Utente:Lupo rosso/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Lupo rosso (discussione | contributi)
Lupo rosso (discussione | contributi)
Riga 404:
== links pprofondimento ==
[http://www.barricateaparma.it/ Barricate a [[Parma]]]
{{WIP|Lupo rosso--[[Utente:Lupo rosso|Lupo rosso]] 18:58, 16 mar 2007 (CET)}}
 
== Difesa di Parma del 1922 ==
É la difesa che fece vittoriosamente, l'ultima di rilevanza strategica, il '''fronte unito''' [[Arditi del Popolo]], in cui si erano amalgemate quasi tutte le [[Formazioni_di_difesa_proletaria_1921-1922]], contro un attacco combinato e preparato degli [[squadristi]] fascisti comandati prima da [[Roberto Farinacci]] e poi da [[Italo Balbo]]. La difesa mise in difficoltà anche l'avvento del fascismo: il '''fronte unito''' aveva come comandante del direttorio la figura carismatica di [[Guido Picelli]], l'epica sortita dal Naviglio fu guidata dall'altrettanto figura simbolo del'antifascismo che fu [[Antonio Cieri]].
 
== Cenni alla situazione italiana del periodo ==
Nel [[1920]], i disagi sociali ed le protratte mire imperialistiche del capitalismo italiano portarono alla cosiddetta "[[Rivolta dei Bersaglieri]]" di [[Ancona]], una vera e propria sommossa popolare, partita dalla Caserma Villarey dove i [[bersaglieri]] non volevano partire alla volta dell'[[Albania]],: c'e'ancora vivo il ricordo della [[Settimana Rossa]] l'insurrezione popolare verificatasi in [[Ancona]] tra il 7 e il 14 [[giugno]] [[1914]] e partita proprio per una manifestazione antimilitarista:la rivolta, in seguito , e'estesa in [[Romagna]], [[Toscana]] e altre parti d'Italia.Fra i capi anarchici che entrano in contatto con i bersaglieri di Ancona spingendoli alla ribellione c'e' l'anarchico [[Antonio Cieri]],che non potendo essere incarcerato per mancanza di prove viene trasferito a [[Parma]] divenendo figura di primo piano poi a [[Parma]], dove poi con [[Guido Picelli]], e la popolazione di Parma, le donne in particolare, importantissime sia come combattenti sia per supporto alla truppa, sara' l'artefice della sconfitta dei temutissimi [[squadristi]] di [[Italo Balbo]]. In quel periodo vi e' pure la rivolta degli [[Arditi]] di [[Trieste]],in concomitanza dell'[[Impresa_di_Fiume_personaggi_e_sviluppi|impresa fiumana]] che non vogliono partire per altre guerre di rapina imperialista,il governo teme una federazione fra [[Ancona]] e la ,in buona parte,filobolscevica [[Fiume]],e lo ''stato libero'' delle Marche con [[Fiume]],(gia' repubblica e stato libero riconosciuto in primis dalla Russia sovietica), potrebbe estendersi alla storicamente rivoltosa [[Romagna]], costituendo un focolaio di incendio insurrezionale nazionale.
 
 
Nel [[1921]] la volontà di lotta rivoluzionaria del proletariato si scontra col [[riformismo]] ed il [[massimalismo]], spesso solo parolaio del Partito Socialista, a causa anche di ciò le lotte si radicalizzarono sempre più: l'esempio della [[Russia]],ed anche le spinte bolsceviche di [[Impresa_di_Fiume_personaggi_e_sviluppi|Fiume]], galvanizzavano il proletariato, nel Luglio [[1921]] ci sono i [[Fatti_di_Sarzana]]ed i [[Le_prime_formazioni_di_difesa_proletaria_a_Genova|fatti di Genova]]: il fascismo ha gettata la maschera di movimento di sinistra legata al sindacalismo rivoluzionario interventista,[[sansepolcrismo]], come e' stato rappresentato, artatamente, anche, sul Popolo d'Italia di [[Benito Mussolini]], mettendo in evidenza e "caricando" solo la seconda del discorso di piazza S.Sepolcro, quella nettamente orientabile a sinistra: "l'affidamento delle stesse organizzazioni proletarie (che ne siano degne moralmente e tecnicamente ) della gestione di industrie e servizi pubblici" con punti di anticlericalismo, come appare dalla lettura dei punti riguardanti il problema finanziario; repubblicanesimo, volendo infatti formare una Repubblica con la creazione di una Assemblea Nazionale e rivendicazioni nettamente eguglitarie e di classe discendenti dal [[sindacalismo rivoluzionario]] interventista [http://it.wikisource.org/wiki/Manifesto_dei_Fasci_italiani_di_combattimento%2C_pubblicato_su_%22Il_Popolo_d%27Italia%22_del_6_giugno_1919]
(non pochi che aderirono al primo movimento fascista erano in buona fede, infatti passeranno all'antifascismo).
 
 
Nel [[1922]], il settarismo di [[Amadeo Bordiga]] da una parte e la moderazione dei riformisti dall'altra, hanno impedito l'organizzazione generale e l'appoggio corale alle formazioni di difesa Antifascista che formavano gli [[Arditi del Popolo]] (lo storico [[Tom Bhean]], tra gli altri, indica in tali formazioni l'unica possibilità di fermare il fascismo),e di qui fa anche ipotesi dubitative sulla possibilita' di avento del [[nazismo]],senza il precedente del fascismo. Anche [[Antonio Gramsci]] ([http://www.geocities.com/spartaco552000/file/ARDITI5_gramsci.jpg articolo di Gramsci,stralcio]) aveva capito la situazione ma fu messo a tacere, in quanto minoranza nel [[Partito Comunista d'Italia]]. [[Giuseppe Di Vittorio]] nel [[1922]] struttura le squadre antifasciste: socialisti, comunisti, anarchici, assieme agli [[Arditi del Popolo]], legionari ed ex ufficiali fiumani, ed organizza la difesa della sede della Camera del Lavoro di [[Bari]] sconfiggendo gli [[squadristi]] fascisti di Caradonna. A [[Piacenza]], [[Livorno]], [[Ravenna]],[[Roma]], [[Civitavecchia]], (dove viene ancora conservata con orgoglio la Bandiera battaglione di Civitavecchia degli [[Arditi del Popolo]]), [[Bari]], [[Ancona]], [[Vercelli]], [[Novara]], [[Biella]], [[Torino]], [[Piombino]], ecc. praticamente in tutta o quasi la penisola con le punte nelle zone con forte concentrazione operaia e/o portuali (Benito Mussolini si chiede "se è l'aria di mare a favorire il sovvertivismo"), é tutto un formarsi di squadre di autodifesa antifascista che sbarrano militarmente il passo agli [[squadristi]], basandosi pure sulle capacità militari ed organizzative di molto reduci di guerra, anche graduati,molti anche interventisti delusi come [[Emilo Lussu]].In particolare una parte degli [[Arditi]] assaltatori d'Italia passa con l'antifascismo e spinge alla controffensiva armata, tenuto conto anche delle indicazioni di [[Mario Carli]] col suo articolo ''Arditi non gendarmi ''[http://www.anpi.it/patria_2004/04-04/26-28_Liparoto_Arditi.pdf], che fece epoca.
Nel proseguio a [[Roma]] i “marciatori”[http://www.anpi.it/cronol/1922.htm] sono bloccati all'ingresso dei quartieri popolari (storica la [[difesa di San Lorenzo]] coi preti alle campane per richiamare la popolazione), a [[Parma]] la [[Legione Proletaria Filippo Corridoni]] va in clandestinità assieme a frange di [[Arditi del popolo]], dopo aver duramente sconfitto gli squadristi guidati da Farinacci prima e da [[Italo Balbo]] (che lo aveva sostituito nel comando per ordine di [[Benito Mussolini]]) poi.La lotta è impari anche a [[Genova]], i fascisti passano ma la classe operaia di [[Genova]] è battuta ma non schiacciata: duri scontri tra fascisti e guardie regie da una parte, operai, [[Arditi del Popolo]], [[Sindacato|sindacalisti]], [[anarchici]] e comunisti dall'altra, si protraggono per quasi tutto il 1922.
 
