Fiorano Modenese: differenze tra le versioni

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L'8 aprile 1866 il capomastro Antonio Gozzi di [[Casinalbo]] inizia i lavori di restauro interni ed esterni [[Santuario della Beata Vergine del Castello]].<ref name="guidobucciardi12">{{Cita libro |titolo = Fiorano nelle vicende storiche del castello e del santuario dalle origini al 1859 |autore = Guido Bucciardi |editore = Tipografia Pontificia ed Arcivescovale dell'"Immacolata Concezione" |anno = 1934 |capitolo = Cronistoria della B. V. del castello di Fiorano dal 1859 al 1889 |pp = 275-290 }}</ref>.
 
Il 15 giugno 1866 il pittore modenese prof. [[Adeodato Malatesta]], allora direttore dell'Accademia di belle arti, intraprende il restauro gratuito delle pitture interne alla cupola del santuario che fu completato il 25 novembre dello stesso anno<ref name="guidobucciardi12" />. Il 1º ottobre 1880 don Giuseppe Messori si impegnò - a proprie spese - a costruire la seconda torre, quella settentrionale, del Santuario <ref name="guidobucciardi12" />. Il 26 dicembre 1880 la fabbriceria incarica l'ingegner architetto Vincenzo Maestri di Modena di redigere il progetto per il compimento della facciata del santuario e dirigere i lavori. Maestri dirigerà gratuitamente i lavori per quasi sei anni<ref name="guidobucciardi12" />.
 
L'8 settembre 1889 si tenne l'inaugurazione della nuova facciata marmorea del santuario<ref name="guidobucciardi12" />.