Rebecca Ar-Rayès: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
m fix link
Riga 29:
|Attività2 = santa
|Nazionalità = libanese
|FineIncipit = fu una [[monachesimo|monaca]] [[libano|libanese]] appartenuta all'[[Ordinemonache Libanese Maronitamaronite|Ordine Antoniano Maronita]]. È stata proclamata [[santo|santa]] da [[papa Giovanni Paolo II]] nel [[2001]]
}}
 
Riga 36:
Boutrossieh Ar-Rayès nacque nel 1832 in un borgo rurale libanese da una famiglia di contadini [[Chiesa maronita|cattolico-maroniti]]: dopo la morte della madre, avvenuta quanto Boutrossieh aveva sette anni, venne inviata a [[Damasco]], dove lavorò come domestica. Tornata in patria decise di entrare come religiosa nella [[congregazione religiosa|congregazione]] delle ''Figlie di Maria'' (Mariamât). Emise i [[voto (religione)|voti]] perpetui il [[10 febbraio]] del [[1856]] nel convento di Nostra Signora della Liberazione di [[Bikfaya]] e prese il nome religioso di Anissa (in italiano [[Agnese]]). Dopo una breve preparazione divenne insegnante elementare e di religione, prestando la sua opera anche in numerosi villaggi di montagna.
 
Dopo una crisi che aveva compromesso la vita spirituale nella sua famiglia religiosa, decise di passare tra le [[monache maronite|monache antoniane]] dell'[[Ordine Libanese Maronita]] ed il [[25 agosto]] [[1872]] fece la sua [[professione solenne]], assumendo il nome religioso di suor Rebecca (in [[lingua araba|arabo]] ''Rafqa''), quello di sua madre. Trascorse i primi anni nel monastero di [[Aïtou]] ([[1871]]-[[1897]]), per poi trasferirsi nel monastero di San Giuseppe di Jrabta, a [[Batrun]], dove trascorse il resto della sua vita.
 
Gli ultimi anni della sua esistenza furono segnati da una malattia che le causava dolori fortissimi al capo e agli occhi e che la portò alla cecità e poi alla paralisi.