Commando: differenze tra le versioni
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[[File:US Navy 040422-N-5821W-009 Italian Special Forces personnel make their way to the bridge of the Military Sealift Command (MSC) maritime prepositioning ship MV PFC Eugene A. Obregon (T-AK 3006).jpg|thumb|Commando incorsori del [[Comando subacquei ed incursori|COMSUBIN]] in azione]]
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I britannici (che non avevano formazioni di commando durante la [[prima guerra mondiale]]), rinverdirono il termine nel [[1940]] durante la [[seconda guerra mondiale]], con la creazione dei loro [[British Commandos|Commando dell'esercito]] e, successivamente, con l'aggiunta dei [[Royal Marines]] dal [[1942]]. L'intenzione originale era che agissero come forze piccole e altamente mobili, per incursioni e ricognizione, con la capacità di combinarsi nel ruolo di truppe d'assalto, vista anche la disastrosa situazione in cui versava il British Army in quel particolare periodo della guerra e la sua conseguente incapacità di eseguire azioni convenzionali sul continente europeo. I commando erano pensati per restare sul campo delle operazioni per non più di 36 ore portandosi appresso quindi tutto l'occorrente per l'operazione.
I commando dell'esercito erano tutti volontari selezionati tra i soldati già arruolati, mentre questi erano ancora in Gran Bretagna. Lo stesso processo di selezione dei volontari venne impiegato per la formazione del commando N.40 dei Royal Marines. I successivi commando dei Royal Marines vennero formati ricomponendo gli esistenti battaglioni dei Royal Marines in commando.
===Commando statunitensi===
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