Plovdiv: differenze tra le versioni
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L'importanza di Plovdiv risale all'età antica: capitale, con il nome ''Eumolpias'', della tribù dei [[traci]] [[Odrisi]]; nel 341 a.C. fu presa da re [[Filippo II di Macedonia]] (padre di [[Alessandro Magno]]), che la ribattezzò "Filippopoli" ({{lang-grc|Φιλιππόπολις|Filippópolis}}).
Dopo la [[Quarta guerra macedonica|caduta dell'Impero macedone]], la città riprese il ruolo di capitale degli Odrisi, in rapporto di discontinua amicizia con i [[Storia romana|romani]] insediatisi in [[Macedonia (regione storica)|Macedonia]], che si impadronirono della città nel 46 d.C., dopo un'aspra battaglia condotta dall'[[Claudio|imperatore Claudio]].
=== Trimontium ===
{{D|Trimontium (Tracia)}}
[[Traiano]] la restaurò e [[Marco Aurelio]] la fece capitale della [[Tracia (provincia romana)|Tracia romana]] fino al [[Danubio]]; cinse di mura i tre colli centrali e da questi denominò la città ''Trimontium'', divenuta ben presto splendida e importante al punto da battere moneta.
''Trimontium'' fu il crocevia di importanti strade imperiali provenienti dal nord e dall'ovest dei [[Balcani]]. Qui le strade si unificavano e conducevano direttamente a [[Bisanzio]], tra cui la fondamentale ''[[Via Militaris]]''. All'inizio del [[IV secolo]] vi furono martirizzati 38 cristiani, in parte del luogo e in parte provenienti da Bisanzio. In questa florida epoca Filippopoli si dotò di terme, teatri e grandiosi edifici pubblici, in parte ancora visibili.
L'assalto dei [[Barbaro|barbari]] ebbe inizio nel 251 con la comparsa dei [[Goti]]; nel 447 gli [[Unni]] la distrussero quasi del tutto e un secolo più tardi [[Giustiniano]] la riedificò e riarmò di mura. Nel 679, di fronte alla minaccia costituita dai [[bulgari]], gli [[imperatori di Costantinopoli]] vi fecero affluire una folta colonia di [[armeni]] e [[siriani]] non [[ortodossi]], dai quali si sarebbe presto propagata l'[[Bogomilismo|eresia bogomila]] (poi passata in [[Serbia]] e da qui in Occidente, come [[Catarismo|eresia catara]]); nell'812 il [[khan]] bulgaro [[Krum]] riusciva a entrare a Filippopoli, che fu definitivamente conquistata nell'834 e ribattezzata ''Pàldin''. Il ritorno dei [[bizantini]] si ebbe alla fine del X secolo con la vittoria dell'imperatore [[Giovanni I Zimisce]] sui bulgari e sui [[Rus' di Kiev|russi]] conquistatori delle regioni [[Danubio|danubiane]]; nel 1018 Filippopoli ridiventava bizantina.
La città subì gravi distruzioni in occasione del passaggio delle [[Crociata|Crociate]]: nel 1096 ([[Goffredo di Buglione]]), nel 1147 (il [[Sovrani di Germania|re di Germania]] [[Corrado III di Svevia|Corrado III di Hohenstaufen]]), nel 1189 ([[Federico Barbarossa]]) e nel 1203 ([[Impero latino di Costantinopoli]]). A questo periodo risale anche il ritorno dei bulgari, che s'impadronirono nuovamente della città nel 1206. Da questa data al 1322 Filippopoli passò di mano fra i bulgari e i bizantini non meno di undici volte. Nel 1364 la città fu conquistata dai [[turchi]] di [[Murad I]]: dopo un breve, tragico periodo di lotte tra principi turchi, la città venne ribattezzata ''Filibè'' e fu fatta capitale del [[Bey (carica)|beilicato]] di [[Rumelia]]. Da allora la città conobbe una grande prosperità, grazie ai commerci che si spingevano ben oltre i confini dell'[[Impero Ottomano]], rotta solo dalle lotte religiose tra i siro-armeni [[pauliciani]] (riunitisi con [[Roma]] alla fine del XVI secolo) e i greco-bulgari [[ortodossi]]. ''Filibè'', divenuta nel 1636 Plovdiv, fu presa dall'[[armata russa]] del generale [[Iosif Gurko]] il 16 gennaio 1878 e il [[Congresso di Berlino]] (13 luglio 1878) la fece capitale del principato indipendente della [[Rumelia orientale]], sotto lo scettro del principe [[Alessandro Bogoridi]].
[[File:Straat in Oud Plovdiv 1.jpeg|thumb|left|Uno scorcio della città antica]]
Solamente nel [[1885]], anno in cui la Rumelia orientale si unificò col [[Storia della Bulgaria indipendente|principato di Bulgaria]], Filippopoli tornò sotto sovranità bulgara.
In seguito alla [[seconda guerra mondiale]] la Bulgaria entrò nell'orbita dell'[[Unione Sovietica]], ma Plovdiv rimase un centro vitale del movimento democratico, che fece cadere il regime comunista nel [[1989]].
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=== Museo etnografico ===
{{vedi anche|Museo etnografico (Plovdiv)}}
Il museo [[etnografia|etnografico]] si trova in un ricco palazzo del 1847 nel tipico stile della [[Risveglio nazionale in Bulgaria|rinascenza bulgara]], dove accoglie una ricca collezione [[Etnografico|etnografica]] costituita da materiale proveniente dalla [[Distretto di Plovdiv|regione di Plovdiv]].
=== Museo archeologico regionale di Plovdiv ===
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