Lemma di Urysohn: differenze tra le versioni
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Il cambiamento non è essenziale ma ho ritenuto importante usare per la chiusura di un insieme una notazione non ambigua. Con V^c si può indicare anche il complementare dell'insieme V mentre nel caso di \overline V la notazione è univoca. |
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dati un [[Insieme chiuso|chiuso]] ''F'' e un [[Insieme aperto|aperto]] ''U'' che lo contiene, esiste sempre un aperto ''V'' contenente ''F'' la cui [[Chiusura (topologia)|chiusura]] è contenuta in ''U''.
</div>
Indicando con
Allo stesso modo andrà ricercata una funzione continua :<math> f:X\to [0,1] </math>
a valori in [0,1], che valga 0 su tutto ''E'' e 1 su ''F''.
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</math>
Si procede con un raffinamento della funzione:
Si trova un aperto <math>V</math> tale che la chiusura <math> \overline V
Allora si definisce
:<math>f_2(x) =
\left\{\begin{matrix}
1 &\mbox{se}\ x \in F \\
\frac{1}{2} &\mbox{se}\ x \in \overline V
0 &\mbox{se}\ x \notin \overline V
\end{matrix}\right.
</math>
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Posto innanzitutto r<sub>0</sub>=0 e r<sub>1</sub>=1, definisco per ogni [[numero naturale]] ''n'' l'insieme ''S<sub>n</sub>'' = {''r<sub>0</sub>,...,r<sub>n</sub>''}, cosicché risulta che ''S'' è l'[[unione (insiemistica)|unione]] di tutti gli ''S<sub>n</sub>''.
Siccome ''A'' e ''B'' sono due chiusi disgiunti, allora ''A'' è un chiuso contenuto in quell'aperto che è il complementare di ''B'': dunque, per la condizione equivalente alla [[Spazio normale|normalità]], esiste un aperto ''W'' che contiene ''A'' e la cui [[Chiusura (topologia)|chiusura]] è contenuta nel complementare di ''B''. Ponendo allora ''V(0)'':=''W'' e ''V(1)'' uguale al complementare di ''B'', si ha che:
*''(i)
*''(ii)'' ''A''⊆''V(0)'', ''V(1)=X\B''.
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