Giuseppe Melograni: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Giuseppe Melograni era figlio di Michele Melograni e di Olimpia Costanzo. Fin dalla sua infanzia i genitori decisero di farlo studiare nel [[Vescovile Seminario di Tropea]]. In tale convento Giuseppe imparò le [[Letteratura|lettere]] umane, la [[filosofia]] e la [[teologia]]. Si denota fin da piccolo il talento e il buon costume del Melograni.
Dopo aver preso il [[sacerdozio]], sollecitato passa alla capitale del regno, [[Napoli]]. Inizia a studiare all'università il [[diritto civile]] e [[Diritto canonico|canonico]]. Infine si applicò solo allo studio delle scienze mediche e naturali. Nel 1789 il [[governo]] napoletano lo volle per un viaggio di studi e di aggiornamento in [[Germania]], [[Francia]] e [[Inghilterra]]. Con lui ci sono: [[Giovanni Faicchio]], [[Carmine Antonio Lippi]], [[Vincenzo Raimondini]], [[Andrea Savaresi]] e [[Matteo Tondi]]. Scopo del viaggio, conoscere le ultime tecniche estrattive, le ultime scoperte sui [[minerali]], tecniche effusive e avvicinarsi sempre più al mondo della [[metallurgia]] a livello industriale. Durante il viaggio i sei studiarono le scienze mineralogiche, la fisica, la chimica e le scienze forestali. Nel 1797 alla fine del viaggio rientra in patria e per ordine del re, viene inviato in [[Calabria]] assieme ai suoi colleghi, per riorganizzare la [[Fabbrica d'armi di Mongiana]], la [[Ferdinandea]] e la ferriera di [[Stilo (Italia)|Stilo]]. Melograni e [[Vincenzo Raimondini]] furono insegnanti di mineralogia all'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università di Napoli]]. Nel 1801 venne incaricato da Ferdinando IV di Borbone di ordinare le collezioni acquistate di recente dal sovrano nel nuovo [[Museo di mineralogia (Napoli)|Real Museo di Mineralogia]], egli separò le collezioni in una parte di ''orittologia'', dedicata ai fossili, ed una di [[geologia]], comprendente una ricca collezione di minerali<ref>{{Google books|id = hex8gJ-WoygC|pagina = 357|titolo = Dizionario geografico-ragionato del regno di Napoli|autore = Laurent Justinien|anno = 1803|editore = Manfredi|accesso = 6 ottobre 2015}}</ref>. Nel 1809 circa pubblicò il suo trattato sulla [[geologia]]. Negli anni a seguira pubblica diverse memorie e le arricchisce di anno in anno. Diventa così ispettore di acque e foreste, pubblica diversi manoscritti sulla graffite di [[Olivadi]], sulle [[salina|saline]] delle [[Calabria]] e sul comportamento dei [[vulcani]] con dovizia di particolari geologici. ==Opere==
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*Istruzioni fisiche ed economiche dei boschi, Napoli, Angelo Trani, 1810, XVI, 207
*Manuale geologico, Napoli, stamperia del Corriere, 1809, VIII
== Note ==
<references />
==Bibliografia==
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