Cimarroni: differenze tra le versioni

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[[File:Tropenmuseum Royal Tropical Institute Objectnumber 10024950 Portret van drie Marron mannen en een.jpg|thumb|right|Cimarroni del [[Suriname]] - foto databile ai primi anni venti del [[XX secolo]].]]
'''Cimarroni''' (dallo [[lingua spagnola|spagnolo]] d'[[America]] ''cimarrónes'') era il termine con cui, nelle [[colonialismo|colonie]] americane dell'[[impero spagnolo]], s'indicavano gli [[tratta degli schiavi africani|schiavi africani]] fuggiaschi datisi "alla macchia".
 
I cimarroni si organizzarono in comunità indipendenti che, non raramente, rimasero in conflitto "aperto" con gli schiavisti, razziando le piantagioni ed eseguendo spedizioni allo scopo di liberare altri schiavi. Molte comunità di cimarroni furono spazzate via proprio per questo motivo, mentre altre nel [[XIX secolo|XIX]]-[[XX secolo]] in seguito al [[disboscamento]] delle foreste. Alcune comunità sono tuttavia sopravvissute.
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== Etimologia ==
Nella variante [[Hispanidad#L'hispanidad nel mondo#America|americana]] della [[lingua spagnola]] il vocabolo ''cimarrón'' indica genericamente qualsiasi animale importato dai colonizzatori nelle Americhe/[[Antille]] si sia dato alla macchia (''cimarra'' significa appunto "[[boscaglia]]"): [[canis lupus familiaris|cani]] (tale è il caso del [[cimarrón uruguayo]], cane rinselvatichitosi in [[Uruguay]]), [[bos taurus|buoi]]<ref>Butel, Paul (1983), ''I pirati dei Caraibi : le favolose gesta della filibusta nei mari dell'America Centrale'', Milano, Mondadori, pp. 89-99 : Il fenomeno dei [[bos taurus|buoi]] rinselvatichitisi, a [[Santo Domingo]] come nel resto delle [[Antille]], fu fondamentale per l'originarsi dei [[bucanieri]]. "Gli stranieri che visitarono le Antille all'inizio del secolo XVII, furono colpiti dal numero straordinario di mandrie erranti nelle savane dell'isola [Santo Domingo]" (''Cit.'', p. 90). </ref>, [[Equus caballus|cavalli]]<ref>La fuga di [[Equus caballus|cavalli]], nella [[Nuova Spagna]] ([[Messico]]), fu alla base del successivo sviluppo della razza [[mustang]].</ref>, ecc.<br />
Il termine passò poi ([[1540]]) ad indicare anche la "carne umana" di proprietà dei ''conquistadores'' fuggita nell'entroterra per riscattare la propria libertà. Il vocabolo ''cimarrónes'' veniva spesso abbreviato in ''marrónes'', da cui ''maroon'' in [[lingua inglese]].
 
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I ''cimarrónes'' assursero a fenomeno sociale nelle colonie intorno al [[1540]], quando il vocabolo assunse il suo significato. Un ventennio dopo, le comunità di schiavi fuggiaschi dovevano essere ormai divenute un problema, quanto meno a [[Cuba]], se gli spagnoli iniziarono a selezionarvi una [[razze canine|razza canina]] ''[[ad hoc]]'' con il compito di stanare i cimarroni: il [[dogo cubano]].<br /> L'effettiva pericolosità dei ''marrónes'' nella gestione delle Antille divenne evidente nel [[1571]] quando, durante la sua celebre spedizione contro [[Nombre de Dios]], il [[corsaro]] [[Francis Drake]] venne appunto supportato dagli schiavi africani fuggiaschi, decisi a vendicarsi degli odiati padroni spagnoli, durante l'attraversamento delle foreste antillesi<ref>Butel (1983), pp. .</ref>.
 
