Arrigo Bugiani: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Arrigo Bugiani alterna la carriera di scrittore al lavoro di operaio presso l'acciaieria [[Ilva]]. Autodidatta, Bugiani entra a far parte, negli anni [[Anni 30|Trenta]], della redazione della rivista di ispirazione cattolica ''[[Il Frontespizio]]''. Qui conosce altri scrittori di fede [[Cattolicesimo|cattolica]], tra questi: [[Nicola Lisi]], [[Piero Bargellini]] e [[Carlo Betocchi]]<ref>''Arrigo Bugiani scrittore-editore'', in ''Cronache dei fatti di Toscana:  storia e letteratura tra Ottocento e Novecento'', a cura di [[Giorgio Luti]], Le lettere,  Firenze, 1996, pp. 373-78</ref>. L'esordio letterario di Bugiani è rappresentato da alcune prose liriche inizialmente pubblicate su ''[[Il Frontespizio]]'' nel [[1931]], con il titolo redazionale di ''Due vangate nel sodo'', e in seguito raccolte nel volume ''Festa dell'òmo inutile'' ([[1936]]). Accostabili alla produzione dello scrittore [[Domenico Giuliotti]], le prose di ''Festa dell'òmo inutile'' costituiscono dal punto di vista tematico una reazione alla modernità e si collocano in un filone regionalistico che ha in [[Domenico Giuliotti|Giuliotti]] e [[Giovanni Papini]] i massimi rappresentanti. Alla modernità che avanza Bugiani oppone la primitività della vita di [[campagna]], unico luogo dove sembra ancora possibile percepire il mistero dell'esistenza e il legame dell'uomo con il [[Dio|Creatore]].
 
Dopo aver abbandonato la collaborazione con ''[[Il Frontespizio]]'', Bugiani intraprende un'esperienza autonoma, anche perché è costretto a spostarsi per motivi di lavoro: nel [[1939]] l'[[Ilva]] lo trasferisce in Liguria a [[Cogoleto]], dove permane fino al [[1942]], per spostarsi in seguito a [[Torre Annunziata]] nel [[1943]]. Nel [[1945]] ritorna nella sua terra d'origine. Nel [[1946]] dà alle stampe una nuova serie di prose raccolte in un volumetto, ''La stella'', con copertina e illustrazioni di [[Ottone Rosai]]. Segue ''L'altalena degli adulti'', pubblicato nel 1954 dalle [[Edizioni di Storia e Letteratura]] del "prete romano" [[Giuseppe De Luca|don Giuseppe De Luca]], che Bugiani aveva conosciuto durante la collaborazione al ''[[Il Frontespizio|Frontespizio]]''.