Michael Laudrup: differenze tra le versioni

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Nel [[1981]], a 17 anni, esordì in prima squadra con il KB e nella stagione successiva passò al Brøndby, squadra con la quale esordì in Prima Divisione, in un match contro il B 1909, battuto 7-1 con due goal del debuttante Michael. Il [[15 giugno]] [[1982]], giorno del suo 18° compleanno, arrivò anche l’esordio in [[Nazionale di calcio della Danimarca|Nazionale maggiore]], a [[Oslo]] contro la {{Naz1|della |Norvegia}}: 2-1 per i danesi, e anche in questo caso goal di Laudrup al suo esordio.
 
La positiva stagione [[1982]] valse a Michael Laudrup il titolo di Giocatore danese dell’anno, e la [[Juventus FC|Juventus]] opzionò il giocatore, che nell’estate del [[1983]] lo acquistò per la cifra più alta mai pagata fino ad allora per un giocatore danese: un milione di [[Dollaro statunitense|dollari USA]] dell’epoca. Avendo già in organico [[Michel Platini|Platini]] e [[Zbigniew Boniek|Boniek]]<ref>Il regolamento [[FIGC]] vigente all’epoca non permetteva di tesserare più di due giocatori provenienti da federazione estera: la norma era stata cambiata nella stagione [[1982]]/[[1983|83]]. Il vecchio limite, dopo la riapertura ai calciatori esteri reintrodotta nel [[1980]], era di un solo giocatore proveniente da federazione estera.</ref>, la Juventus girò in prestito Laudrup alla [[SS Lazio|Lazio]] per la stagione [[Classifica calcio Serie A italiana 1984|19931983/84]], che si concluse con una salvezza stentata della squadra romana all’ultima giornata; il [[Classifica calcio Serie A italiana 1985|campionato successivo]], se pur non negativo dal punto di vista personale, vide la retrocessione in [[Serie B]] della Lazio e Laudrup, il cui prestito era terminato, fu ripreso dalla Juventus, nel frattempo divenuta in grado di tesserarlo stante il trasferimento di Boniek alla [[AS Roma|Roma]].
 
A [[Torino]], Laudrup divenne subito titolare fisso: la squadra era campione d’Europa, e si era guadagnata il diritto di giocare la [[Coppa Intercontinentale (calcio)|Coppa Intercontinentale]] a [[Tokyo]] contro gli [[Argentinos Juniors]]. In quell’incontro, che la Juventus stava perdendo a poco meno di dieci minuti dalla fine, Laudrup indovinò dalla linea di fondo un tiro che diede ai bianconeri il 2-2 e permise loro di arrivare ai calci di rigore, al termine dei quali vinsero partita e Coppa. Grazie anche al titolo di campione del mondo di club Laudrup fu insignito per la seconda volta del titolo di giocatore danese dell’anno. Alla fine della stagione [[Classifica calcio Serie A italiana 1986|1985/86]] arrivò anche il suo primo (e unico) scudetto in Italia. Gli anni successivi videro l’abbandono del calcio da parte di Platini e una serie di infortuni che impedirono a Laudrup di farsi pienamente carico del ruolo di guida della squadra. Nel [[1989]], a fine contratto, il danese lasciò la Juventus per il [[FC Barcelona|Barcellona]].