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{{Citazione| Sotto lo sguardo meravigliato di Pipino le grigie mura volgevano al bianco, macchiandosi del pallido rossore dell’alba. Il sole, improvvisamente emerso dalle ombre dell’Oriente, proiettò il suo raggio sul volto della Città. Allora Pipino gridò di stupore, perché la Torre di Ecthehon, che s’innalzava entro la cerchia interna, sfavillò nel cielo come una cuspide d’argento e perle, slanciata e splendente, e il suo pinnacolo brillò come cristallo sfaccettato; bianchi vessilli svolazzavano dalle torri merlate alla brezza del mattino, e lontano si udì come un limpido squillare di trombe d’argento |J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Bompiani, 2004, pp. 927, 928}}
Minas Tirith è costruita sulla ''
{{Citazione| Si ergeva imponente fino al livello della cerchia più alta, sormontato da un bastione che permetteva a coloro che si trovavano nella Cittadella di scrutare dalla cima impervia, come marinai dall’alto di una nave di roccia, il Gran Cancello situato settecento piedi più in basso.|J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Bompiani, 2004, p. 929}}
La città è costruita su sette livelli, ognuno dei quali è attorniato da una cerchia di mura. Per rendere la caduta della città più difficile, i cancelli di ogni cinta muraria non sono allineati: il Gran Cancello (quello delle mura inferiori) è nel punto più orientale della costruzione, quello del secondo livello è spostato a [[Punto cardinale|Sud-Est]]), il successivo punta a [[Nord]] e cosi via fino alla cima. Il Muro più esterno è l'unico a non essere di colore bianco, bensì nero perché costruito con lo stesso materiale con cui venne eretto la torre di [[Isengard#Orthanc|Orthanc]].
Negli schizzi di Tolkien il muro esterno viene chiamato Othram, ma il nome non è mai citato nei libri<ref>''The War of the Ring'', <abbr>p.</abbr> 288, 290.</ref>. Secondo i calcoli della studiosa [[Karen Wynn Fonstraf]], che ha provato a riprodurre la pianta della città, le mura di Minas Tirith supererebbero in totale una lunghezza di oltre quattromila piedi (12.200 metri circa), e la loro costruzione avrebbe richiesto due milioni di tonnellate di pietra<ref name=":1">Fonstad, <abbr>p.</abbr> 138-139.</ref>.▼
{{Citazione| la facciata esterna era simile alla Torre di Orthanc, dura, scura e liscia, impossibile da conquistarsi sia con l’acciaio che con il fuoco, impossibile da distruggere se non con qualche terribile esplosione che avrebbe squarciato persino la terra sotto i loro piedi.|J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Bompiani, 2004, p. 1013}}
▲Negli schizzi di Tolkien il muro esterno viene chiamato Othram, ma il nome non è mai citato nei libri<ref>''The War of the Ring'', <abbr>p.</abbr> 288, 290.</ref>. Secondo i calcoli della studiosa [[Karen Wynn Fonstraf]], che ha provato a riprodurre la pianta della città, le mura di Minas Tirith supererebbero in totale una lunghezza di oltre quattromila piedi (12.200 metri circa), e la loro costruzione avrebbe richiesto due milioni di tonnellate di pietra<ref name=":1">Fonstad, <abbr>p.</abbr> 138-139.</ref>.
