Festa del papà: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
AlessioBot (discussione | contributi)
Altri progetti: Bot: +controllo di autorità
Pil56-bot (discussione | contributi)
m smistamento lavoro sporco e fix vari
Riga 5:
La festa del papà, come la intendiamo oggi, nasce nei primi decenni del [[XX secolo]], complementare alla [[festa della mamma]] per festeggiare la [[paternità]] e i padri in generale. La festa è celebrata in varie date in tutto il mondo, spesso è accompagnata dalla consegna di un regalo al proprio padre.
 
La prima volta documentata in cui fu festeggiata sembrerebbe essere il [[5 luglio]] [[1908]] a [[Fairmont (Virginia Occidentale)|Fairmont]] in [[WestVirginia VirginiaOccidentale]], presso la [[chiesa metodista]] locale.<ref>{{Cita libro | titolo = Progressive Nation: A Travel Guide with 400+ Left Turns and Inspiring Landmarks | autore = Jerome Pohlen | edizione = illustrated | curatore = Chicago Review Press | anno = 2008 | isbn = 1-55652-717-9 | url = http://books.google.com/books?id=uV0ylARyGqIC&pg=PA144&lpg=PA144&dq=Robert+Webb+West+Virginia+father's+day&source=bl&ots=07xTcQH-Na&sig=stsLPCC-DNBpjFtFDncDkL0VIho&hl=es&sa=X&oi=book_result&resnum=9&ct=result }}</ref> Fu la signora Sonora Smart Dodd la prima persona a sollecitare l'ufficializzazione della festa; senza essere a conoscenza dei festeggiamenti di Fairmont, ispirata dal sermone ascoltato in chiesa durante la festa della mamma del [[1909]], ella organizzò la festa una prima volta il [[19 giugno]] del [[1910]] a [[Spokane (Washington)|Spokane, Washington]]. La festa fu organizzata proprio nel mese di giugno perché in tale mese cadeva il compleanno del padre della signora Dodd, veterano della [[guerra di secessione americana]].
 
==Data e associazione==
Riga 34:
Il dolce tipico della festa ha varianti regionali ma per lo più a base di creme e/o marmellate, con impasto simile a quelle dei [[bignè]] o dei [[krapfen]].
 
Esemplare è il dolce napoletano, che prende il nome di ''[[zeppola]] di San Giuseppe''. Secondo la tradizione, infatti, dopo la fuga in Egitto, con Maria e Gesù, San Giuseppe dovette vendere frittelle per poter mantenere la famiglia in terra straniera. Sono realizzate con pasta simile ai [[bignè]], di forma schiacciata, e possono essere fritte o al forno; al di sopra viene posta di norma [[crema pasticcera]] e [[marmellata]] di [[Prunus cerasus|amarene]].
 
Nell'Italia del nord, invece, dolce tipico della festività è la ''[[raviola]]'' (piccolo involucro di pasta frolla o pasta di ciambella richiuso sopra una cucchiaiata di marmellata, crema o altro ripieno, poi cotta al forno o fritta).