Monte Giovi: differenze tra le versioni

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Il '''Monte Giovi''' (nome originario "Monte di [[Giove (divinità)|Giove]]") è un complesso montuoso formato da territori della media montagna. Si trova nella [[provincia di Firenze]] ed è posto sui prolungamenti della [[Appennini|dorsale appenninica]] di [[Monte Morello]] e [[Monte Senario]], dorsale che separa il [[Mugello]] dal [[Valdarno]] e dalla bassa [[Val di Sieve]]. Rappresenta la parte più orientale di detta dorsale ed è delimitato a nord dall'alta Valdisieve e a sud dall'abitato del comune di [[Pontassieve]]. Il suo territorio è diviso tra i comuni di [[Pontassieve]] e [[Borgo San Lorenzo]] e, in misura minore, dai comuni di [[Rufina]], [[Vicchio]] e [[Dicomano]].
 
Il massiccio raggiunge l'[[altitudine]] maggiore con la sua cima (992 metri), ma lungo il suo [[crinale]] principale si trovano anche Poggio Ripaghera (914 metri) e Monte Calvana (913 metri).
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== Il parco culturale della memoria ==
[[File:Pontassieve_monte_giovi_chiesino_monumento_1.jpg|thumb|Monumento del Chiesino di Monte Giovi: lapide commemorativa della Resistenza]]
La [[Provincia di Firenze]] unitamente alle comunità montane "Montagna Fiorentina" e "Mugello" e ai comuni di Borgo San Lorenzo, Dicomano, Pontassieve e Vicchio hanno istituito sul Monte Giovi un parco dedicato alla [[Resistenza italiana|guerra di liberazione]] chiamato "Parco culturale della Memoria". Il progetto è stato realizzato in attuazione alla Legge Regionale 38/02<ref>L. R. 14 ottobre [[2002]], n. 38 recante ''Norme in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell'antifascismo e della Resistenza e di promozione di una cultura di libertà, democrazia pace e collaborazione tra i popoli''</ref> con il preciso intento di promuovere la memoria degli eventi della [[Resistenza_italiana|Resistenza]] avvenuti nell'area di Monte Giovi durante la Liberazione. Vi sono inoltre finalità di valorizzazione del territorio (recupero della viabilità rurale, ripristino di corsi d'acqua, etc.) e promozione culturale e sociale.
 
Tale progetto si colloca all'interno di un più ampio piano volto alla realizzazione di un parco territoriale provinciale<ref>L. R. 11 aprile [[1995]], n. 49 recante ''Norme sui parchi, le riserve naturali, le aree naturali protette di interesse locale''</ref> che ha la finalità di preservare le riserve naturali e le aree di interesse locale.
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==== Sentiero 2 ====
Barbiana - Padulivo - Accesso principale da Dicomano a Tamburino (7,0 chilometri). Anche in questo itinerario, che porta ai luoghi cari a [[Lorenzo Milani|Don Milani]], si ricorda l'eccidio di Padulivo, quando il 10 luglio [[1944]] i tedeschi trucidarono 15 persone.
 
==== Sentiero 3 ====
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==== Sentiero 4 ====
Monte Giovi - Accesso principale da Dicomano fino all'intersezione con il sentiero [[Club Alpino Italiano|CAI]] 11 (8,5 chilometri). In questo itinerario si trova la piramide delle Brigate partigiane, fonte alla Capra e la Casa al Cerro che fu una delle basi più utilizzate dai partigiani edella fonteDivisione alla''"[[Aligi CapraBarducci|Potente]]".''
 
==== Sentiero 5 ====
Monte Rotondo – Accesso Principale da Sagginale all'intersezione con il sentiero CAI 3. In questo itinerario si trova villa Cerchiai, attaccata verso la metà dell'agosto 1944 dai tedeschi che tentarono un accerchiamento delle forze partigiane.
 
== Manifestazioni ==