Al-Qata'i': differenze tra le versioni

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Al-Qaṭāʾiʿ ("I quartieri") fu voluta da Aḥmad b. Ṭūlūn quando fu inviato in Egitto dal califfo abbaside per assumerne il governo nell'[[868]]. Ibn Ṭūlūn arrivò con una cospicua compagine militare, troppo numerosa per essere alloggiata ad al-ʿAskar. La nuova capitale fu fondata tra il Jabal Yashkhur - una collina a NE dei precedenti insediamenti, che una leggenda islamica indicava come punto di approdo dell'[[Arca di Noè]] dopo il [[Diluvio Universale]] - e il Jabal al-[[Muqattam|Muqaṭṭam]].
 
Al-Qaṭāʾiʿ fu costruita poco tempo dopo la nuova capitale abbaside di [[Samarra|Sāmarrāʾ]] ([[Iraq]]), dove Ibn Ṭūlūn aveva ricevuto il suo addestramento militare. Sāmarrāʾ era una città a sezioni (un po' come i nostri [[quartieri]]), ognuno progettato per una particolare classe o gruppo sociale. Certe aree di al-Qaṭāʾiʿ furono assegnate in tal modo a ufficiali dell'esercito tulunide, funzionari civili, specifici gruppi militari, Greci, guardie, agenti di polizia (''shurṭa''), conducenti di [[dromedari]] e schiavi.<ref>[[Al-Maqrizi|al-Maqrīzī]], ''Khiṭaṭ'' I, pp. 315–317</ref> La nuova città non mirava a soppiantare Fusṭāṭ, che era una città assai vivace commercialmente e produttiva di ricchezza, quanto piuttosto costituiva un'estensione dell'antica capitale abbaside di al-ʿAskar. In effetti, numerosi funzionari seguitarono a risiedere nella funzionale Fusṭāṭ.
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The focal point of al-Qata'i was the large [[Mosque of Ibn Tulun|ceremonial mosque]], named for Ibn Tulun, which is still the largest [[mosque]] in terms of area in Cairo. Among other architectural features, the mosque is noted for its use of [[Ogive#Architecture|pointed arches]] two centuries before they appeared in European architecture. The historian [[al-Maqrizi]] reported that a new mosque had to be built because the existing ceremonial mosque in Fustat, named for Amr ibn al-A'as, could not accommodate Ibn Tulun's personal regiment at the [[Friday prayer]]. Ibn Tulun's palace, the Dar al-Imara ("House of the Emir") was built adjacent to the mosque and a private door allowed the governor direct access to the pulpit, or [[minbar]]. The palace faced a large parade ground and park, featuring gardens and a hippodrome.