Fatwa sullo sciismo di al-Azhar: differenze tra le versioni
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La '''Fatwa sullo sciismo di al-Azhar''' ({{Arabo|فتوى شلتوت|Fatwā Shaltūt}}, ossia "La ''fatwa'' di Shaltūt") è una ''[[fatwa]]'' emessa nel 1959 dal [[Grande Imam di al-Azhar]] [[Mahmud Shaltut|Muḥammad Shaltūt]] e riguardante le relazioni tra le due diverse espressioni dell'[[Islam]]: quella del [[sunnismo]] e quella dello [[sciismo]].
Sotto la guida di Shaltūt, le relazioni tra sunnismo e sciismo conobbero infatti un fondamentale momento di intesa,<ref>{{cite book|author1=Rainer Brünner|title=Islamic Ecumenism In The 20th Century: The Azhar And Shiism Between Rapprochement And Restraint|date=2004|publisher=Brill|isbn=9789004125483|page=360|edition=revised}}</ref>
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La ''Fatwa'' di Shaltūt fu infatti il risultato di una lunga serie di colloqui che comportarono una positiva collaborazione dottrinaria nell'ambito della "Dār al-Taqrīb al-Madhāhib al-Islāmiyya" (Casa dell'avvicinamento tra le scuole giuridiche islamiche), sorta per precisa volontà dei due grandi [[ulema|ʿulamāʾ]] musulmani.<br>
Il fine dell'intesa era di creare un deciso
Tuttavia, malgrado l'[[Ecumenismo|ecumenicità]] della ''Fatwa'', voluta da Shaltūt mentre occupava il posto di massimo rilievo religioso e spirituale del
La ''fatwa'', riconosceva come "islamiche" le scuole giuridiche dello
Nel 2012, a causa del crescente [[Salafismo]] all'interno di al-Azhar, il Preside della Facoltà di Studi Islamici emise una ''fatwa'' in cui si opponeva fortemente alla ''fatwa'' del 1959. Essa proibiva (nei forti limiti della scarsa cogenza di qualsiasi ''fatwa'') di operare in base alla tradizione giuridica sciita e condannava come "eretico" chiunque avesse insultato le vedove o i [[Compagni]] di [[Maometto]]<ref>Il riferimento evidente è all'inimicizia sciita nei confronti, ad esempio, di [['A'isha bint Abi Bakr|ʿĀʾisha]] e di [['Uthman ibn 'Affan|ʿUthmān b. ʿAffān]].</ref>
Vi fu anche una pubblicazione di al-Azhar di condanna dello sciismo.<ref>{{cite web|last=Al-Araby|first=Mohamed|title=Identity politics, Egypt and the Shia|url=http://weekly.ahram.org.eg/News/2376/21/Identity-politics,-Egypt-and-the-Shia.aspx|work=Al-Ahram Weekly|accesso=20 aprile 2014|data=25 aprile 2013}}</ref>
▲La ''fatwa'', riconosceva come "islamiche" le scuole giuridiche dello Sciismo giafarita e [[Alauiti|alawita]] e quella dei [[Drusi]], malgrado il sunnismo le avesse giudicate, per lunghi secoli, nel caso migliore "gravemente errate" e, in quello peggiore, decisamente [[eresia|eretiche]] e addirittura [[idolatria|idolatriche]]. A questo riconoscimento sembra non fosse estranea la volontà del Presidente [[Egitto|egiziano]] [[Gamal Abd el-Nasser]]<ref>{{cite book|last=Aburish|first=Saïd K.|title=Nasser: the last Arab|date=2004|publisher=Duckworth|isbn=9780715633007|pages=200–201|edition=illustrated|quote=But perhaps the most far reaching change [initiated by Nasser’s guidance] was the fatwa commanding the readmission to mainstream Islam of the Shia, Alawis, and Druze. They had been considered heretics and idolaters for hundreds of years, but Nasser put an end to this for once and for all. While endearing himself to the majority Shia of Iraq and undermining Kassem [the communist ruler of Iraq at the time] might have played a part in that decision, there is no doubting the liberalism of the man in this regard.}}</ref> che in tal modo intendeva forse rafforzare il proprio carisma politico all'interno di tutto il mondo arabo, a prescindere dalla fede sunnita o sciita delle sue popolazioni.<ref>{{cite book|last=Keddie|first=Nikki R|title=Iran and the Surrounding World: Interactions in Culture and Cultural Politics|date=2002|publisher=University of Washington Press|isbn=9780295982069|page=306|edition=illustrated|author2=Rudolph P Matthee}}</ref>
==Note==
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