== tessuto sociale parmense del periodo ==
 
 
Il comune di [[Parma]] nel periodo era costituito quasi interamente da territorio quasi urbano con una popolazopne di 57000 nel censimento del 1921,attorno al 1911 ne contava circa 10000 di menoe nel 1901 48500.Dopo la lunga stasi dell'800,la popolazione,aveva subito un notevole incremento avvetendo in generale il periodo di ripresa di stampo giolittina somata alla capacita',nello specifico, del sindaco GiovaniMariotti[[http://biblioteche.comune.parma.it/BibParma/iperloc/palatina.htm]]:alla crescita demografica si era associato uno sviluppo urbano al di fuori dei bastioni del [[1500]],demoliti per fra posto alle nuove costruzioni.Il quartiere operaio di S.Leonardo si era sviluppato nella zona nord,residenzialmente meno appetibile, con lo sviluppo contemporaneo di numerose fabriche,fra le quali la vetreria Bormioli che contava gia' 300 operi nel 1913.A sud, verso la Cittadella, si sviluppava invece un quartiere e di ville e villette per benestanti.La viabilita' subbi'un progresso nel 1910 con l'inaugarione nel maggio delle linee tranviarie elettriche.In generale:nel 1900 entrarono in funzione nuovo acquedotto e nuovo macello, nel periodo intercorrente fra il 1901 e il 1903 i ponti Verdi e Italia seguito dallo stabilimento dei Bagni Pubblici sul Lungoparma nel 1906,(nel 1907 apriva Croce Bianca albergoin piazza della Steccata, di cui prese possesso il comando fascista nell'agosto del [[1922]]), nel 1909 le nuove Poste, e nel 1913 il supercinema Orfeo,tanto per citare alsuni sintomi del robusto sviluppo di inizio secolo.A fronte di questi ''cambiamenti'' le crisi economiche nazionali del [[1907]] e del [[1913]] non ebbero forti ripercussioninel Parmense, ancora poco industrializzato rispetto al triangolo [[Milano]]-[[Torino]]-[[Genova]](il triangolorosso era individuato invece da [[Genova]] [[Vercelli]] [[Torino]]). Nel parmense la produzione della ricchezza restava, e restera' ancora a lungo di natura prevalentemete agricola ( nel [[1921]] occupava circa 116.000 individui contro 37.500 nel ramo industriale) ed oltre la meta' nel capoluogo con operatori addetti alla trasformazione dei prodotti agricoli e alle piccole industrie metalmeccaniche specializzate nella produzione dimacchinari agricolo e/o per il trattamento di prodotti della terra.Mentre avvenivano queste trasformazioni rimaneva per converso diviso in due l'aspetto social-logistico:Oltretorrente,chiamato anche Parma vecchia,a ovest,in cui alla fine del '800, in palazzi spesso fatiscenti si era raccolto un coagulo di abitanti di diverse provenienze geografiche e sociali,che si era integrato nel tesuto sociale gia' esistente:contadini inurbati,montanari in cerca di lavoro nel campo edilizio tenuto conto del rigoglioso sviluppo cittadino.Ad est quella che era la parte piu' antica della citta', ma che veniva chiamata Parma nuova proprio per il suo aspetto piu' moderno e decoroso,era popolata in prevalenza dai diversi ceti borghesi e vierano ,ed ancora ingran parte permangono, le sedi dei poteri istituzionali.Il dato sociale era comunque che era comunque che la coesione sociale di Parma vecchia era molto superiore a quella di Parma nuova,esempio del tessuto sociale di provenienza diversa ma amalgamato:un Ardito del Popolo Enrico Griffih [http://www.romacivica.net/ANPIROMA/antifascismo/biografie%20antifascisti96.html][http://www.criticaeconflitto.org/artpdf/storia_movimentooperaio_parma/griffit1.pdf]:la XXXXVII brigata Garibaldi operante sull’Appennino parmense nella [[Resistenza]] avra' il suo nome
Il borgo del Naviglio aveva amalgama sociale simile all'Oltretorente,al margine nord orientale(tralasciando,ovviamente,la zona dei bordelli storicamente posizionata fra borgo Tasso e borgo S.Silvestro).[[Antonio Cieri]] dirigera' l'epica sortita del Naviglio a danno degli [[squadristi]],magistralmemte raccontata nel libro ''Oltretorrente'' di [[Pino Cacucci]].La suddivisione in due parti,o quasi,di Parma avra' anche grossa importanza militare nello svolgersi della difesa della citta' dagli [[squadristi]] nel'Agosto [[1922]].E' ancora da notare per la vicenda un dato dell'artigianato,in quanto nell'Oltretorrente ci sono laboratori per scarpe e busti femminili con molti addetti/e,andati in crisi con l'avvento della guerra,ed a parte quindi la crescita di malcontento c'e da supporre una parte di manodopera femminile con relativa emancipazione da cui l'importanza dele donne nella difesa di [[Parma]] sia nei combattimenti sia per supporto nelle retrovie,organizzazione lodata a denti stretti dalla steso [[Italo Balbo]](non solo donne ma anche suore che curavano gli Arditi ed i combattenti feriti e che il vescovo della cita' dovette difendere dalle proteste dei [[ras]] [[squadristi]]).Anche il parmense risenti' gli effetti del'entrata in guerra del '15,coi problemi del prima e del dopo del conflitto:inflazione che erodeva i salari,difficolta' di rifornimenti di alimentari e combustibili,debilitazione fisica diffusa e aumento delle malattie (anche a Parma nel 1919 infurio' la "spagnola").La mancanza di uomini spediti al fronte e la sostituzione con ragazzi e donne e di nuovo porta niovamente alla formazione di una base operaia femminile emancipata dal lavoro e coleggata quindi al problema militare della difesa di Parma.Ovviamnete,anche se ci fu il blocco di lavori pubblici in quanto l'ospedale ad es. fu finito nel [[1925]] ed il formidabile monumento a Giuseppe verdi nel [[1920]], non ci furono gravi problemi di disoccupazione visto lo "spopolamento" di manodopera maschile per l'invio alla guerra.La situazione e' chiaro sia presaga dello scontro coi fascisti,visto anche la notevole presenza di dirigenti interventisti di sinistra ormai delusi e con capi riconosciuti sia a livello nazionale che locale,ad esempio[[Alceste De Ambris]],con associazion e formazioni molto presenti in loco come la ''Legione Proletaia [[Filippo Corridoni]]'':Mussolini avra' l'amara sorpresa di trovarseli contro i Corridoniani,ma non fu del tutto una sorpresa visto che aveva intuito l'aria che tirava.Nel parmense la guerra tramite le commesse porta ad un incremento industriale nel settore sia agricolo e della manipolazione dei prodotti della terra,ma in buona sostanza,nonostante i tempi convulsi,la borghesia parmense non muta di atteggiamento dall'ante conflitto e non vede di buon occhio,per risolvere i conflitti socili,gli [[squadristi]] e i loro sistemi criminali:continua a far riferimento alla "politica" ed ai dettami ideologici della potente Associazione Agraria Parmense, quella che aveva avuto battuto lo sciopero del 1908.Ecco peche' a Parma ci fu un'organizazione della difesa quasi corale,e la borghesia non si puo' dire che in linea di max oppose forti ostacoli all'azione degli [[Arditi del Popolo]] edella massa proletaria in generale.(ci son documenti ed estratti di giornale di stampo liberale che lo dimostrano).D'altro canto vi era un ritorno di reduci fortemente delusi,in quanto Parma era stata citta' con forte stampo interventista,e molti con stampo di sinistra anche,da come si puo' desumere anche da quanto gia' detto;oltre che la delusione c'erano tutte le difficolta' del dopoguerra che attraversavano Italia ed Europa anche se in peso diverso:in quasta situazione era ovvia la ribellione all'interveto degli [[squadristi]],basandosi anche sui reduci addestrati e delusi,sopratutto come appena detto.
 
