MOSE: differenze tra le versioni
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Per Orsoni, i 3 insieme a Marchese lo imposero a prendere il finanziamento dal Presidente del Consorzio Mazzacurati e dal l'imprenditore Maltauro per la sua campagna a Sindaco della Laguna nel 2010). Il 4 luglio, viene arrestato anche l'ex deputato PdL e consigliere politico dell'ex Ministro dell'Economia dei Governi Berlusconi [[Giulio Tremonti]] accusato di aver incassato una tangente di 500 mila euro dal Consorzio per far sbloccare al CIPE i finanziamenti necessari per il Mose (tangente che poi Milanese avrebbe rigirato anche proprio all'ex Ministro Tremonti, non indagato). Indagato anche l'ex Ministro dell'Ambiente e delle Infrastrutture e dei Trasporti nei Governi Berlusconi [[Altero Matteoli]] che sarebbe entrato nel gioco di dazioni di denaro, in cambio di favori, costruito da Mazzacurati, concessionario del ministero delle Infrastrutture per la realizzazione dell'opera, accusato di aver condizionato l'assegnazione dei lavori con la creazione di fondi neri da destinare al finanziamento illecito.
Dalle carte inoltre emergerebbe anche il coinvolgimento dell'ex Presidente del Consiglio dei Ministri [[Enrico Letta]] (PD) che avrebbe ricevuto 150 mila euro dal Consorzio per la candidatura a Segretario del Pd nelle primarie 2007 tramite la Fondazione Vedrò, dell'ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri in tutti i Governi Berlusconi [[Gianni Letta]] che avrebbe chiesto al Consorzio di affidare appalti a persone da lui indicate come l'ex Ministro dei trasporti, sempre di un governo Berlusconi, [[Pietro Lunardi]] per 500 mila euro, dell'ex Ministro della P.A. del Governo Berlusconi IV e candidato Sindaco del centrodestra a Venezia nel 2010 [[Renato Brunetta]] che avrebbe ricevuto da Baita 50 mila euro per la campagna amministrativa a Sindaco, come per il competitor Orsoni, per accattivarsi entrambi e dell'ex Sindaco di Venezia [[Massimo Cacciari]], ferreo oppositore del Mose, che chiese a Mazzacurati 300 mila euro per la sponsorizzazione del Venezia Calcio. Gli interessati hanno smentito il loro coinvolgimento nell'inchiesta dando mandato ai loro avvocati di tutelare la loro onorabilità. Tra gli arrestati numerosi imprenditori con appalti nel Mose, collaboratori e segretari personali dei politici coinvolti, funzionari regionali, magistrati delle acque che avrebbero dovuto sorvegliare sugli appalti venendo invece stipendiati con 400 mila dal Consorzio annualmente e persino un magistrati della Corte dei Conti per avere,
Il giorno successivo, il 5 giugno, Orsoni viene sospeso dalla carica di sindaco dal prefetto Domenico Cuttaia, mentre Chisso rassegna le proprie dimissioni da assessore regionale con un telegramma.<ref>[http://www.gazzettino.it/NORDEST/VENEZIA/legge_severino_orsoni_sospeso_sindaco/notizie/728311.shtml Legge Severino, il prefetto sospende Orsoni dalla carica di sindaco<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il 13 giugno 2014, dopo aver patteggiato 4 mesi (respinto dal GIP per la gravita delle contestazioni) e la revoca degli arresti domiciliari, Orsoni si dimette da sindaco di Venezia dopo essere stato sfiduciato sia dal PD nazionale che dai suoi consiglieri di maggioranza.<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2014/06/13/news/orsoni_pd_serracchiani_venezia_mose_scandalo-88833365/ Scandalo Mose, Orsoni si dimette da sindaco di Venezia]</ref> Il 10 luglio la Giunta per le Autorizzazioni della Camera dà il primo via libera all'arresto del deputato Galan, ex Governatore del Veneto.
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