Andrea Pozzo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m ortografia
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot, replaced: Categoria:Architetti (Barocco) → Categoria:Architetti barocchi
Riga 35:
La linea curva evidenzia l'insieme e ricorre su tutti i piani di profondità: dalle balaustre, alle porte laterali con volute, all'abside centrale, fino agli elementi che sovrastano le colonne. Queste ultime dominanti sono posizionate sfalsate su basamenti ruotati di 45 gradi, a spigolo vivo, per accentuare il senso della profondità e le vibrazioni luminose scendono con i loro fusti e lesene fino al piano della Mensa dell'altare.
Nel contempo accentuano la verticalità dell'insieme, terminanti nei raffinati capitelli corinzi con volute e foglie d'acanto, che si avvitano nella fascia più alta e ne scaricano il peso.
Notevole è il risultato estetico dei marmi policromi, pregiati nella materia, che con i loro colori sottolineano tutte le bande compositive dell'altare, rimarcando quadri modulari in successione ritmica e invitando l'occhio a percorrere lo spazio dal basso verso l'alto. Notevole è la sensazione che si prova muovendosi nel presbiterio, nel leggerlo nelle sue parti compositive da posizioni ravvicinate o dal basso verso l’alto dove si percepisce il suo dominio sullo spazio e sulle persone.
 
Al centro vi era collocata una grande tela del pittore veronese [[Antonio Balestra]], ora nel [[Museo di Castelvecchio]], al suo posto ora vi è la statua di [[San Sebastiano]] opera del vicentino Orazio Marinali. La figura scolpita è in marmo bianco, si richiama nell'impostazione alla classicità, ma del barocco raccoglie l'inquietudine, le tensioni della tragicità dell'evento che si compie, le vigorose anatomie che creano a contatto con la luce effetti chiaroscurali morbidi o accesi, fanno risaltare la massa acromatica in netto contrasto con la varietà dei colori che la circondano.
Riga 44:
== Le altre sue opere più importanti ==
 
Andrea Pozzo viaggiò molto, fu attivo in [[Lombardia]], [[Piemonte]], [[Veneto]], [[Liguria]], a [[Roma]] dal 1681 ed infine approdò in [[Austria]] nel 1704. Durante i suoi viaggi non mancò di lasciare il segno tangibile della sua presenza nelle città dove sostava: ne danno ancora testimonianza alcune opere custodite ad [[Arezzo]], [[Montepulciano]], [[Modena]] e [[Como]], località che videro l'artista all'opera soltanto per periodi brevi e passeggeri.
 
Nel [[1665]] giunse a [[Milano]], dove, presso la [[Chiesa di San Fedele (Milano)|chiesa di S. Fedele]], entrò nella [[Compagnia di Gesù]], alle cui glorie celebrative sarà legata quasi l'intera sua produzione artistica: raggiunse soltanto il grado di coadiutore, in base al quale gli spettava il titolo di fratello e non quello di padre, che spesso gli viene ancora attribuito.
 
Proprio a Milano ebbe modo di continuare a perfezionare la sua formazione artistica, lavorando come aiuto del [[Francesco Maria Richini|Richini]].
 
Di qui si reca in [[Liguria]]: è attivo a [[Genova]], nella [[chiesa del Gesù e dei Santi Ambrogio e Andrea (Genova)|chiesa di S. Ambrogio]], dove realizza una ''Immacolata e S. Francesco Borgia'', e poi nella Collegiata di [[Novi Ligure]], dove troviamo una sua ''Predicazione di S. Francesco Saverio'', e infine a [[Sanremo]].
Riga 76:
* E. Filippi, ''L'arte della prospettiva. L'opera e l'insegnamento di Andrea Pozzo e Ferdinando Bibiena in Piemonte'', Olschki, 2002;
* L. Giorgi, ''Antonio da Sangallo il Vecchio e Andrea Pozzo a Montepulciano. Il tempio della Madonna di S. Biagio e la Chiesa del Gesù'', Le Balze, 1999;
* I.Droandi-F.Di Banella,'Novità su Andrea Pozzo a Lucignano'in "Annali Aretini", VII, 1999, pp. 99-112 99–112;
* H. Ikegani, ''Sviluppo sommerso. Peculiarità della teoria prospettica di Andrea Pozzo'', CLUEB, 1998;
* V. De Feo – V. Martinelli (a cura di), ''Andrea Pozzo'', Electa Mondadori, 1998;
* A. Battisti (a cura), "Andrea Pozzo", Atti del Convegno (Trento 1992), Milano-Trento 1996;
* S. Casciu (a cura), "Padrea Andrea Pozzo nella Toscana orientale", Atti del Convegno (Arezzo 1993), in "Annali Aretini", IV, 1996, pp. 259-346 259–346;
* S.Casciu e I. Droandi, 'L'inganno e la meraviglia: la finta cupola di Padre Andrea Pozzo nella Badia delle Sante Flora e Lucilla di Arezzo', in "Kermes. Arte e tecnica del restauro", VIII, n.22, gennaio-aprile 1995, pp. 26-36 26–36;
 
== Voci correlate ==
Riga 101:
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|architettura|Biografie|cattolicesimo|pittura}}
{{Categorie qualità}}
 
[[Categoria:Gesuiti italiani|Pozzo, Andrea]]
[[Categoria:Persone legate a Novi Ligure]]
[[Categoria:Architetti (Barocco)barocchi|Pozzo, Andrea]]
 
{{Categorie qualità}}