Italia]], conoscendo il suo periodo di massimo sviluppo demografico<ref>{{Cita web|autore = Enciclopedia Treccani|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/istria/|titolo = Istria|accesso = |editore = |data = }}</ref>. Durante il periodo italiano fu prosciugato e bonificato un piccoloil [[lago, ild'Arsa]] quale(o silago eradi Cepich), impaludato, dando così vita a zanzare portatrici della malaria e fu trasformato in campi coltivabili fertili.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://istra.hr/.app/upl_files/Istra_Imprint-of-Time_EN-IT.pdf|titolo = ISTRIA|accesso = |editore = |data = |p = 7}}</ref>
Allo stesso tempo, secondo la politica di [[italianizzazione (fascismo)|italianizzazione]] adottata durante il [[fascismo|periodo fascista]], il nome del paese (considerato troppo "slavo") fu modificato in Felicia.<ref name=scotti/>
 
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] la cittadina fu ceduta alla [[Jugoslavia]] comunista e rinominata Čepić. La maggioranza della popolazione di Felicia prese la via dell'[[Esodo giuliano dalmata|esodo]], e il paese fu ripopolato da famiglie croate dei territori vicini secondo una politica di [[slavizzazione]]. Dal 1948 al 1971 viene nominato '''Polje-Čepić'''. Dal termine croato-[[Albona|albonese]] ''zatka'' (campo, podere) deriva l'attuale denominazione '''Zatka-Čepić'''.<ref name=scotti/> Nel 1991 Čepić entra a far parte della [[Croazia]]. indipendente.
[[File:LagoFelicia.jpg|left|thumb|Il [[lago d'Arsa]] negli [[Anni 1920|anni venti]], prima che venisse bonificato|299x299px]]
In seguito al [[Trattato di Rapallo (1920)|trattato di Rapallo]], Cepich entrò a far parte del [[Regno d'Italia]], conoscendo il suo periodo di massimo sviluppo demografico<ref>{{Cita web|autore = Enciclopedia Treccani|url = http://www.treccani.it/enciclopedia/istria/|titolo = Istria|accesso = |editore = |data = }}</ref>. Durante il periodo italiano fu prosciugato e bonificato un piccolo lago, il quale si era impaludato, dando così vita a zanzare portatrici della malaria e fu trasformato in campi coltivabili fertili.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://istra.hr/.app/upl_files/Istra_Imprint-of-Time_EN-IT.pdf|titolo = ISTRIA|accesso = |editore = |data = |p = 7}}</ref>
Allo stesso tempo, secondo la politica di [[italianizzazione (fascismo)|italianizzazione]] adottata durante il [[fascismo|periodo fascista]], il nome del paese (considerato troppo "slavo") fu modificato in Felicia.
 
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] la cittadina fu ceduta alla [[Jugoslavia]] comunista e rinominata Čepić. La maggioranza della popolazione di Felicia prese la via dell'[[Esodo giuliano dalmata|esodo]], e il paese fu ripopolato da famiglie croate dei territori vicini secondo una politica di [[slavizzazione]]. Nel 1991 Čepić entra a far parte della [[Croazia]].
 
Chersano non è oggi tra i comuni dell'Istria in cui vige il bilinguismo italo-croato.<ref>http://editfiume.com/blog/infografica-il-bilinguismo-in-istria/</ref> Al censimento del 2011 risultavano 24 persone di madrelingua italiana sull'intera popolazione del comune di Chersano.<ref>http://www.dzs.hr/Eng/censuses/census2011/results/htm/e01_01_08/E01_01_08_zup18.html</ref>