== sintesi avvenimenti ==
Il fatto prende inizio dallo sciopero generale nazionale indetto dall'[[Alleanza del Lavoro]] organo sindacale di fronte unito,indetto il 1 [[Agosto]] [[1922]].Causa dello sciopero era il perpetuarsi e l'aumentare degli attacchi degli [[squadristi]] fascisti alle organizzazioni operaie,con numerosi morti,fra l'altro,senza intervento alcuno da parte degli oragnismi di repressione dello stato,se non per proteggere i [[fascisti]],''eccezion fatta per i [[Fatti di Sarzana]],in cui i carabinieri sparano sugli [[squadristi assieme]] agli [[Arditi del Popolo]].I carabinieri sono al comando dal capitano Jurgens,che aveva partecipato alla repressione delle Guardie Rosse di Torino,e che evidentemente era coerentemente,per lui,contro ogni forma di sovversione in qualita' di servitore dello stato.Il capitano Jurgens non fara' alcuna cariera sotto il fascismo,ovviamente ed alcuni giorni dopo i carabinieri dovranno arrestare gli stessi [[Arditi del Popolo]] con cui avevano comabattuto fianco fianco.''Gli squadristi si scatenarono a livello nazionale contro il proletariato in rivolta,appoggiati dagli organi di repressione dello stato,il 3 Agosto [[1922]] lo sciopero viene interotto .Contrariamnte a molte altre citta'in cui nonostante la resistenza le formazioni antifasciste debono cedere,a Parma, viene organizzata una resistenza armata di ottima caratura militare a quanto asserisce a denti stretti lo stesso [[Italo Balbo]] che sostituira',mandato da [[Benito Mussolini]],[[Robeto Farinacci]] per la sua inettitudine.Il futuro "duce" e' intimorito dalla rivolta anche ,in quanto,assieme agli [[Arditi del Popolo]] combatte quasi inaspettatamente la '''Legione Proletaria''' [[Filippo Corridoni]],dimostrando quindi un coagulo di forze che arriva agli interventisti di sinistra affascinati,in primo momento dal programma dei fasci di combettimento (Parma fu zona di gran interventismo di sinistra come gia' spiegato).I lavoratori son partecipi in maniera compatta dello sciopero e i sindacalisti rivoluzionari son ritornati alla loro origine di classe,con tutta l'influenza che han sempre avuto a Parma.[[Parma]]e' restata quasi impenetrabile al fascismo come risulta dai diari di [[Italo aBalbo]] (milano 1932)ed inoltre ormai da poco piu' di un anno operano le squadre di autodifesa proletaria di [[Guido Picelli]],socialista internazionalista,che evevano un perfetto serbatoio di reclutamento nel tessuto sociale proletario parmense incline al socialismo radicale ed all'anarchismo,comunque si vedra' che il reclutamento per i fatti di Parma influira' anche in altri strati con la caduta in comabatimento di [[Ulisse Corazza]],consigliere del [[partito popolare]],che assime ad un gruppo dei suoi "metto il mio moschetto a sua disposizione comandante Picelli"Anche sui giornali del periodo,a [[Parma]], di matrice liberale e borghese ci son violenti attacchi agli [[squadristi]],individuati senza peli sulla lingua come criminali.
 
