Clemente Mimun: differenze tra le versioni
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Nel [[1991]] passa alla [[Fininvest]], dove collaborerà come inviato. Nel [[1992]], insieme a [[Emilio Carelli]], [[Lamberto Sposini]], [[Cristina Parodi]], [[Enrico Mentana]], è tra i fondatori del [[TG5]] il primo notiziario di [[Canale 5]], del quale diviene vicedirettore, ottenendo ogni sera quasi sette milioni di spettatori e battendo per la prima volta il [[TG1]]. Sempre in qualità di vicedirettore crea la rubrica di seconda serata Speciale TG5, molto simile a quella del tg della Rai. Dal [[1992]] al [[1994]], dopo il passaggio di [[Emilio Fede]] a direttore del [[TG4]], diventa direttore di [[Videonews]] testata sempre del gruppo [[Mediaset]], lasciando poi l'incarico ad [[Alessandro Banfi]]. In questi due anni inoltre conduce in prima serata su [[Canale 5]] gli speciali ''Verso le elezioni'' e ''Braccio di Ferro''. Nel [[1994]] torna in [[RAI]] succedendo a [[Paolo Garimberti]] come direttore del [[TG2]], dove apporta numerose novità: dall'edizione delle 20:30 alla creazione del primo telegiornale di un'ora, quelle delle 13, coi supplementi costume & società e salute. Queste novità permangono ancora oggi e hanno permesso al tg di [[Rai 2]] di raggiungere il più grande successo d'[[audience]] della sua storia, riuscendo in numerose occasioni a surclassare anche il [[TG1]].
Viene criticato, nel [[1997]] da ''[[La Voce (quotidiano)|La Voce]]'', il quotidiano diretto da [[Indro Montanelli]], che pubblica in prima pagina un [[fotomontaggio]] con tutti i direttori considerati di centrodestra di [[RAI]] e [[Fininvest]], tra cui figura anche lui, in divisa [[Nazismo|nazista]]. Mimun, che replicherà con un editoriale in diretta dal [[TG2]], riceverà la solidarietà di molti colleghi e le scuse di Montanelli. Grazie al successo di ascolti della testa, vince numerosi riconoscimenti tra cui un [[Premiolino]] nel 1998 e un [[Premio Regia Televisiva|Oscar della TV]] nel 1999. Rimane [[direttore]] del TG2 per 8 anni, fino al 5 maggio [[2002]], apportando anche diverse novità alla linea editoriale. Dal maggio [[2002]] al settembre [[2006]] è stato direttore del [[TG1]]. Durante il suo periodo di direzioni, gli ascolti delle edizioni serali della testata oscillavano tra i 7 milioni e mezzo e gli otto milioni di spettatori con uno share molte volte superiore al 35%. Nel [[2006]] conduce la rubrica ''DopoTG1'', approfondimento politico in onda dopo l'edizione del [[Tg1]] delle 20. Il 14 marzo [[2006]] Clemente Mimun conduce il primo faccia a faccia tra [[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] e [[Romano Prodi|Prodi]] per la [[campagna elettorale]] del [[2006]], che registra oltre 16 milioni di telespettatori e il 50% di share<ref>[http://www.repubblica.it/2006/c/sezioni/politica/versoelezioni35/confromarte/confromarte.html Repubblica.it » politica » Martedì la sfida Prodi-Berlusconi Mimun il primo conduttore<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>; si tratta del faccia a faccia più visto della storia della televisione italiana<ref>[http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/politica/elezioni-2006-3/auditel-confronto/auditel-confronto.html Repubblica.it » politica » Il duello tv Prodi-Berlusconi perde 4 milioni di spettatori<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Nell'autunno [[2006]] lascia la direzione del TG1 a [[Gianni Riotta]]. L'11 ottobre [[2006]] viene nominato direttore della [[Testata Servizi Parlamentari]] della RAI. Nei 9 mesi della sua direzione rinnova sigla, studio, grafica, linea editoriale della testata che assume la denominazione di [[Rai Parlamento]]. Conduce anche uno speciale sulla maratona [[Telethon]]. Il 3 luglio [[2007]] torna al [[TG5]] stavolta nel ruolo di direttore, succedendo a [[Carlo Rossella]] e lasciando il posto a [[Giuliana Del Bufalo]] a Rai Parlamento.
