Renato Accorinti: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Dopo essersi diplomato all’''Istituto Superiore Minutoli'' di Messina, nel luglio del 1976 consegue il diploma [[ISEF]] a [[Palermo]]. Poco dopo è insegnante di educazione fisica nel ''Liceo Scientifico Archimede'' di Messina. Nel 1977 ottiene il trasferimento presso la scuola media inferiore ''Enzo Drago'' .
Residente vicino la medesima scuola, stende spesso le mutande e le ripetute magliette "NO AL PONTE" e "Free Tibet" di cui detiene una vasta collezione.
=== Pacifismo e nonviolenza ===
Negli [[anni 1970|anni settanta]] iastima a Dio e aderisce a varie iniziative [[radicalismo in Italia|radicali]] sull'[[obiezione di coscienza]] (divenendo rappresentante provinciale della lega degli obiettori) e alla ''Carovana per il Disarmo Bruxelles-Varsavia''<ref>{{Cita web|url=http://www.radicalparty.org/it/content/carovana-il-disarmo-bruxelles-varsavia-manifestanti-con-striscione-bn|titolo=Carovana per il disarmo Bruxelles-Varsavia. Manifestanti con striscione (BN)|editore=[[Partito Radicale Transnazionale]]|accesso=25 aprile 2014}}</ref>, manifestando, nelle città europee maggiormente militarizzate, contro il dispiegamento di armamenti da parte sia della [[NATO]] sia del [[Patto di Varsavia]]. Dopo aver incontrato [[Pietro Pinna]] a [[Perugia]], nel 1979 fonda, insieme a altri attivisti, il ''Movimento Nonviolento messinese'', mediante il quale, nel 1981, promuove una campagna informativa in favore dei [[Referendum abrogativi del 1981 in Italia|5 referendum radicali]], ritenendo il divieto di abortire e l’aborto clandestino atti di violenza nei confronti delle donne.
Nel 1982, a [[Comiso]], manifesta contro l’installazione di una [[Base NATO Comiso|Base NATO]]<ref>{{Cita web|autore=Agostino Spataro|url=http://www.infomedi.it/no-ai-missili-di-comiso.pdf|formato=pdf|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20131105124921/http://www.infomedi.it/no-ai-missili-di-comiso.pdf|dataarchivio=5 novembre 2013|titolo=Comiso: una battaglia vinta|editore=infomedi.it}}</ref>. Il 15 gennaio 1991 è imputato del delitto di [[istigazione a delinquere]] e rinviato a giudizio, poiché durante lo svolgimento di una manifestazione contro l’intervento italiano nella [[Guerra del Golfo]] istigava i militari a disertare, nel caso fossero stati inviati a combattere nel [[Golfo Persico]], e i giovani che ricevessero la [[Servizio militare di leva in Italia|cartolina precetto]], a strapparla<ref>Il sottrarsi alla chiamata alle armi costituiva il reato di [[renitenza alla leva]].</ref>: il 9 giugno del 1992 fu assolto perché il fatto non costituisce reato. Tra il 1992 e il 1995, insieme ad altre forze messinesi, sotto la sigla di ''Comitato messinese per la Pace e il Disarmo unilaterale'', organizza e promuove numerosi incontri informativi e manifestazioni critiche nei confronti della [[Guerra in Bosnia ed Erzegovina]]. L’11 febbraio 2008 lancia l’iniziativa ''Free Burma, Free Tibet''<ref>{{Cita web|url=http://www.tempostretto.it/news/free-burma-free-tibet-non-dimenticare-due-popoli-che-soffrono.htm|titolo=Free Burma Free Tibet Non dimenticare due popoli che soffrono|editore=tempostretto.it}} {{collegamento interrotto}}</ref> per protestare contro il rifiuto del presidente del consiglio dei ministri [[Romano Prodi]] di incontrare il [[Dalai Lama]] [[Tenzin Gyatso]]. Il 21 maggio 2008 promuove la causa del popolo tibetano organizzando a [[Palazzo Zanca]] una ''Serata per il [[Tibet]]''<ref>{{Cita web|url=http://www.tempostretto.it/news/%E2%80%9Cun-serata-il-tibet-iniziativa-di-renato-accorinti-non-dimenticare-la-tragedia-del-popolo-asiat|titolo=“Un serata per il Tibet-, iniziativa di Renato Accorinti per non dimenticare la tragedia del popolo asiatico|editore=tempostretto.it|data=21 maggio 2008|accesso=25 aprile 2014}}</ref>.
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