Il vecchio e il mare: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
LiveRC : Annullata la modifica di 79.49.218.14; ritorno alla versione di 79.49.218.14
Nessun oggetto della modifica
Riga 20:
 
== Trama ==
Ambientato a [[Cuba]], il romanzo inizialmente parla di un vecchio chiamato Santos che pescava da solo su una barca a remi nella [[corrente del Golfo]] ed erano ottantaquattro giorni ormai che non prendeva un pesce. Nei primi quaranta giorni lo aveva accompagnato un ragazzo di nome Manolin, ma dopo quaranta giorni passati senza che prendesse neanche un pesce, i genitori del ragazzo gli avevano detto che il vecchio era decisamente e definitivamente ''salao'', che è la peggior forma di sfortuna, e il ragazzo aveva ubbidito andando in un'altra barca dove prese tre bei pesci nella prima settimana. Era triste per il ragazzo veder arrivare ogni giorno il vecchio con la barca vuota e scendeva sempre ad aiutarlo a trasportare o le lenze addugliate o la gaffa e la fiocina e la vela serrata all'albero. La vela era rattoppata con sacchi da farina e quand'era serrata pareva la bandiera di una sconfitta perenne. Manolin continua comunque ad avere fiducia nel vecchio che considera suo maestro oltre che amico. Santiago decide di prendere il mare da solo, riuscendo a far abboccare all'esca un gigantesco [[Istiophoridae|pesce]] spadapalla, lungo mezzo metro in più della sua barca, che lo trascina per tre giorni e tre notti, durante i quali Santiago si mantiene mangiando altri pesci pescati e fa molte riflessioni sulla vita e sulla pesca. Alla fine, dopo numerosi sacrifici, il Vecchio riesce ad uccidere e legare il pesce tenendolo in acqua ma il suo rientro al porto è molto sofferto a causa degli squali che gli divoreranno tutto il pesce vela bianco, lasciandolo sfinito e sconfortato. Giunto alla sua capanna, Manolin corre subito a prestargli soccorso e a prendergli un caffè; dichiara inoltre che d'ora in avanti torneranno a pescare insieme, risollevando il morale a Santiago.
 
=== Personaggi ===
Riga 26:
Santiago «Il vecchio era magro e scarno e aveva rughe profonde alla nuca. Sulle guance aveva le chiazze del cancro della pelle provocato dai riflessi del sole sul mare [[Tropico (geografia)|tropicale]] e le mani avevano cicatrici profonde, che gli erano venute trattenendo con le lenze i pesci pesanti.». Tutti segnali di una vita dura e piena di sacrifici. Tutto in lui era vecchio, ad eccezione dei suoi occhi che erano rimasti del colore del mare. La sua lotta con il pesce, anche se non si concluderà bene, afferma il suo orgoglio e il suo coraggio, che sembravano già persi da tempo, ma anche la notevole forza che dimostra combattendo quasi a mani nude con i [[Carcharodon carcharias|pescecani]]. Alla fine della sua preda rimane solo lo scheletro, una sconfitta sul piano economico ma soprattutto su quello morale. Nel romanzo emergono altri particolari, Santiago è rimasto vedovo, ha una grande passione per il baseball ed è tifoso di [[Joe DiMaggio|Joe Di Maggio]]; in gioventù aveva viaggiato a lungo come marinaio arrivando fino in Africa (i leoni che aveva visto sono un suo sogno ricorrente). Per il personaggio probabilmente lo scrittore s'ispirò al marinaio [[cuba]]no Gregorio Fuentes, con cui aveva stretto rapporti di amicizia.
 
==== Manolin ====
Manolin (o in alcune versioni diversamente tradotte, anche Manolo) è un ragazzo che è stato accanto a Santiago fin da bambino prima che i suoi genitori lo costringessero a cercare lavoro altrove poiché tutti consideravano il vecchio, che non riusciva a pescare nulla da ottantaquattro giorni, molto sfortunato. Dunque Manolin si trasferisce in un'altra barca, ma non smette di far visita all'anziano, che ogni mattina parte al largo a pescare, nonostante torni ogni volta con le reti vuote. Manolin è un personaggio molto importante perché sarà la speranza e il conforto del vecchio nei suoi momenti di solitudine. Manolin rappresenta il coraggio, la speranza e la fiducia.
 
==== Il pesce ====
Il pesce catturato ha una notevole rilevanza nel romanzo. Si tratta di un [[Istiophoridae|marlin]] enorme, lungo circa 5 metri e mezzo, «con delle strisce color viola che la cingevano; e accanto a lei, nuotavano due [[Echeneidae|remore]] grigie, che non si allontanavano mai».
Nei suoi movimenti è calmo e infonde nel marinaio un senso di nobiltà; sembra che, nonostante la situazione, tra i due si sia instaurato un rapporto quasi paritetico nella lotta. Il vecchio sembra scorgere un comportamento umano nel pesce spada, ma è la gerarchia naturale alla fine a prevalere e la necessità del pescatore di portare a casa una pescata tanto a lungo ricercata, così che alla fine il vecchio colpisce, uccidendolo, l'enorme trofeo. Il pesce combatte fino alla fine, giocando nel modo in cui può. Si arrende però a Santiago, come a dimostrare che preferisce lasciare il suo corpo a chi lo abbia meritato piuttosto che ai pescecani, che pure ne divoreranno le carni sulla scia del ritorno rendendo vano il lavoro del Vecchio.
 
=== Ambientazione ===
==== Spazio ====
Il romanzo è ambientato nell'isola delle Hawai.
Nel romanzo prevalgono gli ambienti esterni, come il lago, ma sono presenti anche quelli interni, come la capanna del vecchio Santiago o il bar del paese. Il mare è estremamente importante, perché è il luogo in cui si svolge la maggior parte delle azioni dei personaggi, mentre gli altri ambienti fanno solo da sfondo alla vicenda.<br />