Piramide di Cheope: differenze tra le versioni

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All'interno della Grande Piramide sono state scoperte tre camere. La camera più bassa, o ''camera ipogea'', è scolpita nella roccia su cui la piramide è stata costruita ed è incompiuta. Le cosiddette<ref>John Romer, nel suo libro ''The Great Pyramid: Ancient Egypt Revisited'' scrive: «''By themselves, of course, none of these modern labels define the ancient purposes of the architecture they describe.''» (Da loro stessi, naturalmente, nessuno di questi appellativi definisce i veri scopi dell'architettura che descrive.) pag. 8.</ref> ''Camera della Regina'' e ''Camera del Re'' si trovano più in alto, all'interno della struttura piramidale. Il [[Complesso piramidale egizio|complesso piramidale]] comprendeva due templi mortuari in onore di Cheope (uno vicino alla piramide e uno vicino al Nilo), tre piramidi più piccole, dette [[piramide secondaria|secondarie]], per le [[Grande Sposa Reale|regine]] di Cheope, una ancor più piccola [[piramide satellite]] o cultuale, una strada rialzata, detta [[rampa processionale]], che collega i due templi e piccole tombe ''[[mastaba]]'' per i nobili che circondano la piramide.
 
L'attribuzione della ''Grande Piramide'' a Cheope è deducibile dalla concordanza dei rilievi [[archeologia|archeologici]] e dei dati storici disponibili. [[Erodoto]] ([[V secolo a.C.]]) fu il primo studioso di cui gli scritti sulla piramide sono giunti fino a noi, raccolse informazioni dai sacerdoti egizi suoi contemporanei e le integrò nelle sue ''[[Storie (Erodoto)|Storie]]''.
 
Per i 1200 anni successivi il monumento fu studiato per lo più allo scopo di penetrarvi ed eventualmente saccheggiarlo. Il [[califfo]] [[al-Ma'mun]] vi riuscì attorno all'[[820]] d.C. scavando una galleria, ma trovò la piramide già vuota. Una volta violata se ne perse l'interesse e alla fine del [[XIV secolo]] fu sostanzialmente trasformata in cava. Dalla metà del XVIII secolo divenne meta di esploratori occidentali in cerca di emozioni. Solo dopo le [[guerre napoleoniche]] (1799-1801) e lo scoppio dell'egittomania europea iniziarono le campagne sistematiche di studio da parte degli archeologi europei. Con l'indipendenza dell'[[Egitto]], il controllo del sito è passato in mano dello stato egiziano, che ne regola i permessi di scavo e studio.
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=== Erodoto di Alicarnasso ===
[[Erodoto]], nelle sue ''[[Storie (Erodoto)|Storie]]'', considerate il primo esempio di storiografia nella letteratura occidentale, descrisse ciò che vide ed ascoltò in occasione del suo viaggio in Egitto, durante la prima dominazione [[Persia|persianapersia]]na, nel 450 a.C. circa. I brani si collocano nel II libro delle ''Storie'', interamente dedicato all'Egitto, la più antica traccia scritta sulle piramidi, anche se più di 2000 anni dopo la loro costruzione. A causa di ciò, le testimonianze a cui Erodoto stesso ebbe accesso risultavano frutto di tradizione orale. Di conseguenza, le sue osservazioni emergono come una miscela di affermazioni verosimili, deduzioni personali, conclusioni errate e storie di fantasia.
 
Erodoto caratterizza Cheope come un re tirannico. Questo probabilmente ricalca il punto di vista dei Greci, i quali evidentemente giudicavano che l'innalzamento di tali monumentali edifici potesse avvenire solo attraverso il crudele sfruttamento della popolazione. Secondo quanto appreso da Erodoto addirittura:
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}}
 
La città di [[Menfi]] dista circa 21 &nbsp;km da Giza, quasi 120 stadi come indica Diodoro, e non 40. Strabone fornisce informazioni circa la cava di estrazione del materiale di rivestimento, le cave di calcare di [[Tura (Egitto)|Tura]], che si trova sulla sponda destra del Nilo, proprio di fronte a Giza.
 
