Andrea Semino: differenze tra le versioni

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Dopo il 1560 il Semino si affermò come frescante nelle decorazioni dei palazzi gentilizi, un genere di pittura celebrativa e ornamentale che, dopo le grandi prove di [[Perino del Vaga]], conobbe una buona fortuna con [[Giovanni Battista Castello]]. Sotto la direzione di questi il Semino partecipò alla impresa decorativa del [[Palazzo Tommaso Spinola]] con l'affresco ''Gesta militari di Tommaso Spinola e figure allegoriche'' del [[1565]] circa; subito dopo lavorò autonomamente in [[Palazzo Cambiaso]] con il fratello Ottavio, nel [[Palazzo Lomellino]] con affreschi di ''Episodi di storia romana'' del [[1569]] e nel [[Palazzo Giovanni Battista Spinola]]; in tutte le decorazioni mostra di aver saputo mettere a frutto l'esperienza della pittura manieristica dell'Italia centrale, in particolare di [[Salviati]]. Tra i dipinti di destinazione sacra quelli della cappella di Paride Pinelli della chiesa della Annunziata di Portoria sono tra i pochi databili con sicurezza: la ''Natività'', l'''Annuncio ai pastori'' e il ''Sogno di Giuseppe'' risalgono al [[1567]].
 
Con il fratello Ottavio lavorò anche a [[Milano]] in [[Palazzo De Marini]], dove dipinse il ''Concilio degli dei'', andato distrutto.
 
Tornato a Genova nel [[1575]] proseguì con successo l'attività di decoratore, anche se di facciate; nello stesso tempo il Semino seppe fra i primi rispondere alle nuove esigenze di rappresentazione dell'arte sacra. Le principali opere di quest'ultimo periodo sono: