Giovanni Pacini (architetto): differenze tra le versioni

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== Biografia ==
 
Compì gli studi presso [[Accademia di Bellebelle Artiarti di (Firenze)|l'Accademia di Belle arti di Firenze]], dove conseguì vari premi d'architettura e divenne Accademico Professore in Architettura.
 
Dal [[1814]] fu architetto dello Scrittoio delle Regie Fabbriche del [[Granducato di Toscana]], lavorando a [[Piombino]] e all'[[Isola d'Elba]], dove eseguì lavori alla [[Palazzina dei Mulini]] e al Bagno dei Forzati di [[Portoferraio]] ([[1817]]).
 
A partire dal 1817 fu a [[Livorno]] in qualità di Architetto Comunitativo della città, realizzando il restauro del [[Accademia_NavaleAccademia Navale#I_lazzaretti_di_San_Jacopo_e_San_LeopoldoI lazzaretti di San Jacopo e San Leopoldo|Lazzaretto di San Jacopo]] ([[1820]], distrutto), lavori al Conservatorio di San Marco ([[1821]]), il nuovo ospedale al Lazzeretto di San Leopoldo (1821, distrutto), il Palazzo di Sanità nel porto ([[1823]], ampliato nel [[1863]] e distrutto durante la [[seconda guerra mondiale]]), oltre a lavori di mantenimento per il [[Palazzo Granducale (Livorno)|Palazzo Reale]], la darsena ed il [[Porto di Livorno|porto]], la [[Fortezza Vecchia]] e quella [[Fortezza Nuova|Nuova]] (1821); compì inoltre restauri al [[Forte di Marina di Bibbona|Forte di Bibbona]] e a quello di [[Forte di Marina di Castagneto Carducci|Castagneto]] ([[1826]]).
 
Dal [[1831]] fu a [[Firenze]] dove realizzò la trasformazione del [[Teatro Mediceo]] degli Uffizi in Archivio e Guardaroba Generale (1832), lavori al [[Liceo di Candeli]] in [[borgo Pinti]] (1836) e il restauro di [[Casa Ridolfi]] in [[via Maggio]] (circa [[1836]]).
 
Tra gli altri interventi eseguì lavori di manutenzione alla Fortezza di [[Prato]] ([[1835]]-[[1837|37]]) e la ricostruzione della facciata della [[Duomo di Pontremoli|Cattedrale di Pontremoli]] (1837), eseguita in collaborazione con [[Pasquale Poccianti]].
 
Nel [[1833]] fu inoltre chiamato a esprimere un parere sui lavori eseguiti da [[Lorenzo Nottolini]] per l'[[Acquedotto del Nottolini|acquedotto di Lucca]].
 
Tra i progetti non realizzati quello di un tepidario da erigere nella [[Villa Medicea della Petraia]] presso Firenze.
 
== Bibliografia ==
*G. E. Saltini, ''Le arti belle in Toscana da mezzo il secolo XVIII ai di nostri: memoria storica'', Firenze 1862, p.  15 [http://books.google.it/books?id=WgNDAAAAIAAJ&pg=PA76&dq=Poccianti+Giovanni+Pacini#PPA15,M1];
*F. Borsi, G. Morolli, L. Zangheri, ''Firenze e Livorno, l'opera di Pasquale Poccianti nell'età granducale'', Roma 1974, p.  358;
*L. Zangheri, ''Pasquale Poccianti: le opere'', in ''Pasquale Poccianti Architetto, 1774-1858'', catalogo della mostra, Firenze 1974, p.  66;
*L. Zangheri, voce ''Giovanni Pacini'', in C. Cresti, L. Zangheri, ''Architetti e Ingegneri nella Toscana dell'Ottocento'', Uniedit, Firenze 1978, pp.  XL, 173, fgg. 164-165.
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