Inoltre, non lontano dal fiume, è indicato il villaggio chiamato ''Troia'', antico insediamento dei [[Troia|prigionieri troiani]], arrivati con [[Menelao]]. Questa affermazione si ritrova anche nella ''Bibliotheca historica'' (I 56,4) di Diodoro Siculo e risale alla tradizione epica vede il soggiorno dell'eroe greco in Egitto, dopo la fine della guerra di Troia.
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Lo storico latino inserisce un interessante elenco di autori che hanno menzionato le piramidi nei loro scritti: Erodoto, [[Evemero]], [[Duride di Samo]], [[Aristagora]], [[Dionigi di Alicarnasso|Dionisio di Alicamasso]], [[Artemidoro di Efeso|Artemidoro]], [[Alessandro Poliistore]], Butoride, [[Antistene]], [[Demetrio Falereo|Demetrio]], Demotele ed [[Apione]], mentre sono assenti Diodoro e Strabone.<ref>[https://books.google.it/books?id=NK02AAAAMAAJ&lpg=PA18&ots=R1qxcCxLng&dq=plinio%20Erodoto%2C%20Evemero%2C%20Duride%20di%20Samo%2C%20Aristagora%2C%20Dionisio&hl=it&pg=PA18#v=onepage&q&f=false Domenico Valeriani, ''Nuova illustrazione istorico-monumentale del Basso e dell' Alto Egitto''. Paolo Fumgalli, Firenze, 1836]</ref>
 
Plinio indica come lato di base della piramide 783 [[piede romano|piedi]] (se la lunghezza di un piede equivale a 29,6 &nbsp;cm, si ottengono circa 231,8 metri, un valore molto prossimo a quello effettivo), l'altezza è invece sovrastimata a 725 piedi (più di 214 metri), come per gli altri autori. Per la [[Piramide di Chefren|seconda piramide]] (quella di Chefren) è riportato un lato di 757,5 piedi (224,2 metri), dato abbastanza approssimato. Per l'[[Piramide di Micerino|ultima piramide]] (quella di Micerino), è indicato un lato di 363 piedi (107,4 metri, anche questa molto ben approssimata), la quale è giudicata la più bella a causa del fatto che è rifinita con pietra etiopica.
 
Plinio infine afferma che non esiste alcuna testimonianza dai sistemi utilizzati nelle fasi di edificazione, ma riporta diverse ipotesi in merito al trasporto dei blocchi di pietra. Alcuni, dice, pensano all'uso di piani inclinati di [[Nitrato di potassio|salnitro]] che vennero successivamente sciolti attraverso l'uso delle acque del Nilo; altri parlano di impalcature di mattoni di fango che furono in seguito riutilizzati per abitazioni private.
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La ''Camera inferiore'' (5) è la struttura più bassa della piramide. Questa appare di forma rettangolare, dalle dimensioni approssimative di 14&nbsp;m di larghezza, 8,3&nbsp;m di lunghezza e 4,3&nbsp;m di altezza, ed è visibilmente solo sbozzata.
 
Nel muro Sud della camera c'è uno stretto cunicolo cieco (circa 75 × 78 &nbsp;cm), anch'esso solo sbozzato, che termina dopo 16,4 metri.
La camera presenta anche un pozzo scavato nel pavimento; però questo è probabilmente lo scavo effettuato dall'archeologo Perring (1837), mentre era alla ricerca di una camera nascosta.
 
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==== Cunicolo ascendente ====
A 28,2&nbsp;m dall'entrata, nel soffitto del passaggio discendente (3), è presente un buco quadrato (originariamente nascosto da una lastra di pietra), questo costituisce l'inizio del ''Cunicolo ascendente'' (6) che termina all'inizio della ''Grande galleria'' (9). Quest'ultimo è lungo 39,9 metri. Altezza e larghezza sono simili a quelle del cunicolo discendente (105 × 125 &nbsp;cm). Anche l'inclinazione è pressoché la medesima.
 
L'estremità inferiore di questo cunicolo è chiusa da tre enormi blocchi di granito, lunghi ognuno circa 1,5&nbsp;m. Questi avrebbero dovuto salvaguardare dai ladri le camere reali, ma furono semplicemente aggirate scavando un tunnel.
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===== Condotti di ventilazione inferiori =====
[[File:Khufu masons tools.jpg|thumb|Due dei tre oggetti rinvenuti nel condotto della camera intermedia]]
I condotti di ventilazione nella camera superiore furono descritti già nel 1610, mentre i condotti della camera intermedia non sono stati scoperti fino al 1872. In quell'anno, Waynman Dixon, un ingegnere ferroviario scozzese, e il suo amico, il dottor James Grant, notarono una crepa nel muro sud della ''Camera della Regina''. Dopo aver spinto un lungo filo nella fessura, che indicava che probabilmente dietro la lastra vi era il vuoto, Dixon assunse un falegname di nome Bill Grundy per tagliare la lastra del muro. Venne così scoperto un canale rettangolare, mediamente di 20,5 &nbsp;cm di larghezza e 21,5 &nbsp;cm di altezza, il quale si snoda per quasi 3 metri all'interno della piramide, prima di curvare verso l'alto con un angolo di circa 39°.<ref name="measures">Probabilmente le misure attualmente più precise disponibili possono essere trovate sul sito del ''[http://www.cheops.org/ Progetto Upuaut]''</ref> Dato che la camera superiore aveva due cunicoli simili, Dixon misurò la posizione, analoga al cunicolo appena scoperto, sulla parete nord e, come previsto, Grundy trovò l'apertura del cunicolo gemello.
 
