Saga di Oddr l'arciere: differenze tra le versioni
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{{Libro
|titolo = Oddr l'arciere
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|protagonista = [[Örvar-Oddr|Oddr l'arciere]]
}}
'''''Oddr l'arciere''''' o '''''La saga di Oddr l'arciere''''' (titolo originale ''Örvar-Oddr saga'') è una [[saga (letteratura)|saga]] [[islanda|islandese]] del [[XIII secolo]].
==Fonti==
La saga risale alla fine del [[XIII secolo]] e si crede sia opera di un autore [[Islanda|islandese]]. La versione più antica della leggenda è conservata in un codice del [[XIV secolo]] nella [[Royal Library]] di [[Stoccolma]] e rappresenta la copia di un documento antecedente andato perso.
Nella seconda metà dello stesso secolo compare un'altra versione della leggenda, che attualmente si trova a [[Reykjavik]]. L'edizione classica e più lunga è attestata sin dal [[XV secolo]] e contiene un materiale narrativo diverso, caratterizzato dall'inserimento di
Entrambe le versioni della [[saga (letteratura)|saga]] sono state tradotte in [[lingua latina|latino]] e sono state incluse nella prima edizione delle [[Fornaldarsögur Nordlanda]], pubblicate tra il [[1829]] e il [[1830]].▼
Nel [[1970]] [[Hermann Pállson]] e [[Paul Edwards (filosofo)|Paul Edwards]] hanno tradotto in inglese la versione più estesa della saga, e tale traduzione è stata pubblicata nuovamente nel [[1985]] in [[Seven Viking Romances]].▼
==Letteratura in prosa nell'Islanda medievale del XIII secolo==
Dal [[XII secolo|XII]] al [[XV secolo]] la [[letteratura]] fiorisce in [[Islanda]], creando un corpus letterario molto consistente che, messo a confronto con la produzione continentale, è sorprendentemente vasto in proporzione alle dimensioni ridotte dell'isola. Il sistema letterario è ampiamente scritto in [[lingua volgare]].
Tra XII e XIII secolo in Islanda vengono inventate le prime "[[Saghe degli Islandesi|Saghe realistiche]]", resoconti in forma di prosa sull'esperienza di [[Colonia (insediamento)|coloni]] islandesi vissuti tra il [[900]] e [[1050]], durante il periodo della colonizzazione. Tale genere narrativo mirava a rispecchiare fedelmente la realtà, non lasciando spazio all'immaginazione e lasciandone molto poco all'elemento [[soprannaturale]]. L'intenzione sottostante a tale progetto era legittimare il potere delle famiglie dominanti islandesi alla luce di un passato leggendario accettato e condiviso. Nonostante ciò, la maggior parte delle saghe islandesi risale al [[XIII secolo]], periodo in cui incontriamo le "Saghe fantastiche", che contengono materiale leggendario e irreale. All'interno di esse si sviluppano due rami letterari: le ''[[Saghe leggendarie|Saghe del tempo antico]]'' ([[Fornaldarsögur]]) e le ''[[Saghe cavalleresche|Saghe dei cavalieri]]'' ([[Riddarasögur]]).
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==Trama==
[[file:Orvarodd.jpg|thumb|''Orvar Odd informa [[Ingeborg]] della morte di [[Hjalmar]]'', di [[August Malmström]] ([[1859]]).]]
La Saga di Oddr l'arciere inizia con una [[profezia]]: una misteriosa [[chiaroveggente|veggente]] predice a Oddr una vita straordinariamente lunga ed errabonda che però lo porterà inevitabilmente a una morte ingloriosa, ucciso dal suo stesso cavallo Flaxi, nello stesso posto in cui è nato.
Il giovane [[Vichinghi|vichingo]] proviene da una famiglia di [[latifondo|proprietari terrieri]],
Oddr è un viaggiatore coraggioso, sconfigge senza difficoltà le sfide più dure, eccelle in ogni [[arte]]: da un lato è un [[guerra|guerriero]] imbattibile, un conquistatore irrefrenabile, dall'altro è un [[cristiano (religione)|cristiano]] fedele, un maestro nell'arte poetica, un irreprensibile uomo con solidi valori.▼
Egli non crede nel [[fato]], rifiuta di onorare qualsiasi dio [[paganesimo|pagano]], ama le spedizioni che lo conducono a vagare nelle più remote e misteriose terre: l'eroe viaggia per molti anni con la sua flotta dal [[Finnmark|Finnmörk]] al [[Bjarmaland]]<ref>Un'area compresa tra le coste meridionali del Mar Bianco e il bacino della Dvina Settentrionale</ref>, dall'[[Uppland|Upplönd]]<ref>Una regione situata a nord di Stoccolma, circondata dal Lago Mälaren e dal Mar Baltico</ref> all'[[Irlanda]] e alla [[Northumbria]], dalla [[Sicilia]] alla [[Palestina]], dall'[[Ungheria]] allo [[Hunaland]]<ref>Terra degli Unni, situata nell'Europa orientale</ref> e [[Bjalkaland]]<ref>Un territorio a ovest dello Hunaland</ref>, lasciando sempre una sorta di eredità spirituale alle popolazioni che incontra e sconfigge. Oddr è protetto da un mantello magico ed è aiutato da frecce sovrannaturali, ma il lettore della saga gradualmente apprende che, nonostante la sua forza incalcolabile, egli è del tutto un uomo reale, in carne e ossa. Infatti, il [[Vichinghi|vichingo]] sa cosa significa fallire, è vulnerabile al dolore, soffre per la spossatezza e la solitudine che si intensificano col passare degli anni, e la tragica morte di amici e compagni lascia un vuoto incolmabile in lui.▼
