Discussione:Marco Tronchetti Provera: differenze tra le versioni
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:--[[Utente:Ema vinadio|Ema vinadio]] ([[Discussioni utente:Ema vinadio|msg]]) 17:08, 10 lug 2015 (CEST)
== Aggiornamento per la sezione Biografia - "Gli anni 2000" ==
Buongiorno a tutti, vorrei aggiungere ancora qualche informazione sul mancato accordo con Murdoch, a cui già si accenna nel testo, aprendo una parentesi sul ruolo della politica nella vicenda.
Ho pensato di riprendere anche le posizioni di alcuni dei protagonisti che al tempo si espressero a riguardo (a favore o meno), riportandole così come nelle fonti segnalate.
Come al solito qualunque suggerimento su come migliorare la proposta sarà più che benvenuto.
In grassetto, di seguito, il paragrafo già presente nella voce che dovrebbe precedere la mia proposta, in fondo le fonti.
--[[Utente:Ema vinadio|Ema vinadio]] ([[Discussioni utente:Ema vinadio|msg]]) 10:13, 4 set 2015 (CEST)
'''Nel settembre 2006, Marco Tronchetti Provera lascia la presidenza di Telecom Italia a seguito di una polemica con la Presidenza del Consiglio legata all'implementazione delle nuove strategie del gruppo di tlc, che puntava a creare maggiori sinergie tra rete e contenuti (c'era anche l'ipotesi di un accordo con la NewsCorp di Rupert Murdoch) e a dare alla società maggiore flessibilità industriale e finanziaria'''.
Nello specifico, la vicenda del mancato accordo con Murdoch,<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2006/09_Settembre/20/sideri.shtml|titolo=Corriere della Sera: "Troppa politica, devo cercare soci per Sky Italia"|accesso=4 settembre 2015}}</ref> apre un dibattito sulle ingerenze della politica nelle strategie di sviluppo di Telecom che coinvolge l’allora [[Governo Prodi]]. Nell’aprile 2007, all’epoca delle trattative di Telecom Italia guidata da Marco Tronchetti Provera con At&T, l’ambasciatore americano a Roma Ronald Spogli,<ref name="Spogli">{{cita web|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2007/04_Aprile/17/spogli_usa_telecom.html|titolo=Corriere della Sera: Ritiro AT&T, "forte presenza del governo"|accesso=4 settembre 2015}}</ref> in una lettera al “Corriere della Sera” afferma:
''“L'Italia ha perso l'interesse da parte di un'impresa di altissimo livello, capace di migliorare i servizi di telecomunicazione, ridurre i costi per gli utenti italiani e aumentare il valore di un'azienda nazionale”''.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/04_Aprile/19/spogli_italia_investimenti.html|titolo=Corriere della Sera: L’Italia e gli investimenti che non arrivano|accesso=4 settembre 2015}}</ref>
poi durante una conferenza stampa:<ref name="Spogli" />
''“Quella americana è una società in cui il governo stabilisce le regole, che in certi settori sono molto importanti e molto dure, però lascia che i settori si sviluppino nella maniera giusta. In Italia c'è una lunga tradizione di una presenza molto più forte del governo negli affari dell'economia”''. <ref name="Spogli" />
Prodi, da parte sua, si era espresso in questo modo: ''“Nessuno vuole influire sulle scelte, il mercato ha le sue regole. Ma mi sembra doveroso dire che almeno una delle grandi protagoniste delle telecomunicazioni resti italiana. Poi vinca il migliore”''. <ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2007/04/telecom-prodi-spogli.shtml?uuid=97229f1e-ed7c-11db-9947-00000e251029|titolo=Il Sole 24 Ore: Scontro Prodi-Spogli sul ritiro di AT&T|accesso=4 settembre 2015}}</ref>
A distanza di anni,<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2015-07-01/ecco-perche-pirelli-usci-telecom-063901.shtml?uuid=ACLjYrJ|titolo=Il Sole 24 Ore: "Ecco perché Pirelli uscì da Telecom"|accesso=4 settembre 2015}}</ref> il ruolo che la politica ebbe nell’intera vicenda è stato riconosciuto anche da altri testimoni come l’ex direttore del Corriere della Sera, [[Ferruccio de Bortoli]] e [[Paolo Mieli]], Presidente Rcs Libri e già direttore del Corriere della Sera.<ref>{{cita web|url=http://www.ilgiornale.it/news/politica/pentimento-tardivo-mieli-e-de-bortoli-su-salotti-e-bande-sin-1146857.html|titolo=Il Giornale: Il pentimento tardivo di Mieli e De Bortoli su salotti e bande di sinistra|accesso=4 settembre 2015}}</ref>
==Note==
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