 
Nei primi giorni di agosto vennero mobilitati dal Partito Fascista per l'attacco a Parma circa 10.000 uomini, giunti dai paesi del Parmense e dalle province limitrofe; a comandarle venne inviato [[Italo Balbo]],dopo il breve comando di Farinacci, già protagonista di simili spedizioni militari contro Ravenna e Forlì,il numero dei fascisti si incrementera' notevolmente con sopravvenuti rinforzi,prorio a causa della Resistenza che le squadre di autodifesa proletaria che aumentano la loro capacita' di rintuzzare gli attacchi:alla fine si conteranno 40 morti fra gli [[squadristi]],solo 5 fra gli [[Arditi del Popolo]],fra i quali il valoroso Corazza.Gli [[squadristi]] dovranno allontanarsi,su consiglio anche del capo della polizia locale,Lodomez,uomo stuto che vista la situazione pericolosa per il fascismo,non solo a livello locale, preferisce mantenersi neutrale dicendo a Balbo:"che e' meglio abbandoni la spedizione in quanto lui ed i suoi sottoposti non sono grado di garantire l'incolumita' dei suoi uomini(di Balbo)".I 5 caduti fra i difensori sono Ulisse Corazza consigliere comunale del P.P.I, Carluccio Mora, Giuseppe Mussini,Mario Tomba il giovanissmo Gino Gazzola,la cui morte [[Pino Cacucci]],dice nel suo libro Oltretorrente,scateno' la furia di [[Antonio Cieri]],che baionetta fra i denti e bombe a mano,seguito da popolani e donne, guido' l'epica sortita dal Naviglio spezzando l'ormai avvenuto accerchiamento da parte degli squadristi.[[Antonio Cieri]] aveva gia' compiuto un atto del genere che gli porto' la decorazione nella prima guerra mondiale,non per fanatismo nazionalistico,era un anarchico mandato al fronte ed andato di malavoglia,ma per salvare i commilitoni orami intrapplati dal fuoco nemico.Cieri non perdera' l'abitudine,morira' ad Huesca in Spagna,in difesa della Repubblica,attaccando una postazione dei nemici di sempre al comando della sua squadra di "bomberos",la postazione verra ' conquistata ma Cieri morira' nell'attacco.
 
 
La popolazione dell'Oltretorrente e dei rioni Naviglio e Saffi si prepara all'aggressione innalzando barricate, scavando trincee:vuole difendere ad oltranza sia le sedi delle organizzazioni proletarie di classe che quelle piu' centriste ed anche le case,sapendo gia' le devastazioni che i fascisti hanno compiuto in altri paesi.A livelo nazionale lo sciopero si esaurisce,di converso a Parma l'idea di resistere si radica sempre di piu'.Nei quartieri popolari i poteri istituzionali passano al direttorio degli [[Arditi del Popolo]] comandati da [[Guido Picelli]],anche lui morira' in combattimento in Spagna,come Cieri contro i [[fascisti]],[[Barcellona]],dove e' sepolto, lo onorera'con funerali di stato.
 
 
Tutta la popolazione partecipa attivamente agli scontri,anche le donne dando un apporto fondamentale oltre che come combattenti sul campo per l'organizzazione delle retrovie,organizzazione "lodata" da Balbo:vengono superate divisioni politiche anche profonde e radicate e [[Arditi del Popolo]], sindacalisti corridoniani, confederali, anarchici ([[Antonio Cieri]],appunto comandò la resistenza del rione Naviglio), comunisti, popolari, repubblicani e socialisti combattono, fianco a fianco contro gli [[squadristi]].
 
 
Gli squadristi tentano di superare le barricate ,devastano, nelle zone centrali della città,meno difendibili e difese il circolo dei ferrovieri, uffici di numerosi professionisti democratici, le sedi del giornale "Il Piccolo", dell'Unione del Lavoro e del Partito Popolare.A questo punto iniziano le trattative,viste la situazione, per la fine dei combattimenti tra il comando di Balbo, fra le autorità militari e la Prefettura e Lodomez,capo della polizia fa il discorso a Balbo di cui poco sopra:''non puo' garantire l'incolumita' dei fascisti''.La notte tra il 5 e il 6 agosto le squadre fasciste smobilitano e lasciano velocemente la cita':Parma proletaria ha resistito ed ha salvato,in gran parte,l'intera citta' dalle devastazioni.Due [[Arditi del Popolo]]'' salutano'' Balbo in automobile,che abbandona [[Parma]],scaricandogli addosso i loro revolvers.Molti anni dopo Balbo torna a Parma,a fascismo ben stabilizzato, e lo attende un grosso cartello con la scritta in parmense,''Hai atraversato l'oceano ma no il Torrente.''
Il 6 Agosto 1922 ,Lodomez, comandante militare della piazza, assume pieni poteri e proclama lo stato di assedio.
Nella mattinata i soldati, festosamente accolti dalla popolazione,con cui fraternizzano, entrano nei rioni dell'Oltretorrente e del Naviglio e, in poco tempo, la situazione torna alla normalità
 
''epilogo e note''
 
''Le ragioni sociali e politiche resistenza vittoriosa di Parma sono molte e si legano a radicate ed a recenti esperienze del movimento locale dei lavoratori .Esperienze che vanno dal tradizionale ribellismo urbano dei quartieri più poveri ed anche fatiscenti della città (particolarmente i borghi dell'Oltretorrente) a tutta la situazione storico-politico-sociale brevemente analizzata nel paragrafo del ''Tessuto Sociale Parmense'':e' da rimarcare comunque che la cultura parmense dell'interventismo di sinistra e che l'esperienza combattentistica nella Prima guerra mondiale di molti lavoratori avevano rafforzato una forte volontà di cambiamento sociale e politico:l'unico vantaggio che vi era stato dalla guerra verso la massa era un bagaglio di conoscenze militari applicate sul campo Ooccorre ancora rimarcare con forza l'importanza della figura carismatica di combattente antifascista rapresentata da [[Guido Picelli]] e la sua proposta politica per un fronte unitario antifascista,(nel seguito [[Guido Picelli]] aderi' al [[Partito Comunista d'Italia]],ma in quel periodo era ancora un socialista internazionalista);Picelli e' ricordato ancora oggi in modo epico a [[Parma]].Militarmente parlando e' ben difendibile una zona con strade strette,tortuose ed anguste che porta ad un'immadiata difesa con la barricata,ci sono dei precedenti storici con il lancio di tegole dai tetti e di pietre per le strade come forma di autodifesa dagli attacchi della polizia ed esercito gia' dalla fine del 1800,il metodo ormai e' consolidato come forma di autodifesa contro le forze di polizia e l'esercito.''
 
