Guglielmo II d'Inghilterra: differenze tra le versioni
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=== Lotte di potere ===
Gran parte del regno di Guglielmo II fu speso in aspre discussioni con la Chiesa; nel [[1089]], dopo la morte di [[Lanfranco di Canterbury|Lanfranco]], [[Arcivescovo di Canterbury]], egli si appropriò di entrate ecclesiastiche alle quali non aveva diritto, e per questo venne molto criticato. In questa attività fu aiutato dal suo nuovo consigliere, [[Rainulfo Flambard]], già al servizio di suo padre<ref name=C/>, che, divenuto tesoriere, escogitò nuovi sistemi di esazione, guadagnandosi l'odio della popolazione, ma resero felice re Guglielmo il Rosso<ref name=C/>; Flambard suggerì al re di lasciare vacante la sede di [[Canterbury]], impossessandosi delle rimesse che forniva<ref name=C/>.<br />Solo nel [[1093]], Guglielmo permise tale nomina dell'abate di [[Bec]], [[Anselmo d'Aosta|Anselmo]], il discepolo favorito di Lanfranco<ref name=CORB>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 62</ref>, perché era gravemente malato<ref name=CORB/>; Anselmo accettò con la promessa della conseguente restituzione dei benefici ecclesiastici ed il riconoscimento di [[papa Urbano II]], contro l'[[antipapa Clemente III]]<ref name=CORB/>.
Dopo che Anselmo era stato nominato [[Arcivescovo di Canterbury]], si pervenne ad un lungo periodo di animosità tra Chiesa e Stato. Guglielmo e Anselmo si trovarono in disaccordo su diverse questioni ecclesiastiche ed anche economiche sulla divisione delle rendite dell'arcivescovado, poiché Guglielmo II, appena guarito, non mantenne gli impegni<ref name=CORB/>; Urbano II, riconosciuto papa da Guglielmo il Rosso solo nel [[1095]]<ref>Z.N. Brooke, "Gregorio VII e la prima disputa tra impero e papato", cap. XII, vol. IV, pag. 397</ref>, pur dando il suo appoggio ad Anselmo, non pronunciò mai sentenze contro Guglielmo<ref>Z.N. Brooke, "Gregorio VII e la prima disputa tra impero e papato", cap. XII, vol. IV, pag. 396</ref>. Nell'ottobre [[1097]] Anselmo andò in esilio volontario, recandosi a Roma<ref name=CORB/>. Il problema venne in qualche modo mitigato per Guglielmo dalla sua abilità nel reclamare per sé le entrate dell'arcivescovado di Canterbury fintanto che Anselmo restava in esilio (ed Anselmo, secondo il ''Florentii Wigornensis Monachi Chronicon'', vi rimase fino al regno del successore di Guglielmo, [[Enrico I d'Inghilterra|Enrico I]]<ref name=Florent>{{la}} [https://archive.org/stream/florentiiwigorn02florgoog#page/n72/mode/2up#ES Florentii Wigornensis Monachi Chronicon, Continuatio, pagina 47]</ref>). Durante il regno di Guglielmo fu favorita l'immigrazione degli [[Ebrei]]<ref name=Roth>Cecil Roth, "Gli ebrei nel Medioevo", cap. XXII, vol. VI, pag. 857</ref>, che avevano cominciato a trovare rifugio in Inghilterra già con suo padre, [[Guglielmo I d'Inghilterra|Guglielmo il Conquistatore]]<ref name=Roth/>. Guglielmo ebbe delle diatribe anche con il re scozzese, [[Malcolm III di Scozia|Malcolm III]]<ref>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 59</ref>, costringendolo a rendergli l'omaggio nel [[1091]]<ref name=CO>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 60</ref> e catturando la città di confine di [[Carlisle]] nel [[1092]]<ref name=CO/>. Comunque, Guglielmo ottenne il controllo effettivo del trono scozzese dopo la morte di Malcolm (Malcolm venne ucciso in un'imboscata tesagli dagli inglesi nei pressi di [[Alnwick (Northumberland)|Alnwick]]<ref name=CO/>). Nel [[1096]], Guglielmo appoggiò il tentativo di [[Edgardo Atheling]] di detronizzare il fratello di Malcolm III, [[Donald III di Scozia|Donald Bane]], a favore di suo nipote<ref>[[Edgar di Scozia]] era figlio del re [[Malcolm III di Scozia|Malcolm III]] e di [[Margherita di Scozia (santa)|Margherita]], la sorella di [[Edgardo Atheling]].</ref>, anch'egli di nome, [[Edgar di Scozia|Edgardo]]<ref name=CO/>. Edgardo Atheling sconfisse e cacciò Donald III<ref name=CO/> e il nipote Edgardo fu incoronato e governò la [[Scozia]] dal [[1097]] al [[1107]], dovendo la sua posizione a Guglielmo il Rosso, riconobbe sempre la superiorità inglese<ref name=CO/>.