Il numero di cimarroni s'intensificò intorno alla metà del Seicento per due motivi:<br />
# il 22 aprile [[1639]] una [[bolla papale|bolla]] di [[Papa Urbano VIII]] proibì formalmente la schiavitù in America latina. [[Filippo IV di Spagna]] accondiscese ai dettami di [[Roma]] proibendo lo schiavismo degli ''indios'' della [[Nuova Spagna]] ma permise di continuare la tratta dei neri. Sempre più schiavi africani cominciarono perciò ad abbandonare i latifondi per rifugiarsi tra le montagne o nelle fitte foreste alla ricerca della libertà negata dalle autorità;
# tra il [[1650]] ed il [[1660]], il crollo del prezzo degli schiavi africani al banco della [[Barbada]] favorì il definitivo passaggio delle piantagioni antillesi dal salariato allo schiavismo<ref>Butel (1983), pp. 252-259.</ref>.
 
Nel rapido volgere di un decennio, il numero di schiavi africani nelle Antille crebbe vertiginosamente con conseguente aumento delle fughe.<br />
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In '''[[Brasile]]''' s'intensificò il fenomeno dei ''[[quilombo]]s'', comunità di schiavi fuggiaschi rifugiatisi nella foresta pluviale, in particolare negli attuali stati dell'[[Amazonas (Brasile)|Amazonas]], [[Bahia (stato)|Bahia]], [[Goiás]], [[Mato Grosso]], [[Minas Gerais]], [[Pará]], [[Rio de Janeiro]] e [[São Paulo]]. Il più famoso, il '''''[[Quilombo di Palmares]]''''', divenne un vero e proprio stato, occupante una vasta area nella zona nordorientale del Brasile, tra gli odierni stati dell'[[Alagoas]] e [[Pernambuco]], arrivando a contare 30.000 abitanti. Era un regno retto da un [[sovrano]] di nome ''[[Zumbi]]'' che resistette per quasi un secolo come nazione indipendente, per essere poi cancellato da un esercito europeo alleato composto di [[portoghesi]], [[olandesi]], [[inglesi]] e altri.<br />
In '''[[Giamaica]]''', i cimarroni si unirono agli ''indios'' [[arawak]] e [[miskito]], combattendo poi contro la schiavitù e per l'indipendenza dell'isola dalla Gran Bretagna. L'unico eroe nazionale giamaicano donna, [[Granny Nanny]], era il ''leader'' dei cimarroni giamaicani nel [[XVIII secolo]], ed ebbe un ruolo fondamentale nella [[Prima guerra dei cimarroni]] nel [[1731]].<br />
Anche nel sud della '''[[Florida]]''' i cimarroni si unirono agli ''indios'' locali, i [[Seminole]], dando origine ai [[Seminole Neri]] (ing. ''Black Seminole'') ma si trattò di un insediamento "programmato". Gli spagnoli incoraggiarono l'insediamento degli africani fuggiaschi nelle paludi affinché affiancassero/soppiantassero l'elemento ''indios'' onde porre un freno all'espansione verso sud degli [[Stati Uniti d'America]]. Sin dal [[1689]], gli schiavi africani erano fuggiti daldalla [[South Carolina del Sud]] in Florida in cerca di libertà. Gli spagnoli li rilocalizzarono nelle loro terre dando così origine all'etnia [[Gullah]]<ref>Opala, J.A. ''Black Seminoles - Gullahs Who Escaped From Slavery. The Gullah: Rice, Slavery, and the Sierra Leone-American Connection'', Gilder Lehrman Center Website (Yale University) [http://www.yale.edu/glc/gullah/07.htm ]</ref>. Nel [[1693]], [[Carlo II di Spagna]] garantì ai cimarroni la libertà in cambio di un servizio di milizia in supporto ai coloni spagnoli di [[St. Augustine (Florida)]]<ref>Landers, Jane (1999), ''Black Society in Spanish Florida'', Urbana, University of Illinois Press, p. 25.</ref>. Nel [[1738]], quei medesimi cimarroni ottennero la libertà di costituire una propria comunità a Gracia Real de Santa Teresa de Mosé, la prima libera comunità di [[afro-americani]] sul territorio degli attuali USA.
 
== Cultura ==
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* {{en}}[http://www.folklife.si.edu/resources/maroon/presentation.htm La cultura maroon nelle Americhe]
 
{{Portale|Conquistaconquista spagnola delle Americhe}}
 
{{Portale|Conquista spagnola delle Americhe}}
 
[[Categoria:Antropologia sociale]]