== personaggi correlati ==
''L'elenco sottostante non e' per ordine alfabetico bensi' per gruppo politico-sociale,i personaggi gia' riportati su Wikipedia hanno il minimo di informazioni introduttive in quanto gia' alla pagina corrispondente essendo fra l'altro alcuni dei piu' importanti''
 
== [[fascisti]] e [[squadristi]] ==
 
*'''Aimi Alcide'''
(Polesine Parmense, [[Parma]], [[1896]] - [[Como]] [[1960]]). dopo esser stato in seminario ed aver militato nella guardia regia e partecipato alla prima guerra mondiale costituisce il Fascio a [[Busseto]] nel [[1921]]e si puo' identificare come capo degli squadristi della Bassa Parmense.E' in collegamento con [[Roberto Farinacci]],il ras di [[Cremona]],non per niente il primo a dirigere gli attacchi a Parma sara' lo stesso Farinacci sostituito poi per inefficienza militare;il culmine dei suoi atttacchi fascisti si trova con la distruzione della Cooperativa di Fontanelle nell'agosto del 1922. Nel proseguio il suo fascissmo,dell'Aimi, di stampo intransigente lo porta al'emarginazione nel movimento fascista aprmense stesso,quando e',nel seguito,da limitare uso di manganello ed olio di ricino,mescolato spesso a bitume .Diviene comunque membro del primo Consiglio direttivo della Confederazione Nazionale dei [[Sindacati Fascisti]],commissario straordinario dei sindacati fascisti di [[Firenze]] e segretario generale di [[Massa]] e [[Carrara]] ;nel [[1929]] il [[PNF]] lo trasferisce a [[Mantova]] dove continua ad occuparsi di sindacalismo.
 
*'''[[Italo Balbo ]]'''
*'''[[Roberto Farinacci]]'''
*'''Davide Fossa'''squadrista,fu anche fondatore del sindacato fascista a Parma
*'''Ranieri Remo'''(Fontanellato, Parma, 1894 - Fidenza, Parma, 1967), squadrista e capo dei fascisti a [[Fidenza]] . Entro'al Partito Nazionale Fascista dopo essrsi candidato Candidato al Consiglio comunale nelle liste del Partito Popolare a Borgo San Donnino ( [[Fidenza]]),divenendo in seguito uno dei piu' noti esponenti fascisti del parmense fino ad inizio anni 30. Nel [[1922]] fu assessore e nell’agosto 1922 partecipò all'attacco squadristico contro Parma,seguace di [[Roberto Farinacci]],fu protagonista di duri scontri all'interno dello stesso PNF fra le diverse faziioni arrivando all'espulsione del [[1925]],una volta reintegrato nel PNF assune l'incarico di segretario federale parmense (1927-29), ispettore nazionale (1927-31), membro della direzione nazionale del partito (1931-32),e continuo' ad essere deputato della provincia di Parma fino al 1934,lascio' l'attivita' politica per dedicarsi al ramo industriale nel campo conseviero e caseario. quando lasciò l’attività politica per dedicarsi all’industria nel ramo caseario e conserviero.Fu volontario nel secondo conflitto mondiale e non aderi' alla RSI,pero',subi' un processo ,comunque,per “atti rilevanti”a seguito del suo passato di fascista.
*'''Terzaghi Michele''',(Parma, 1896 - 1922),avvocato socialista fino al 1916,diresse la [[Difesa di Firenze]]in qualita' di membro del comitato di resistenza interna abbandonando il [[partito socialista]] a seguito della sua scelta interventista,aderendo poi al fascismo nel dopoguerra con la successiva elezione a deputato del blocconazionale del [[1921]].
 
== fronte unito[[ Arditi del Popolo]],Legione Proletatria [[Filippo Corridoni]] ==
 
*'''Giuseppe Balestrazzi'''
([[Parma]], 1893 - [[Roma]], 1983);presidente dAssociazione Mutilati e Invalidi di Guerra di Parma, Balestrazzi, sottotenente, venne ricoverato nel [[1917]] nell'Ospedale di Parma per una grave mutilazione al braccio sinistro dovuta ad ferita riportata in guerra e nello stesso anno con Priamo Brunazzi, altro mutilato di guerra ed altri pochi reduci fonda l'Associazione dei Mutilati e Invalidi di guerra a Parma quasi nello stesso periodo in cui nasce l'Associazione Nazionale di [[Milano]] . I due reduci si impegnano e sviluppanol'associazione che si mantiene di matrice apolitica ,ne consegue ch trovano un buon consenso interclassista,facendo ben notare che i reduci parmensi contavano piu' di 40000 uomin(altri provincia compresa portano il numero abbondantemente al di sopra di 50000) ma retando al dato qui riportato si ebbero 1.089 caduti sul campo, 1.718 caduti nel seguito per le ferite, 1.800 caduti per infezioni contratte nel conflitto, 420 internati in campi di detenzione militare degli avversari;ci furono 673 dispersi con oltre diecimila feriti.Parma fu epicentro del sindacalismo rivoluzionario e quindi anche di un non esiguo interventismo di sinistra([[Alceste DE Ambris]],ne e' eclattante sempio).L'associazione fu subito ben accolta e in breve tempo conto' 2000 iscritti,circa,il foglio che editava si chiamava "la Parola".Nel [[1919]] Brunazzi dovette,avendo peso entrambi i piedi (con conseguenti "disagi"), abbandonare gran parte del suo lavoro ed l'impegno fu asssunto quasi del tutto da Balestrazzi per cui nel 1920 divenne presidente a tutti gli effetti dell'associazione con Brunazzi nominato presidente onorario.Dopo il secondo conflitto il Balestrazzi diviene promotore dell'Istituto per la rieducazione dei mutilatini di guerra nel [[1947]].Balestrazzi si trasferisce poi a Roma e si occupa di scritti storici suoi suoi trascorsi e sugli avvenimenti collegati Balestrazzi fu uno dei promotori della fondazione in Parma dell'''Istituto per la rieducazione dei mutilatini di guerra''.Si trasferisce poi a Roma dove si dedica a scriti sulle sue memorie ed i fatti storici collegati.
 
*'''Umberto Balestrazzi''' [http://biblioteche2.comune.parma.it/BibParma/bales/](Parma, 1885 - 1970) dirigente dell'Unione Sindacale Parmense ,sarto,attivo fino da inizio secolo nelle formazioni giovanili dei socialisti.Nel 1906 era segretario del circolo di Parma,nel [[1907]], contrapposto alle posizioni ufficiali dei socialisti, passa alla linea sindacalista-rivoluzionaria di [[Alceste De Ambris]],svolge il lavoro politico-sindacale presso la [[Camera del Lavoro]] di borgo delle Grazie e nello stesso anno viene arrestato er i tafferugli che seguono una manifestazione anticlericale.Viene scarcerato in maggo dl [[1908]] e partecipa allo sciopero agrario,che subisce la sconfitta anche grazie alla astura tattica portata avanti dagli agrari.Vien arrestato e condannato per la partecipazione agli incidenti scoppiati dopo una manifestazione anticlericale,si trasferisce in [[Francia]],prende contatto con le organizzaione operaie locali e conosce [[Jean Jaur's]], il leader del socialismo francese.Torna Parma nel [[1914]],e' il periodo che [[Filippo Corridoni]] fa il noto viaggio in francia che lo sposta su posizioni interventiste definitivamente,mentre invece U.Balestrazzi,all'opposto,entra in conflittto con la direzione sindacalista favorevole all'interventismo:fonda un gruppo di sindacalisti "neutralisti"con Mario Longatti, Casimiro Accini, Lodovico Saccani, Dante Vecchi e Alfredo Veroni.E' da questo gruppo che dopo il conflitto puo'far rinascere l'Unione Sindacale Parmense con un giornale :''Il Proletario''.Fu amico sia di [[Giuseppe Di Vittorio]] che di [[Guido Picelli]],e si occupa anche del periodico ''L'Ardito del Popolo''.Nel seguito si avvicina sempre piu' al [[Partito Comunista d'Italia]].
 