=== L'interno della città ===
[[File:Minas-Tirith-Rama-c.svg|thumb|320x320px|Planimetria generale della città vista dell'alto]]
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=== Dimensioni ===
La pavimetazione del settimo livello è situata a settecento '''MinasTirith''', anticamente chiamata Minas Anor, è una città fortezza appartenente all'[[
Nella [[Editio princeps|prima edizione]] de ''[[Il Signore degli Anelli]]'', l'altezza della Torre Bianca era centocinquanta tese, ovvero novecento piedi (275 metri), mentre l'altezza totale della città era già stata descritta in mille piedi, lasciando così solo un centinaio di piedi (30 metri) per tutti e sette i livelli. Questo errore è stato corretto nella seconda edizione del romanzo, pubblicato nel [[1965]]<ref name=":
▲Nella [[Editio princeps|prima edizione]] de ''[[Il Signore degli Anelli]]'', l'altezza della Torre Bianca era centocinquanta tese, ovvero novecento piedi (275 metri), mentre l'altezza totale della città era già stata descritta in mille piedi, lasciando così solo un centinaio di piedi (30 metri) per tutti e sette i livelli. Questo errore è stato corretto nella seconda edizione del romanzo, pubblicato nel [[1965]]<ref name=":0" />. Il diametro della città non è specificato da Tolkien, ma Fonstad lo stima attorno ai 3100 piedi (945 metri)<ref name=":1" /> Questa dimensione, che è notevole, dà un carattere potente e imponente a Minas Tirith, come Tolkien spesso enfatizza nel suo racconto, affermando ad esempio che:
{{Citazione| Sopra una propaggine sporgente s’innalzava la Città Protetta, con le sue sette cerchie di mura, così antiche e possenti che non parevano costruite, ma scolpite da giganti nell’ossatura del mondo.|J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Bompiani, 2004, p. 927}}
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Dopo la guerra dell'[[Ultima Alleanza tra gli elfi e gli uomini]], che costò la vita ad Anárion, Isildur piantò un albero bianco a Minas Anor, in memoria del fratello. Il Re di Gondor [[Ostoher]], nell'anno 420 della [[Terza Era]], ricostruì la città che divenne la residenza estiva dei re. Dopo la ''Grande Peste'' del 1636 TE, la capitale di Gondor, ''Osgiliath'', perse gran parte della sua popolazione ed in parte venne abbandonata; quattro anni più tardi, il re ''[[Tarondor]]'' trasferì la capitale a Minas Anor permanentemente<ref name=":3">{{Cita libro|autore = J.R.R. Tolkien|titolo = Il signore degli Anelli|anno = 2004|editore = Bompiani|città = |p = 1303|pp = |ISBN = }}</ref>. Nel 1900 TE, re [[Calimehtar]] fece costruire la Torre Bianca<ref name=":3" />.
Nel 2002 TE la città gemella di Minas Anor, Minas Ithil, venne presa dai '''MinasTirith''', anticamente chiamata Minas Anor, è una città fortezza appartenente all'[[
{{Citazione|Minas Anor, divenuta la capitale del reame dai giorni di Re Telemnar, e altresì la residenza dei re, fu chiamata Minas Tirith, la città sempre in guardia contro gli orrori di Morgul.|J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Bompiani, 2004, p. 1277}} Poco dopo, nel 2050 TE, la stirpe dei re si spense e i Sovrintendenti di [[Gondor]] ressero il governo del regno<ref name=": Nel 2698 TE, il XVII sovrintendente, [[Sovrintendente_di_Gondor#Lista_di_sovrintendenti_di_Gondor|Ecthelion I]], restaurò la [[Torre Bianca]] di Minas Tirith<ref name=":3" />, che da quel momento prese il nome di "Torre di Ecthelion" in suo onore.
Durante la '''MinasTirith''', anticamente chiamata Minas Anor, è una città fortezza appartenente all'[[
{{Citazione|Il Signore dei Nazgûl entrò sul suo cavallo. Si ergeva immenso, un’enorme figura nera contro il bagliore degli incendi, una terribile minaccia di disperazione. Il Signore dei Nazgûl si fece avanti, varcando l’arco che mai nemico aveva oltrepassato, e tutti fuggirono innanzi a lui.|J.R.R. Tolkien, Il Signore Degli Anelli, Bompiani, 2004, p. 1021}} [[Gandalf]] tentò di opporsi al ''Re stregone'', ma mentre stava per cedere i rinforzi di [[Rohan (Terra di Mezzo)|Rohan]] arrivarono da [[Ovest]], obbligando il ''Re stregone'' e le sue armate a ritirarsi dall'assedio per potersi difendere dall'attacco laterale che i [[Rohirrim]] stavano per sferrare. Alcuni sostengono una similitudine tra questo assedio e quelli di [[Assedio di Costantinopoli (1453)|Costantinopoli del 1453]] e di [[Battaglia di Vienna|Vienna del 1683]] Dopo la caduta di [[Sauron]], il crollo di [[Barad-dûr]] e la distruzione dell'[[Unico Anello|Anello]] nel [[monte Fato]], Minas Tirith ebbe una prosperosa rinascita per mano di [[Aragorn|re Elessar Il]]. Il Gran Cancello venne riforgiato in [[Mithril]] da [[Gimli]] e altri nani di [[Erebor]]<ref name=":4">{{Cita libro|autore = J.R.R. Tolkien|titolo = Il Signore degli Anelli|anno = 2004|editore = Bompiani|città = |p = 1303|pp = |ISBN = }}</ref>, Gli elfi della Foresta Verde ripiantarono altri alberi per abbelire la città e l'albero bianco rifiorì. Gli elfi si stanziarono nell'Ithilien che tornò ad essere verde e fertile<ref name=":4" />. Re Elessar morì nell'anno 120 della [[Cronologia di Arda|Quarta Era]]<ref>{{Cita libro|autore = J.R.R. Tolkien|titolo = Il Signore Degli Anelli|anno = 2004|editore = Bompiani|città = |p = 1320|pp = |ISBN = }}</ref>.
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