Fiorano Modenese: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →Storia moderna: miglioro |
|||
Riga 97:
Nella notte del 16 giugno 1325 [[Francesco dei Bonacolsi]], figlio di [[Rinaldo dei Bonacolsi]] detto "Passerino" e capitano di Modena, mosse il suo esercito verso Fiorano. All'alba del 17 giugno [[1325]] comparvero a Fiorano le prime cavallerie e poi arrivò il grosso dell'esercito con l'intento di conquistare il castello che, essendo ben difeso, non cadde e la guerra si trasformò in assedio<ref name=guidobucciardi4 />. Francesco dei Bonacolsi non si limitò alla guerra d'assedio ma mise in campo ogni genere di brutalità potesse indurre gli abitanti alla resa e così furono distrutti i campi di frumento prossimi alla maturazione, tagliate le viti, saccheggiate le abitazioni e poi distrutte, rovinati e riempiti di terra i pozzi d'acqua ed aggiunte carogne di animali morti e di putridume per renderli infruibili<ref name=guidobucciardi4 />. Uccise tutti gli abitanti che trovò specialmente vecchi, donne e bambini<ref name=guidobucciardi4 />. Durante l'assedio vi era ''Il Rosso dalle Cipolle'', uomo fidato e devotissimo a Sassolo Della Rosa incaricato di fare da messaggero con i rinforzi militari che dovevano arrivare da Bologna, l'uomo fu catturato da Francesco che lo fece caricare su di un [[trabucco (arma)|trabucco]] e lo lanciò all'interno del castello facendolo sfracellare nel piazzale con terribile orrore degli assediati<ref name=guidobucciardi4 />. Dopo otto giorni di assedio i Della Rosa decisero per una resa condizionata ad aver salva la vita di tutti i difensori e che questi potessero portare via con sé le loro cose. Francesco dei Bonacolsi accettò il patto e conquistò Fiorano<ref name=guidobucciardi4 />. Non appena conquistato il castello Francesco dei Bonacolsi fece radere al suolo e demolire tutte le fortificazioni ed incendiare gli edifici. Venne risparmiata solo la chiesa parrocchiale<ref name=guidobucciardi4 />.
Rinaldo dei Bonacolsi tenne per poco il dominio di Sassuolo, Fiorano e Montegibbio perché Versuzio Lando, condottiero delle truppe pontificie, iniziò un assediare il castello di Sassuolo l'
Il 3 luglio 1354 ebbe inizio l'assedio del castello di Fiorano da parte delle milizie dell'arcivescovo [[Giovanni Visconti (arcivescovo)|Giovanni Visconti]] che era presidiato dai nobili Della Rosa coi loro mercenari e dai fioranesi<ref name=guidobucciardi5>{{Cita libro |titolo = Fiorano nelle vicende storiche del castello e del santuario dalle origini al 1859 |autore = Guido Bucciardi |editore = Tipografia Pontificia ed Arcivescovale dell'"Immacolata Concezione" |anno = 1934 |capitolo = Della Rosa, Visconti ed Estensi |pp = 78-91 }}</ref>. Mentre durava l'assedio un nugolo di guastatori saccheggiava, incendiava, distruggeva quanto v'era nei borghi e nelle campagne ripetendo le atrocità commesse 29 anni prima da Passerino dei Bonacolsi<ref name=guidobucciardi5 />. I difensori del castello sperarono di poter vincere la battaglia quando parte dell'esercito attaccante si ritirò per conquistare i castelli di Spezzano e Nirano ma la speranza non durò a lungo poiché quei castelli si arresero subito e l'esercitò si ricompattò rapidamente<ref name=guidobucciardi5 />. I difensori esausti ed avviliti, si arrendevano per aver salva la vita dopo dieci giorni di assedio. Il 13 luglio 1354 le truppe nemiche saccheggiarono il castello senza distruggerlo, anzi, una forte guarnigione del Visconti issò il suo vessillo e restò in presidio per affermare il dominio del signore di Milano sulla terra di Fiorano<ref name=guidobucciardi5 />.
|