Cembalo scrivano: differenze tra le versioni
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Nel [[1837]] il Ravizza, prendendo spunto dal ''[[Tacheografo|Tachigrafo]]'' dell'ing. [[
In quel periodo il giornale di [[Genova]], ''[[La Stampa]]'' pubblica un articolo sull'avvocato Giuseppe Ravizza e la sua invenzione, descrivendone il funzionamento e i
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|...Il congegno del Ravizza è una macchinetta con piccola tastiera simile a quella dei cembali, coi tasti inscritti in ordine alfabetico di tutte le lettere e interpunzioni; battendo i quali tasti successivamente e con celerità restano stampati su di una carta qualunque entro la macchina le lettere e i segni corrispondenti ai tasti toccati, con caratteri, ordine ed allineamento propri della stampa.
Questo sostituire dei mezzi meccanici ai naturali nell’uffizio della scrittura produrrà grandi vantaggi, imperocché, come il Ravizza suole saviamente dire, se l’invenzione di Guttemberg col riprodurre e moltiplicare lo scritto grandemente giovò ad accelerare il progresso del pensiero umano, anche la prima produzione dello scritto agevolata coi mezzi meccanici darà utilissimi
Col cembalo scrivano si otterrà risparmio di tempo, perché l’uso della tastiera, acquistatane la pratica, produrrà lo scritto nella terza o quarta parte del tempo che abbisogna per farlo a penna; risparmio di fatica, essendo più agevole lo scorrere a modo dei suonatori con ambe le mani su di una tastiera che non, con disagio della vista, del petto e delle braccia, costringere la penna al continuo lavorio di circoli e linee, di virgole e punti; ed acquisteremo inoltre negli scritti, siano originali o copie, il benefizio della stampa, sempre migliore della scrittura e della calligrafia.
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Di altre utilità ci avverte il Ravizza laddove si voglia usare del cembalo scrivano negli uffici telegrafici per imprimere le lettere dei dispacci con celerità e non appena indicati dagli apparecchi telegrafici; come pure mettendo il cembalo scrivano in luogo della stenografia, promettendoci egli che la scrittura meccanica, con reticenze ed aggiunte di alcuni congegni, darà una stenografia celere quanta la usata oggidì, e, quello che più importa, testo leggibile da persona qualsiasi.
Per ultimo vi hanno casi nella vita dell’uomo in cui impossibile o malagevole riesce l’uso della penna, come nei viaggi e nelle infermità della mano destra, degli occhi e dello stomaco. Il cembalo scrivano con lettere
|Articolo uscito su, ''La Stampa di Genova'', 18??
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