Fiorano Modenese: differenze tra le versioni

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Storia moderna: espando da fonte (libro)
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I Della Rosa corruppero il custode del castello in modo che lasciasse aperta e sguarnita la porta del castello di Fiorano e aperta e sguarnita anche la torre alle tre di notte del 13 settembre 1355<ref name=guidobucciardi5 />. Fu così che i Della Rosa riuscirono a penetrare con il loro esercito il castello ed a disarmare i pochi soldati del Visconti che fecero resistenza<ref name=guidobucciardi5 />. Ritornava così a sventolare sul castello di Fiorano il vessillo dei Della Rosa dopo 17 mesi esatti<ref name=guidobucciardi5 />.
 
[[Bernabò Visconti]] voleva vendicarsi dei nobili di [[Sassuolo]] e quindi inviarono [[Galasso I Pio]] nell'anno 1357 con duemila [[Barbuta|barbute]] e molti fanti per danneggiare tutta l'area di dominio sia dei Della Rosa che degli [[Este|estensi]], suoi nemici<ref name=guidobucciardi5 />. Dopo oltre due settimane di devastazione, Galasso ed il suo esercito furono costretti al ritiro delle truppe a [[Carpi]] nella notte tra il 15 ed il 16 luglio da un contingente composto dalle forze unite di Ricciardo de' Cancellieri da Pistoia, [[Feltrino Gonzaga]], Ugolino da Savignano, Lanfranco e Gherardo Rangoni e Manfredino da Sassuolo che in quell'occasione dimenticarono gli antichi rancori<ref name=guidobucciardi5 />. L'8 giugno 1358 il marchese Aldobrandino III d'Este firmò un trattato di pace per cessare le ostilità.
Fu poi degli [[Este]], per tornare ai [[Pio]], quando a causa della guerra contro il Papa, viene decisa l'autodistruzione (1510).
 
Nel 1373 ripresero le ostilità tra gli Este ed i Visconti, durante le quali, Francesco da Sassuolo fu imprigionato da [[Niccolò II d'Este]] (successore di Aldobrandino III)<ref name=guidobucciardi5 />. Per essere liberato Francesco da Sassuolo dovette rinunciare a tutti i suoi castelli - compreso quello di Fiorano - ed abbandonare il modenese. Durante il dominio estense, Fiorano ebbe come podestà nominati dal marchese: Francesco da Gragnano nel 1377, Alberto di Delfino da Rovigo nel 1378 e Giovanni de' Taviani nel 1393<ref name=guidobucciardi5 />.
 
FuIl poicastello deglidi [[Este]],Fiorano per tornaretornò ai [[Pio]], quando a causa della guerra contro il Papa, viene decisa l'autodistruzione (1510).
Nel 1558 Fiorano viene incendiato dalle truppe spagnole e dalla distruzione si salva miracolosamente l'immagine di una Madonna in Maestà dipinta sul portale del castello nel corso del Trecento; inizia qui il percorso di devozione popolare che porterà alla costruzione del [[Santuario della Beata Vergine del Castello|Santuario]] ad essa dedicato e realizzato su commissione del duca Francesco I d'Este secondo il progetto dell'architetto Bartolomeo Avanzini tra il 1631 e il 1634.