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===Between sixteenth and eighteenth century===
From data collected in the census of 1530 it's known that Moncucco owned an important oven. It had the surface of 1.574 poles and was inhabited by ten people (divided into three families), whose leaders were stewards or farmers responsible for the manse, land owned by a gentleman that allowed them to use it in exchange for part of the harvest or of particular services. In this period in Moncucco prevailed owned large and medium-sized property and there was a great deal of agricultural and little manufacturing activity: most of the cultivated area was used as a vineyard, and between 1530 and 1546 increased the laborers. The 1546 census shows the presence of many fodder for family in Moncucco, index of relative comfort. From 1530 to 1546, population growth remained stable throughout the territory of Brugherio, while from 1541 to 1546 there was a marked decline with a concentration of ''fuochi''
Nel 1578 è testimoniata la presenza di consoli a Brugherio: probabilmente essi esistettero anche per la località maggiore di Moncucco. Sempre nel 1578 [[San Carlo Borromeo]], arcivescovo di Milano, attuò un piano di decentramento dei poteri dell'arciprete di Monza mediante la costituzione di nuove parrocchie: fino all'anno sopraddetto nelle città e nelle campagne immediatamente fuori Monza vi era solo la parrocchia di San Giovanni ad officiare il sacramento del Battesimo. La prima chiesa che l'arcivescovo trasformò in parrocchia fu quella di [[Chiesa_di_San_Bartolomeo_(Brugherio)|San Bartolomeo]], il 15 giugno 1578, quando venne a Brugherio, dopo aver visitato Monza. Dalla relazione di una visita del cardinale [[Federico Borromeo]] alla chiesa di San Bartolomeo, si evince che nella parrocchia di San Bartolomeo venne inclusa anche Moncucco, che a quel tempo aveva cinquantasette abitanti. La popolazione, che nella seconda metà del XVI secolo era cresciuta nonostante la [[peste]] del 1576-77, negli anni '30 del XVII secolo subì un notevole arresto dovuto proprio al ritorno della peste nel 1629-30. Nel 1648 il feudo di Monza fu messo in vendita da Antonio e Girolamo [[de Leyva]] (i de Leyva detenevano il feudo di Monza almeno dal 1541, quando era conte Luigi de Leyva) a Giambattista [[Durini]] e ai suoi fratelli. I Durini tennero il feudo di Monza fino al 1781, quando rinunciarono alla giurisdizione perché troppo onerosa<ref name= tribuzio/>.
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