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Nel [[1095]] [[Roberto di Mowbray]], [[Conte di Northumbria]], che aveva appoggiato Oddone d'Evreux, a cui era stato permesso di rientrare nella sua contea<ref name=C/>, non volle recarsi alla corte di Guglielmo per rendergli omaggio, si ribellò ed ebbe l'appoggio di [[Ruggero di Lacy]] e di [[Guglielmo II d'Eu]]<ref name=C/>. Guglielmo il Rosso di conseguenza guidò un esercito contro i ribelli e li sconfisse; il Conte venne spogliato dei suoi possedimenti e imprigionato per tutta la vita, Guglielmo di Eu, venne accusato di tradimento e per questo fu [[castrazione|castrato]] e accecato, mentre il Lacy, fu privato di tutti i suoi possedimenti<ref name=C/> ed esiliato.
Nel [[1096]], mentre Guglielmo trattava col fratello Enrico per aiutarlo a rientrare in possesso dei feudi in Normandia che aveva comprato dal fratello Roberto e da cui era stato scacciato nel [[1091]]<ref name=CO/>. Suo fratello, Roberto, in quello stesso anno, decise di partecipare alla [[Prima crociata]]<ref name=CO/>; egli, come sempre, aveva bisogno dei soldi per sovvenzionare l'impresa e secondo Guglielmo di Malmesbury, nel [[1096]], Roberto ipotecò il ducato di Normandia a Guglielmo il Rosso per la somma di 10.000 marchi, allo scopo di raccoglere denaro per partire per la [[Terra Santa]] con la [[Prima Crociata]]<ref name=Chronicle_of_the_Kin>{{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 339]</ref>. Guglielmo, come era solito fare, raccolse i soldi in tutta fretta<ref name=CO/>, imponendo una tassa speciale alta e per nulla gradita, su tutta l'Inghilterra.
Accompagnato dallo zio Oddone di Bayeux e da [[Edgardo Atheling]]<ref name=CO/>, ultimo discendente del [[Wessex (famiglia)|Casato dei Wessex]] e re d'Inghilterra per poche settimane prima di Guglielmo il Conquistatore, Roberto<ref>Roberto fece ritorno in [[Normandia]] solo nel settembre [[1100]], un mese dopo la morte di Guglielmo il Rosso</ref> iniziò il viaggio di trasferimento in compagnia del cugino, [[Roberto II delle Fiandre|Roberto II]] [[conte delle Fiandre]], con un seguito di cavalieri inglesi, [[normanni]], [[franchi]] e [[fiamminghi]] nel settembre del [[1096]]<ref name=Chronicle_of_the_Ki>{{en}} [http://books.google.es/books?id=fVVnAAAAMAAJ&pg=PA175&dq=chronicle+of+the+kings+of+england+Gerbert+Clock&hl=ca&sa=X&ei=PnCRUOCEEufP0QXt5YDoCA&ved=0CDAQ6AEwAA#v=onepage&q=clock&f=false#ES Chronicle of the Kings of England: From the Earliest Period to the Reign, of king William's children, pag. 366]</ref>. Partito Roberto, Guglielmo governò quindi la [[Normandia]] come reggente, convinto che il fratello non sarebbe mai stato in grado di restituirgli la somma dovuta<ref name=CO/>. Guglielmo, nel [[1097]], fece ritorno in [[Normandia]], e fino al [[1099]] condusse delle campagne in Francia, catturando e occupando la [[Maine (Francia)|contea del Maine]]<ref name=CO/> ed iniziando la conquista del [[Vexin|Vexin francese]]<ref name=CO/>. Al momento della sua morte stava concordando col [[duca d'Aquitania]], che aveva intenzione di recarsi in [[Terra Santa]], un accordo, simile a quello fatto col fratello Roberto, per avere il controllo sul [[Poitou]]<ref name=CO/>.
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