**'''[[Antonio Cieri ]]'''
*'''[[Alceste De Ambris]]'''
*'''[[Amilcare DE Ambris]]''',fratelo di [[Alceste De Ambris]],sindacalista rivoluzionario,interventista di sinistra,fra i fondatori dei [[Fasci d'Azione Internazionalista]],la cui parte progressista del programma fu veicolata dal Popolo d'Italia di Benito Mussolini come programma di S.Sepolcro,portando all'inizio del [[sansepolcrismo]] ad aderire anche numerosi persone di sinistra che poi passarono all'antifascismo.
*'''Dante Gorreri'''[http://www.regione.emilia-romagna.it/web_gest/costituente/archivi_costituenti/DanteGorreri.pdf]
(Parma, [[1900]] - [[1987]]),dirigente dei giovani comunisti ;idraulico(lattoniere come si diceva un tempo),e ' fante nella prima guerra mondiale,al ritorno entra nella Gioventu' Socialista e nel [[1921]] passa immediatamente nel [[Partito Comunista d'Italia]].E' attivo nel della [[Uil]] in cui c'e' una forte componente sindacalista rivoluzionaria.Durante l'assalto degli squadristi di [[Italo Balbo]] guida la difesa della barricate di Oltretorrente,lo storico quartiere operaio,in via Massimo D'Azzeglio,in qualita' di capo squadra degli [[Arditi del Popolo]].A fascismo affermato viene ripetutamente arrestatao e poi spedito per 5 anni al confino a [Favignana] e [[Lipari]],la condanna viene prolungata per altri 4 anni a [[Ponza]] poi nel seguito in diversi luoghi e nuovamente a ([[Ponza]] fino al [[1937]].Nel [[1942]] in qualita' di segretario federale in clandestinita' rientra a Parma,dopo l'8 settembre del [[1943]].E' organizzatore della resistenza a [[Parma]] ed a [[Como]] dove dirige la federazione clandestina,ovviamente.Nel [[1945]] viene preso da un reparto delle [[Brigate Nere]] ma riesce a fuggire in Svizzera e nuovamente a raggiungerela 52esima Brigata Garibaldi [[Luigi Clerici]], che al comando di "Pedro",[[Pier Luigi Bellini Delle Stelle]] nell'aprile cattura Mussolini e altri gerarchi fascisti che cercano di arrivare al confine svizzero,in questo periodo avviene tutta la vicenda legata all'oro di Dongo con forti tensioni fra il Gorreri ed altri epici riconosciuti dirigenti comunisti della [[Restienza]]locale.Nel 1946 e' eletto nell'Assemblea Costituente.Nel [[1949]] viene arrestati per i fatti di Dongo , l'ipotizzato trafugamento di oro che sara' chiarito in tribunale,scagionando gli imputati anche da [[Enrico Mattei]], responsabile amministrativo di tutte le formazioni partigiane durante la Resistenza Gorreri viene comunque liberato nel [[1953]] in quanto viene eletto deputato.Il processo che risolvera' il problema dei fatti di Dongo ,a parte alcuni supposti omicidi all'interno dello stesso PCI) si protrarra' tantissimo
[[http://www.anpi.it/doc_mussolini/borgomaneri.htm][[http://fc.retecivica.milano.it/Rete%20Civica%20di%20Milano/le%20Associazioni/ANPI/anpi-News/archivio%202004-2005/S0605A930?WasRead=1(]
Gorreri in seguito verra sempre riconfermato in parlamento fino al 1972
*'''[[Ulisse Corazza]]''',"''metto il mio moschetto a vostra disposizione comandante Picelli''"consigliere comunale del PPI,fu uno dei 5 caduti degli [[Arditi del Popolo]],cadde difendendo valorosamente una barricata.
*'''[[Enrico Griffith]]''' [http://www.romacivica.net/ANPIROMA/antifascismo/biografie%20antifascisti96.html ANPI] [http://www.criticaeconflitto.org/artpdf/storia_movimentooperaio_parma/griffit1.pdf storia movimento operaio di Parma]
*'''[[Giuseppe Isola]]'''antifascista e dirigente dei socialisti internazionalisti "terzini" di Parma (Parma, 1881- 1957)
*'''[[Aroldo Lavagetto]]'''
*'''Tullio Masotti'''(Falerone, Ascoli Piceno, 1886 - Milano, 1949),si stabili' a Parma nel 1907 come collaboratore di [[Alceste De Ambris]],al momento dei fatti di Parma del 1922 era direttore de "Il Piccolo".A Parma ,in breve divenne segretario della Federazione giovanile e vicesegretario della Camera del Lavoro [[sindacalista rivoluzionaria]], dopo il 20 giugno [[1908]],data del grande sciopero agrario,si scateno' la represione della polizia e dovette rifigiarsi prima a [[Nizza]] poi a [[Lugano]]:la Corte d'Assise di Lucca pronuncio' sentenza assoltutiva per i sindacalisti rivoluzionari promotori dello sciopero,accusati di insurrezione armata contro il potere dello stato e Masotti rientro' a Parma nel maggio 1909,immediatamente si mise a ricostruire le fila del sindacalismo rivoluzionrio,indisse azioni contro la Guerra di Libia e iniziative di appoggio al proletariato in lotta in altre patri d'Italia.tutto cio' aumento' sensibilmante il peso della Camera del Lavoro sindacalista rivoluzionaria di Parma sulla cui scia e dietro iniziativa di Masotti,nacque l'Unione Sindacale Italiana di [[Modena]] nel [[1912]],ne divenne segretario fino alla crisi dovuta la problema dell'interventismo.Masotti,volontario,combatte ' col grado di ufficiale nella prima guerra mondiale Volontario e combattente con il grado di ufficiale partecipo' alla Grande guerra. Nel dopoguerra.Dopo la guerra nuovamente a [[Parma]] si mise a dirigereae un nuovo quotidiano: "Il Piccolo" di indirizzo democratico combattentistico,attirato dal primo fascismo come frange dei sindacalisti,ne divenne oppositore quando il fascismo,immediatamente dopo,rilevo' la sua indole antiproletaria:gli squadristi,durante i fatti di Parma devastarono sia la casa di Masotti che la sede del "Piccol".Molti ani dopo,nel 1940 Masotti si avvicino' alla formazione antifascista di [[Giustizia e Liberta]] diventando redattore di "Italia Libera".Dopo lo scioglimento di [[Giustizia e Liberta]]aderi'al Partito Socialista dei Lavoratori Italiani, nel quale si occupo' di "Battaglie sindacali",organo di stampa del partito.
*'''[[Gaetano Perillo ]]''',[[comunista]],capo degli [[Arditi del Popolo]] di [[Genova]],partigiano,storico,Genova gli ha destinato un fondo per lo studio del movimento operaio genovese;alcuni storiografi che si sono occupati del riordino della vicenda degli [[Arditi del Popolo]] lo danno presente anche a [[Parma]] in quei periodi.
 
