Renault Twingo: differenze tra le versioni

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Presenta dei caratteristici fari a ranocchio ed è prodotta da sempre senza alcun restyling sostanziale mantenendo ugualmente un buon successo di vendite.
 
Inizialmente è prevista una sola motorizzazione a benzina derivata dal motore della [[Renault 4]], dotata di iniezione elettronica e catalizzatore. Al momento del lancio veniva proposta in un unico allestimento, piuttosto spartano, ma molto presto tra gli optional a disposizione divenne disponibile il condizionatore d'aria (una delle prime superutilitarie ad offrirlo). Altro optional insolito era la possibilità di avere il tetto apribile in tela per tutta la lunghezza dell'abitacolo (dal parabrezza anteriore praticamente sino al lunotto posteriore).
La carrozzeria era molto innovativa, perché quando è stata lanciata in quegli anni non si era ancora affermato il concetto di [[monovolume]] per le citycar.
 
A partire dal [[1998]] cominciano gli aggiornamenti della gamma, iniziando dal motore (preso in prestito dalla [[Renault Clio]]) che fornisce 5 CV in più (da 55 si passa a 60) ma soprattutto una guida più morbida rispetto al suo predecessore. Nel [[1999]] viene effettuato il primo restyling degli esterni (che rimangono sostanzialmente immutati sino ad oggi), e viene rivista l'organizzazione interna della plancia, che cambia forma e rimane immutata sino ad oggi. Cambia anche il meccanismo di ribaltamento del sedile, con la maniglia che si sposta dal basso alla parte alta del sedile anteriore.
 
Col passare degli anni vengono introdotti numerosi allestimenti speciali, e il motore 1.2 16 valvole da 82 cv che le conferisce un comportamento quasi sportivo. La Twingo non è mai stata dotata di motori a gasolio, molto probabilmente per mancanza di spazio all'interno del vano motore.
 
La carrozzeria era molto innovativa, perché quando è stata lanciata in quegli anni non si era ancora affermato il concetto di [[monovolume]] per le citycar. Particolare la peculiarità di poter trasformare l'interno della macchina in un "letto matrimoniale", semplicemente spostando in modo opportuno i sedili anteriori e posteriori (fu celebre la pubblicità dei due ragazzi che prendono il sole sdraiati all'interno di una twingo dotata di tetto apribile "open space").
Disegnata da [[Patrick Le Quément]], fu la prima piccola monovolume di successo, ma per adesso presenta una linea superata.