▲Per sfuggire a questa previsione fece uccidere il cavallo, lo fece seppellire in profondità e lasciò casa propria con l'intenzione di non tornare più. Oddr
▲Egli non crede nel [[fato]], rifiuta di onorare qualsiasi dio [[paganesimo|pagano]], ama le spedizioni che lo conducono a vagare nelle più remote e misteriose terre: l'eroe viaggia per molti anni con la sua flotta dal [[Finnmark|Finnmörk]] al [[Bjarmaland]]<ref>Un'area compresa tra le coste meridionali del Mar Bianco e il bacino della Dvina Settentrionale</ref>, dall'[[Uppland|Upplönd]]<ref>Una regione situata a nord di Stoccolma, circondata dal Lago Mälaren e dal Mar Baltico</ref> all'[[Irlanda]] e alla [[Northumbria]], dalla [[Sicilia]] alla [[Palestina]], dall'[[Ungheria]] allo [[Hunaland]]<ref>Terra degli Unni, situata nell'Europa orientale</ref> e [[Bjalkaland]]<ref>Un territorio a ovest dello Hunaland</ref>, lasciando sempre una sorta di eredità spirituale alle popolazioni che incontra e sconfigge
Oddr è protetto da un mantello magico ed è aiutato da frecce sovrannaturali regalate da suo padre prima della partenza, ma il lettore della saga gradualmente apprende che, nonostante la sua forza incalcolabile, egli è del tutto un uomo reale, in carne e ossa. Infatti, il [[Vichinghi|vichingo]] sa cosa significa fallire, è vulnerabile al dolore, soffre per la spossatezza e la solitudine che si intensificano col passare degli anni, e la tragica morte di amici e compagni lascia un vuoto incolmabile in lui.
Malgrado la predizione funesta, Oddr rifiuta le parole della veggente, convinto che la blasfema profezia non si possa avverare mai, e si immerge in un vortice di avventure, viaggi in terre reali e immaginarie, spedizioni di pace, battaglie in cui non teme di affrontare nessun nemico.
Tuttavia, né il suo valore come guerriero né la sua saggezza, e nemmeno la grande ricchezza delle esperienze potranno sottrarlo al suo destino verso la morte predetta:
==Influenze e relazioni con altre opere==
Riferimenti ad essa appaiono anche all'interno della [[Saga di Hervör]], e nel ''[[Gesta Danorum]]'' al riguardo della battaglia di [[Samsø]].
La morale della derisione della profezia da parte di Örvar-Oddr e della sua morte hanno paralleli con il [[Manoscritto Nestoriano]], il quale descrive la morte di Oleg in maniera simile. La morte di Oleg causata dal "teschio di un cavallo" è il soggetto di una delle più famose ballate in [[lingua russa]], scritta da [[Aleksandr Sergeevič Puškin]] nel [[1826]].
▲Entrambe le versioni della [[saga (letteratura)|saga]] sono state tradotte in [[lingua latina|latino]] e sono state incluse nella prima edizione delle [[Fornaldarsögur Nordlanda]], pubblicate tra il [[1829]] e il [[1830]].
▲Nel [[1970]] [[Hermann Pállson]] e [[Paul Edwards (filosofo)|Paul Edwards]] hanno tradotto in inglese la versione più estesa della saga, e tale traduzione è stata pubblicata nuovamente nel [[1985]] in [[Seven Viking Romances]].
==Note==
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*Ortalli, G., Storia d'Europa. Il Medioevo. Secoli V-XV, Torino, Giulio Einaudi editore, 1994.
*Pálsson, H., Edwards, P., ''Arrow-Odd'' in Seven Viking Romances, London, Penguin Classic, 1985.
===Traduzioni===
* ''La Saga di Oddr l´arciere''. Trad. da Fulvio Ferrari. Milano: Iperbore (con il contributo del Dipartimento di Scienze Filologiche dell’Università di Trento), 2003². ISBN 978-88-7091-043-8.
* ''Ǫrvar-Odds saga. Die Saga vom Pfeile-Odd''. Übersetzt und mit einem Nachwort hrsg. von Bernd Menge, Thomas Pietsch, Manfred Schwering und Claudia Spinner. Leverkusen: Literaturverlag Norden Mark Reinhardt, 1990 (altnordische Bibliothek. Band 8.) ISBN 3-927153-10-9.
* ''Die Saga von Örvar-Odd''. Aus dem Altisländischen ins Deutsche übersetzt von Ulrike Strerath-Bolz. In: ''Isländische Vorzeitsagas'' 1.: ''Die Saga von Asmund Kappabani, die Saga von den Völsungen, die Saga von Ragnar Lodbrok, die Saga von König Half und seinen Männern, die Saga von Örvar-Odd, die Saga von An Bogsveigir''. München: Eugen Diederichs Verlag, 1997. Pagine 189-260. ISBN 3-424-01375-7.
* ''Saga d'Oddr aux Flèches''. Suivie de la ''Saga de Ketill le Saumon'' et de la ''Saga de Grimr à la Joue velue''. Textes traduits de l'islandais ancien par Régis Boyer. Toulouse: édition Anacharsis, 2010 (collection Famagouste). Pagine 17-183. ISBN 978-2-914777-674.
* ''Saga de Odd Flechas''. Traducción, introducción y notas de Santiago Ibáñez Lluch. En: ''Sagas islandesas: Saga de Odd Flechas - Saga de Hrolf Kraki''. Madrid: Editorial Gredos, 2003² (Biblioteca Universal Gredos, 8). Pagine 39-203. ISBN 84-249-2374-X.
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