**'''[[Guido Picelli ]]'''
 
*'''[[Vittorio Picelli]]''',(Parma, 1893 - Roma, 1979),fattorino postale, promosse l’organizzazione sindacale della categoria sino a divenire dirigente sindacalista rivoluzionario .Fu fondatore,con altri,del Fascio anticlericale “[[Francesco Ferrer]]”nel [[1909]],per questo fu spostato a [[Brescia]]. A causa di questa attività venne trasferito a Brescia, dove continuò la sua opera. Nell’agosto del 1914 a Parma e si impegnò nella campagna interventista con molti dirigenti sindacalisti rivoluzionari,sul fronte francese fu decorato con medaglia di Bronzo. ,assunse,dopo la prima guerra mondiale, incarichi direttivi alla Camera del Lavoro di Parma e nell’Unione Italiana del Lavoro,fu fra i difensori di Parma assieme al fratello [[Guido Picelli]],a fascismo affermato partecipo' all’associazione antifascista “Italia Libera” andando, poi, esule in Francia nel [[1924]],dove a [[Parigi]] fu attivista nel gruppo sindacalista “[[Filippo Corridoni]]” con Giuseppe Donati e altri fuoriusciti curò la pubblicazione del “Corriere degli Italiani”. Fu fra gli aderenti alla ''Lega Italiana dei Diritti e della Concentrazione antifascista'',avvicinandosi a [[Giustizia e Liberta']] nel [[1934]] risultò assai vicino a Giustizia e Libertà,a causa della miseria nel 1935 Costretto a una condizione di penosa indigenza, nella primavera del [[1935]] si sposto' in [[Belgio]],e chiese,tramite lettaera a [[Benito Mussolini]] l'arruolamento Africa Orientale,rientrando dall'[[Etiopia]] alla fine del 1936.Con la famiglia si stabil' a [[Roma]] con incarichi nei sindacati fascisti,scrisse il libro "Il fante nella guerra nell’Africa Orientale".
 
== personaggi istituzionali ==
 
*'''Agostino Berenini''' senatore (Parma, 1858 - Roma, 1939), senatore.
 
Da giovane fu monarchico e fece parte della cerchia moderata di Alfonso Cavagnari [http://biblioteche2.comune.parma.it/dm/545.htm], dal 1881 aderisce alla scuola di giurismo positivista avvicinandosi conseguentemente alla democrazia radicale, ebbe carriera accadrmica ostacolata ma riusci' comunque a diventre rettore di Parma dal [[1919]] al [[1925]] Nel [[1892]] fu eletto senatore socialista nel collegio di Borgo San Donnino([[Fidenza]]),rimanendo comunque legato all'ideologia democratico-sociale, fu l'artefice della solida struttura di socialismo riformista divenuta tipica del suo colegio elettorale: fu deputato 8 volte di seguito. Nel 1912 uscì dal Partito Socialista seguendo Bissolati verso un'evoluzione democratico-interventista, nel 1921 pur non essendo eletto fu nominato da Giolitti senatore. I fascisti gli furono ostili e dovette ritirarsi a vita privata dimostrando qualche simpatia, dopo, per l'intervento dell'Italia in Libia.
*'''[[Umberto Beseghi]]'''(Parma, 1883 - [[Bologna]], 1958), presidente dell'Associazione Nazionale Combattenti di Parma, cancelliere giudiziario presso la Pretura di Parma, prima ad [[Orbetello]], dopo, poi presso il Tribunale di [[Ravenna]] e infine presso la Procura Generale di [[Bologna]]. Durante la prima guerra mondiale, da subito, si occupò di giornalismo e fu corrispondente di giornali politici e direttore del quotidiano locale "Il Presente". Allo scioglimento dell'Associazione Nazionale Combattenti il Beseghi fu allontanato da Parma con destinazione Orbetello, di lì in poi si occupò escusivamente alla letteratura.
[[Giovanni Botti]]
*'''[[Guido Maria Conforti]]''', difese le scelte del clero, suore comprese, parmense nel curare i difensori parmensi feriti, rigettando le accuse di Balbo sul fatto che i preti sparassero ai fascisti assieme al '''fronte unito''', di questa relazione clero difensori ne parla con riferimento ad [[Antonio Cieri]],difensore del Naviglio,Pino Cacucci nel libro ''Oltretorrente''
*'''[[Felice Corini]]''' segretario PPI parmense,collabora coi fascisti fino al 1924,poi rompe e partecipa lla protesta Aventiniana
*'''[[Federico Fusco]]'''(Napoli, 1872 - ?), prefetto di Parma ,nel 1893 entrò nell’amministrazione della Pubblica sicurezzae contemporaneamente comincio a frequentare l’Università di [[Napoli]], quando dopo chenel 1893 [[entrò]]entrato nell’amministrazione della Pubblica sicurezza che lo destinò alla questura di [[Milano]], fino al [[1896]], quando venne trasferito alla questura di [[Salerno]].Passo' nell’amministrazione civile dello stesso Ministero dell’Interno nel [[1897]]e nel [[1898]],appena laureato,assunse servizio presso la prefettura di [[Caserta]]con incarichi inerenti amministrazioni comunali e provinciali,fu trasfertito ancora alcune volte ed a [[Fabriano]] si assunse il compito non semplice di mediazione politica fra la conflittualita' di strati proletari e padronato agendo su settori politici moderati,nel [[1908], con attegggiamento improntto al paternalismo ,riuscendo a risolvere la sirtuazione.Durante le 5 giornate d’agosto di scontro fra il '''fronte unito'''-[[Arditi del Popolo]] ed i [[fascisti]] ,del 1922,tento' di mediare al punto che Italo Balbo lo indico' come un strenuo nemico del [[fascismo]].Vista la situazione nazionale con stato d'assedio a [[Milano]],[[ Genova]], [[Ancona]], [[Livorno]],[[Parma]] ,entrato in vigore il 5 agosto,con delibera govenativa , la gestione dell’ordine pubblico in città passò dal prefetto Fusco a l generale Lodomez. Successivamente il Consiglio dei ministri ,nel settembre 1922,decise di sollevarlo dall’incarico a Parma e di metterlo a disposizione,affidandogli poi prefetture di città di minor importanza dal 1923 al 1928: ''il fascismo al potere voleva la sua vendetta nel luglio [[1928]], all’età di 56 anni, fu collocato definitivamente a riposo “per motivi di servizio”''.
*'''[[Enrico Lodomez]]'''generale e comandante della Scuola di applicazione di fanteria di Parma,visto il momento praticamente dirigeva anche tutti gli organismi di repressione dello stato in Parma.
*[[Tullio Maestri]]
 
