Vaiolo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
| m Bot: parentesi quadre automatiche nel template {{nota disambigua}} | |||
| Riga 1: {{Nota disambigua|il virus del vaiolo| {{Disclaimer|medico}} {{Infobox malattia Riga 91: Tuttavia, il fatto che la variolizzazione sia nata in India è stato messo in discussione dal fatto che solo alcuni degli antichi testi di medicina scritti in [[sanscrito]] descrivono il processo<ref>{{en}}{{cita libro | cognome=Wujastyk | nome=Dominik | titolo="Medicine in India" in Oriental Medicine: An Illustrated Guide to the Asian Arts of Healing | editore=Serindia Publications | città=Londra | anno=1995|pagine=29| isbn=0-906026-36-9 }}</ref>. Questa tecnica di prevenzione era utilizzata in [[Cina]] già negli ultimi anni del [[X secolo]] ed era ampiamente diffusa e praticata nel [[XVI secolo]], durante la [[dinastia Ming]]<ref name=Temple>{{en}}{{cita libro | cognome=Temple | nome=Robert | titolo=The Genius of China: 3,000 Years of Science, Discovery, and Invention | editore=Simon and Schuster, Inc. | città=New York | anno=1986 |pagine=135–7| isbn=0-671-62028-2 }}</ref>. Se ha successo, la variolizzazione genera un'immunità al vaiolo, tuttavia, dal momento che la persona viene infettata con il virus, questo può andare incontro a una grave infezione e può trasmettere la malattia ad altri. La variolizzazione ha un [[Mortalità|tasso di mortalità]] dello 0,5-2%, sensibilmente inferiore al 20-30% della malattia stessa<ref name= PinkBook/>. Durante il suo soggiorno nell'[[Impero ottomano]], [[Lady Mary Wortley Montagu]] osservò il processo di variolizzazione, descrivendone in modo particolareggiato la tecnica e promuovendone entusiasticamente l'introduzione nel [[Regno Unito]] al suo ritorno nel [[1718]]<ref> [[File:Smallpox vaccine.jpg|thumb|right|Componenti del kit per vaccinazione: include un diluente, una fiala di vaccino e un ago biforcato.]] L'attuale formulazione del vaccino antivaioloso è data da un preparato di ''Vaccinia virus'' vivo e infettivo. Viene somministrato con un ago biforcato, che viene prima immerso nella soluzione vaccina e poi utilizzato per pungere la cute, solitamente del braccio, un diverso numero di volte in pochi secondi. Qualora la vaccinazione sia efficace, si sviluppa nel sito di iniezione un rigonfiamento rosso e [[prurito|pruriginoso]] nel giro di 3-4 giorni. Nella prima settimana questo diventa un'ampia vescica che si riempie di [[pus]] e comincia a essiccarsi. La seconda settimana si inizia a formare una crosta, che cade durante la terza, lasciando una piccola cicatrice<ref> Gli [[anticorpi]] prodotti in seguito alla vaccinazione sono protettivi nei confronti di tutti gli orthopoxvirus e sono ancora rilevabili dieci anni dopo la prima vaccinazione e sette giorni dopo la rivaccinazione. Secondo i dati statistici conferiscono una protezione efficace nel 95% dei soggetti vaccinati<ref name= CDCvac/>. La copertura è elevata nei primi 3-5 anni e decresce in quelli successivi, mentre nel caso di rivaccinazione la copertura è ancora più duratura. In [[Europa]], durante gli [[Anni 1950|anni cinquanta]] e [[Anni 1960|sessanta]], la mortalità nei soggetti vaccinati da meno di dieci anni al momento dell'esposizione al virus era dell'1,3%, mentre era del 7% nei soggetti vaccinati da oltre 10 anni e dell'11% in quelli vaccinati da oltre vent'anni. Di contrasto la mortalità nei non vaccinati era del 52%<ref>{{cita pubblicazione |autore=Mack TM |titolo=Smallpox in Europe, 1950–1971 |rivista=J. Infect. Dis. |volume=125 |numero=2 |pagine=161–9 |anno=1972 |pmid=5007552 |doi=10.1093/infdis/125.2.161|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/5007552 |lingua=en  }}</ref>. La vaccinazione entro i primi tre giorni dall'esposizione al virus previene o diminuisce sensibilmente la gravità della malattia nella grande maggioranza della popolazione; la vaccinazione eseguita tra il 4º e il 7º giorno dall'esposizione può garantire una protezione parziale e può modificare la gravità della malattia<ref name=CDCvac> Ci sono effetti collaterali e rischi associati alla vaccinazione antivaiolosa. Nel passato circa lo 0,1% dei vaccinati per la prima volta mostrava effetti seri ma non pericolosi per la vita, tra cui [[Reazione allergica|reazioni allergiche]] nel sito di iniezione con [[eritema multiforme]] e dispersione del ''Vaccinia virus'' nella altre parti del corpo. Effetti potenzialmente letali si manifestavano in 14-500 persone ogni milione di vaccinati e si stima che 1-2 persone ogni milione siano morte, in conseguenza soprattutto di [[encefalite]] post-vaccinica o [[necrosi]] progressiva del sito di vaccinazione<ref name= CDCvac/>. Riga 131: Durante il [[Medioevo]] il vaiolo si presentò con epidemie periodiche, ma non divenne endemico finché la popolazione non crebbe, aiutato anche dai grandi movimenti di persone che caratterizzarono il periodo delle [[crociate]]. A partire dal [[XVI secolo]] il vaiolo era presente in quasi tutta Europa, infettando soprattutto i bambini e causando la morte di oltre il 30% degli individui infetti<ref name= Fenner1/>. Le successive esplorazioni e colonizzazioni europee favorirono la diffusione della malattia in tutto il mondo conosciuto e il vaiolo divenne una delle più importanti cause di [[morbilità]] e [[mortalità]]<ref name= Fenner1/>. [[File:SmallpoxvictimIllinois1912.jpg|thumb|left|Uomo affetto da vaiolo - [[Stati Uniti]] (1912)]] Non esistono descrizioni attendibili di casi di vaiolo nel continente americano prima della [[colonizzazione europea delle Americhe|colonizzazione europea]] del [[XV secolo]]<ref name=Li2007/>. Nel [[1507]] fu introdotto sull'isola di [[Hispaniola]] e nel [[1520]] sulla terraferma, quando i coloni spagnoli si spostarono in Messico. Il vaiolo decimò la [[Amerindi|popolazione nativa amerinda]] e permise la conquista degli imperi [[Impero azteco|azteco]] e [[Impero inca|inca]]<ref name= Fenner1/>. Nel [[1633]], alla fondazione delle colonie nella costa orientale del [[Nord America]] seguì una devastante epidemia presso le [[Indiani d'America|popolazioni native americane]]<ref>{{cita libro | cognome=Hoxie | nome=Frederick E.| titolo=Encyclopedia of North American Indians | pagine=164 | anno=1996 |url=http://books.google.com/books?id=o-BNU7QuJkYC&pg=PA164&dq&hl=en#v=onepage&q=&f=false|lingua =en| isbn=0-395-66921-9}}</ref> e, successivamente, per i coloni nati nel Nuovo Mondo<ref> A partire dalla metà del [[XVIII secolo]] il vaiolo era la maggior malattia endemica in tutto il mondo, con l'eccezione dell'Australia e di altre piccole isole; in Europa rappresentava la prima causa di morte, con 400.000 decessi l'anno<ref name=Henderson/>. | |||