Charles-Henri Sanson: differenze tra le versioni

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Aggiunta delle informazioni relative al fumetto Innoncent, che racconta la vita di Charles-Henri Sanson.
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Il primo numero della collana "le Storie", edita dalla Sergio Bonelli Editore, è dedicato al boia parigino durante la Rivoluzione Francese. In questo albo Sanson viene rappresentato come un uomo disincantato e scettico, che rifiuta l'appellativo di macellaio e preferisce quello di carnefice cioè colui che dà la morte cercando di arrecare meno dolore possibile, tanto da aver richiesto lui stesso, con una lettera al Ministro della Giustizia, la costruzione di una ghigliottina. Sanson prende molto seriamente il mestiere di boia e vede come un dovere morale assistere i condannati a morte, visitando personalmente ognuno di essi alla prigione della Conciergerie per pregare e parlare con loro preparandoli al momento della dipartita. Il boia disprezza in egual misura il Popolo (da lui definito "barbaro e incivile") e i cosiddetti "Rivoluzionari" come Robespierre e Saint-Just, pur essendo molto amico di Danton, che considera degli arrivisti demagoghi; a un certo punto Sanson si trova, senza volerlo, esaltato come un eroe dal popolo che prima lo disprezzava e che ora, adesso che taglia la testa ai nobili, lo esalta come il "boia del popolo" anche per idea di Robespierre che cerca di usarlo come strumento per garantire il proprio potere a Parigi. Sanson si rifiuta di essere la marionetta del dittatore attirandosi l'odio di Robespierre e del suo sgherro Saint-Just ed è schifato dal Terrore instaurato dal Comitato di Salute pubblica che ha trasformato le esecuzioni in uno spettacolo da circo denaturandole della loro sacralità. Gli tocca assistere impotente a quella che lui definisce la macellazione di Luigi XVI, che gli era stato impedito di incontrare per il rito della preparazione, a causa di un errore degli uomini di Robespierre nel montare la ghigliottina e dopo ciò, in un colloquio con l'Incorruttibile, gli confesserà il suo disprezzo per la sua demagogia:"Come vi riempite la bocca di questa parola... "popolo". Voi non capite il popolo più di quanto il popolo capisca voi" - "Diversamente da voi, vero, Sanson?" - ribatte Robespierre sarcastico - "Voi ricambiate la loro devozione con tutto il cuore!" - "No. Io li disprezzo profondamente... Sono barbari, incivili... Ma la differenza è che io non mento loro." Alla fine, spinto dal suo amico Danton (che aveva dovuto decapitare) e da una nobildonna (cui era molto affezionato perciò Robespierre, sperando in questo modo di fiaccarne la resistenza, lo incaricò della sua esecuzione) ordisce un piano per liberare Parigi della tirannia giacobina che porterà alla caduta di Robespierre il quale verrà infine, con estrema soddisfazione di Sanson, ghigliottinato dal boia stesso.
 
Nel 2013 il fumettista giapponese [[Shin'ichi Sakamoto]] inizia la pubblicazione di Innocent, fumetto (pubblicato in Italia da j-pop) tratto dal romanzo "Il boia Sanson" di Masakatsu Adachi, il quale a sua volta racconta la vita di Charles-Henri Sanson. Nel suo fumetto, caratterizzato da uno stile realistico e ricco di dettagli, Sakamoto racconta la vita del boia a partire da quando aveva 14 anni: Charles-Henri appare come un ragazzo delicato e dall'animo sensibile e onesto, che sopporta con molta difficoltà l'appartenenza alla famiglia Sanson. Cresciuto con la pressione per il futuro che lo aspetta e con la presenza opprimente dell'inflessibile nonna Anne-Marthe, il giovane Charles-Henri arriva a pensare al suicidio o a farsi prete pur di porre fine alle sue sofferenze; udito il padre dire di considerarlo un fallimento e di progettarne l'uccisione, subisce un cambiamento, comincia ad affrontare il suo ruolo di sostituto boia di Parigi e non prova più vergogna per il suo cognome, pur impegnandosi a far soffrire i condannati il minimo possibile.
 
==Note==