*[[Giuseppe Micheli]]
'''*[[Amedeo Passerini]]'''(Parma, 1870 - 1932), sindaco .Si laureo' in giovane eta',affermandosi subito nella vita pubblica con incarichi di alto livello nell'amministrazione:consigliere del Monte di Pieta',ispettore alla Cassa di Risparmio e membro della giunta provinciale amministrativa;ricopri' anche la carica di prosindaco ed assessore alle Opere Pie nel 1985,nominato presidente della Congregazione Municipale di Carità, assessore al Dazio e alle Finanze, presidente degli Ospizi Civili e dell’Ordine degli avvocati.In tribunale,in quanto penalista di gran valore,associava ad una esposizione fluente e vigorosa una gran logica di indirizzo giuridico.Nel suo mandato di Sindaco di Parma dal [[1920]] al [[1923]],ebbe il gravoso compito di esser accanto alla citta' nelle 5 giornate dell'agosto del 1922. Gli fu consegnata nel 1924,per la sua capacita' digestione della cosa pubblica ad honorem PNF.
*'''Roberto Simondetti''', comandante del presidio militare di Parma
*'''Alberto Simonini''',dirigente socialista e segretario della Camera Confederale del Lavoro di Parma
 
==Voci correlate==
*[[Arditi]]
*[[Antifascismo]]
*[[Resistenza italiana]]
*[[Unione Sindacale Italiana]]
*[[Le prime formazioni di difesa proletaria a Genova]]
*[[Filippo Corridoni]]
*[[Alceste De Ambris]]
*[[Gaetano Perillo]]
*[[Armando Vezzelli]]
*[[Legione Proletaria Filippo Corridoni]] (''corridoniani'')
*[[Storia del movimento partigiano a Genova]]
*[[sansepolcrismo]]
*[[Carta del Carnaro]]
*[[Ercole Miani]]
*[[Guido Picelli]]
*[[Fatti_di_Empoli_1921]]
*[[Formazioni_di_difesa_proletaria_1921-1922]]
==Bibliografia==
 
*AA.VV., ''Dietro le barricate, Parma 1922'', testi immagini e documenti della mostra (30 aprile - 30 maggio 1983), edizione a cura del Comune e della Provincia di Parma e dell'Istituto storico della Resistenza per la Provincia di Parma
*AA.VV., ''Pro Memoria. La città, le barricate, il monumento'', scritti in occasione della posa el monumento alle barricate del 1922, edizione a cura del Comune di Parma, Parma, 1997
*Pino Cacucci, ''Oltretorrente'', Feltrinelli, Milano, 2003
*Luigi Di Lembo, ''Guerra di classe e lotta umana, l'anarchismo in Italia dal Biennio Rosso alla guerra di Spagna (191-1939), edizioni Biblioteca Franco Serantini, Pisa, 2001
*Eros Francescangeli, ''Arditi del popolo'', Odradek, Rom, 2000
*Gianni Furlotti, ''Parma libertaria'', edizioni Biblioteca Franco Serantini, Pisa, 2001
*Marco Rossi, 'Arditi, non gentarmi! Dall'arditismo di guerra agli Arditi del Popolo, 1917-1922'', edizioni Biblioteca Franco Serantini, Pisa, 1997
*Luigi Balsamini, 'Gli arditi del popolo. Dalla guerra alla difesa del popolo contro le violenze fasciste'', Galzerano Ed. , Salerno.
*The Resistible Rise of Benito Mussolini di Tom Behan
 
== Links Approfondimento ==
 
[http://www.barricateaparma.it/ Barricate a [[Parma]]]
* [http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/antifascismo3.html Approfondimento/1]
* [http://www.geocities.com/spartaco552000/file/ARDITI85difesa.jpg Approfondimento/2]
* [http://www.geocities.com/spartaco552000/file/ARDITI85canti.jpg Canzone popolare sugli Arditi del Popolo]
* [http://www.geocities.com/spartaco552000/file/ARDITI5_gramsci.jpg articolo di Gramsci,stralcio]
* [http://www.geocities.com/spartaco552000/file/bandiera.gif una bandiera deli Arditi del popolo]
* [http://www.iperbole.bologna.it/iperbole/asnsmp/behanarditidelpopolo.html Tom Behan, “The resistible rise of Benito Mussolini”]
* [http://www.barricateaparma.it/ Nell’80° anniversario delle Barricate antifasciste dell’agosto * [1922, Biblioteche e Archivi, Centro Progetti per la Scuola del Comune di Parma]
* [http://www.regione.piemonte.it/cultura/risorgimento/sala26.htm Museo risorgimento Torino,in cui viene conservato un petardo Thevenot ed un pugnale di un Ardito del Popolo]
* [http://www.barricateaparma.it/ Barricate a Parma - Agosto 1922]
*[http://giornale.regione.marche.it/archivio/num0301/artcom26.htm sintesi rivolta bersaglieri di Ancona]
*[http://www.fondazionedivittorio.it/news_view.php?id=1493 settimana rossa fondazione Di Vittorio ]
*[http://digilander.libero.it/fiammecremisi/dopoguerra1/alba.htm rivolta bersaglieri Fiamme Cremisi]
*[http://www.antoniogramsci.com/torinese.htm occupazione fabbriche]
*[http://www.storia900bivc.it/pagine/editoria/rigazio399.html intervista Francesco Leone]
{{storia}}
[[Categoria:Fascismo]]
[[Categoria:Resistenza italiana]]