Fiorano Modenese: differenze tra le versioni

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Sport: +pallamaglio
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Il marchese [[Niccolò III d'Este]] decise di rendere Sassuolo una podesteria a cui furono assogettati tutti i comuni di Francesco della Rosa e quindi anche Fiorano; come podestà scelse Nascimbene Grassaleoni<ref name=guidobucciardi6>{{Cita libro |titolo = Fiorano nelle vicende storiche del castello e del santuario dalle origini al 1859 |autore = Guido Bucciardi |editore = Tipografia Pontificia ed Arcivescovale dell'"Immacolata Concezione" |anno = 1934 |capitolo = Primo dominio estense |pp = 92-104 }}</ref>. A partire dal 14 novembre 1432 il governatore di Fiorano divenne Iacopo Giglioli, segretario di Niccolò III, che tuttavia fu rimosso il 17 gennaio 1434 ed imprigionato a Ferrara dallo stesso marchese<ref name=guidobucciardi6 />.
 
Dopo la morte di Niccolò III, Fiorano passò al figlio naturale [[Leonello d'Este]] fino alla morte l'il 1º ottobre 1450. A Leonello successe il fratello [[Borso d'Este]] che fu l'ultimo marchese di Ferrara e primo duca di Ferrara, Modena e Reggio. Borso fece edificare un palazzo nel 1458 nel castello di Sassuolo e fece anche dipingere stanze e logge da celebri pittori modenesi. Tra questi vi era anche [[Bartolomeo degli Erri]] che lo storico Guido Bucciardi ritiene<ref name=guidobucciardi6 /> dipinse anche l'arcata sovrastante la porta di accesso al castello di Fiorano con l'effigie della beata vergine con in braccio il bambino Gesù, seppur senza documenti a sostegno, sotto l'incarico del duca Borso e su preghiera dei fioranesi, nello stesso anno 1460 in cui dipinse a Sassuolo. Altri storici come Carlo Malmusi ipotizzano che il dipinto fosse stato fatto da Angelo Calori oppure da [[Agnolo degli Erri]] fratello di Bartolomeo.
 
Nel 1499 il duca [[Ercole I d'Este]] stipulò una convenzione con Giberto II Pio per la quale Giberto cedeva al duca di Ferrara le terre di Carpi e Soliera ricevendone in cambio Sassuolo e molti altri territori tra cui Fiorano<ref name=guidobucciardi6 />. Alla morte di Giberto II Pio, il 26 settembre 1500, Fiorano e gli altri feudi venivano ereditati dal figlio Alessandro<ref name="guidobucciardi7">{{Cita libro |titolo = Fiorano nelle vicende storiche del castello e del santuario dalle origini al 1859 |autore = Guido Bucciardi |editore = Tipografia Pontificia ed Arcivescovale dell'"Immacolata Concezione" |anno = 1934 |capitolo = Seconda signoria dei Pio |pp = 105-134 }}</ref>. Il 5 giugno 1501 vi fu un potente terremoto che fece crollare la torre del [[castello di Spezzano]]<ref name="guidobucciardi7" />.
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La presenza storica di questo sport risale almeno a prima del 1590, epoca in cui [[Clelia Farnese]] al fine di disincentivare la diffusa pratica della bestemmia, proibì il gioco della ruzzola sia di legno che di formaggio quando il valore della posta in gioco superasse i 48 [[Bolognino|bolognini]] per tutto il tempo del gioco<ref name="guidobucciardi7" />.
 
[[ImmagineFile:Pall Mall - Project Gutenberg eText 14315.jpg|thumb|verticale=0.5|Illustrazione di pallamaglio in una rivista inglese del 1891]]
=== Pallamaglio ===
Nel XVII secolo a Fiorano era molto in voga il gioco del [[pallamaglio]], un antico gioco all'aperto, che ha dato origine a numerosi sport moderni, come il [[golf]], il [[croquet]], l'[[hockey]] nelle sue varianti e il [[polo (sport)|polo]]. A Fiorano era praticato nella ''via della Bugadella'' in prossimità dell'attuale via Claudia<ref name="guidobucciardi8" />. Nella primavera del 1632 il duca di Modena [[Francesco I d'Este]] si recò a Fiorano per assistere personalmente ad una partita di pallamaglio<ref name="guidobucciardi8" />.