Dal settembre [[2007]] cura una rubrica sul settimanale ''[[TV Sorrisi e Canzoni]]'' in cui commenta ogni settimana un fatto di attualità. Cura la nuova versione del telegiornale di [[Canale 5]] che va in onda dal 5 novembre [[2007]]. Il direttore decide di andare in onda personalmente, conducendo il tg serale alternandosi ad altri 4 giornalisti ([[Cristina Parodi]], [[Cesara Buonamici]], [[Alberto Bilà]] e [[Giuseppe De Filippi]]). Nell'ottobre del [[2009]] Clemente Mimun adotta quella che definisce una "rivoluzione" nell'edizione del TG5 dell'ora di pranzo. La grafica, lo studio, le notizie, restano identiche ma a cambiare è l'impostazione. Mimun rimuove ciò che era una peculiarità di quell'edizione, e cioè la conduzione doppia all'americana che era tradizione e marchio di quella fascia oraria. Mimun decide che quell'edizione deve essere condotta solo da donne e toglie dal video 4 giornalisti e conduttori: [[Salvo Sottile]], Luca Rigoni, Fabrizio Summonte e Giuseppe Brindisi, scatenando le proteste di centinaia di telespettatori. I quattro giornalisti hanno deciso di fare ricorso contro la decisione del direttore, ma la sentenza del Tribunale di Roma del settembre [[2014]] respinge tale ricorso<ref name=autogenerato1>[http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/mimun-killed-geronzina-star-tribunale-roma-ragione-84988.htm Il tribunale di Roma da ragione a Mimun]</ref>.
È inoltre membro del comitato scientifico della [[Fondazione Italia USA]]. Appassionato tifoso della [[Società Sportiva Lazio|S.S. Lazio]], nel biennio [[1998]]-[[1999]] è stato consigliere di amministrazione della stessa società calcistica durante la gestione di [[Sergio Cragnotti]]. Il 24 giugno [[2011]] viene colpito da un grave ictus cerebrale, da cui si è ripreso ottimamente. Le sue memorie e i fatti accaduti quel giorno, sono raccolti nel libro "Ho visto cose" edito da [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] l'anno seguente. Nel maggio [[2014]], a seguito di un pesante calo di ascolti dell'edizione delle 20 del [[TG5]], la stampa riporta di una possibile sostituzione di Mimun alla direzione della testata, ma dopo un mese viene rapidamente smentita<ref>{{Cita news|url=http://www.davidemaggio.it/archives/100138/boom-cambio-di-direzione-al-tg5|pubblicazione=Davide Maggio.it|titolo= Boom, cambio di direzione al TG5?|autore=Davide Maggio|data= 18 maggio 2014}}</ref><ref>[http://www.lanostratv.it/2014/06/tg5-clemente-mimun-pronto-a-cedere-il-posto-di-direttore-mediaset-contatta-i-possibili-successori/ Mimun pronto a cedere il posto di direttore, Mediaset contatta i possibili successori]</ref>.
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;L'epurazione di volti storici del TG5
Nell'ottobre del [[2009]] Clemente Mimun adotta quella che definisce una "rivoluzione" nell'edizione del [[TG5]] dell'ora di pranzo. La grafica, lo studio, le notizie, restano identiche ma a cambiare è l'impostazione. Mimun rimuove ciò che era una peculiarità di quell'edizione, e cioè la conduzione doppia all'americana che era tradizione e marchio di quella fascia oraria. Mimun decide che quell'edizione deve essere condotta solo da donne e toglie dal video 4 giornalisti e conduttori: [[Salvo Sottile]], Luca Rigoni, Fabrizio Summonte e Giuseppe Brindisi, scatenando le proteste di centinaia di telespettatori. I 4 conduttori "epurati" dalla conduzione hanno criticato e duramente l'operato del loro [[comitato di redazione]] composto da Paolo Di Mizio, Andrea Pesciarelli e Paolo Trombin. I tre sindacalisti in una infuocata assemblea sono stati accusati di non aver fatto nulla per difendere i colleghi rimossi dalle conduzioni, neanche una lettera "formale" di solidarietà, preferendo invece appiattirsi sulle posizioni del direttore Mimun per non inimicarselo. I conduttori rimossi a questo punto non potendo contare sui colleghi del CDR si sono rivolti all'associazione della stampa e all'[[ordine dei giornalisti]] chiedendo un intervento ufficiale a tutela dei loro diritti{{Citazione necessaria}}. Il 22 settembre [[2014]] il tribunale di [[Roma]] respinge il ricorso fatto dai giornalisti contro la scelta di Mimun, giudicandolo "infondato"<ref
== Onorificenze ==
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* 2010 - Premio Lucio Colletti alla carriera
* 2010 - [[Premio Regia Televisiva]] miglior telegiornale per il [[TG5]]
* 2012 - Premio Lazialità<ref>[http://www.lalaziosiamonoi.it/news/alle-16-in-campidoglio-il-premio-lazialita-riconoscimenti-per-ledesma-klose-e-30873 Alle 16 in Campidoglio il "Premio Lazialità": riconoscimenti per Ledesma, Klose e... - La Lazio Siamo Noi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
== Note ==
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