Al-Qata'i': differenze tra le versioni
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Ibn Ṭūlūn garantì una significativa dotazione finanziaria alla sua capitale grazie alle sue vittoriose campagne militari, e numerose [[tassa|tasse]] furono abolite nel corso del suo governo. In seguito alla morte di Ibn Ṭūlūn nell'[[884]], suo figlio [[Khumarawayh ibn Ahmad ibn Tulun|Khumarawayh]] dedicò grande attenzione all'ampliamento delle già sontuose strutture del palazzo e costruì numerosi canali d'irrigazione e un sistema fognante per al-Qaṭāʾiʿ.
Nel 905, l'Egitto fu ripreso dagli [[Abbasidi]] e, per vendicarsi dei tanti smacchi subiti dal fondatore della [[Tulunidi|dinastia Tulunide]], la città fu saccheggiata e rasa al suolo, lasciando solo in piedi la moschea che porta il nome di Ibn Ṭūlūn, col suo particolare [[minareto]] a forma di [[ziggurat]], costruito per evidente influenza della [[Malwiyya]] di [[Samarra|Sāmarrāʾ]].<br>
L'amministrazione fu trasferita ancora ad al-ʿAskar, geograficamente indefinita rispetto a Fusṭāṭ.
Poco dopo la fondazione nel [[969]] del Cairo da parte dei [[Fatimidi]], vittoriosi sugli [[Ikhshididi]], Fusṭāṭ/al-ʿAskar e al-Qāhira finirono col diventare un unico agglomerato urbano.
== Note ==
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