All'interno del cunicolo nord vennero scoperti tre manufatti: un piccolo gancio in bronzo, un'asta di legno (descritto come simile al legno di cedro) lungo 12 &nbsp;cm, ed una sfera di diorite nera con inserti in bronzo. Questi oggetti rimasero nelle mani della famiglia Dixon fino agli anni '70, quando vennero donati al British Museum dove sono tutt'ora conservati e, dagli anni '90, esposti.
 
Gli avventurieri inoltre accesero fuochi per convogliarne il fumo all'interno dei condotti, nel tentativo di scoprire dove questi conducessero. Il fumo ristagnò nel condotto nord, ma scomparve nel condotto sud e non fu visto uscire all'esterno della piramide.
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===== Condotti di ventilazione superiori =====
Come per la camera intermedia, anche le aperture dei condotti nella camera superiore sono posizionate approssimativamente allo stesso livello, alla giunzione della sommità del primo blocco di granito e ad un'altezza di 91&nbsp;cm dal pavimento. L'apertura settentrionale è leggermente inferiore, il suo soffitto è allineato con il giunto, mentre la meridionale è all'incirca all'altezza del giunto.
 
Contrariamente a quelli della ''Camera della Regina'', i condotti comunicano con l'esterno della piramide. Non tutti concordano sul proposito di questi cunicoli: per alcuni sembrerebbero avere degli allineamenti astronomici, ma, d'altro canto, uno di essi segue un percorso irregolare attraverso la struttura, e di conseguenza, attraverso di esso non ci può essere allineamento diretto alle stelle. Un'altra spiegazione è che siano associati con il rituale di ascensione dell'anima del sovrano.
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Con poche eccezioni, i quattro condotti sono stati costruiti in conformità con un sistema invariabile: la struttura superiore ed entrambe le pareti sono state ricavate da un blocco in modo da formare una sorta di canale di pietra. Il pavimento è stato fornito da un secondo blocco, che sorreggeva il blocco superiore.<ref name="cheops.org second92">[http://www.cheops.org/startpage/thefindings/thefindings.htm www.cheops.org - The second 1992 campaign]</ref>
 
Il condotto settentrionale è rettangolare, largo circa 18 &nbsp;cm ed alto circa 13 &nbsp;cm, dimensioni che mantiene per tutta la sua lunghezza. Il condotto rimane orizzontale per circa 180 &nbsp;cm poi prende una serie di quattro curve, per evitare la ''Grande Galleria''. Pur mantenendo il suo angolo verso l'alto abbastanza costante, si sposta prima a nord-nord-ovest poi di nuovo a nord, poi a nord-nord-est, e infine di nuovo a nord. La lunghezza totale del condotto settentrionale è di circa 59 m e un angolo con una variazione compresa tra 25° ai 34°.<ref name="measures" /> Alcune parti del condotto sono state scavate da cercatori di tesori.<ref name="cheops.org second92" />
 
Il condotto meridionale è diverso in apparenza. Il suo imbocco è più grande, circa 45 &nbsp;cm di larghezza per 60 di altezza, ma le dimensioni si riducono dopo poco. La lunghezza totale del condotto meridionale è di circa 53 m e sale con un angolo di circa 39° per la maggior parte della sua lunghezza.
 
Attualmente in uno dei condotti è stata installata una ventola per cercare di far circolare aria nella piramide, altrimenti viziata dalla presenza dei turisti.<ref name="cheops.org second92" />
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Il peribolo, già a partire dalla IV dinastia, appare estremamente ridotto<ref>Riccardo Manzini, ''Complessi piramidali egizi - Vol.II'', pag. 48</ref> e circonda sui quattro lati solo la piramide delimitando con il muro perimetrale di cinta l'area sacra, detta cortile (perimetrale), da quella profana.
 
Il muro perimetrale dista dalla piramide una decina di metri, risulta largo circa 3,50 metri e aveva le pareti inclinate intonacate con la sommità arrotondata, detta a dorso d'asino, ma l'altezza non può essere definita residuando solo pochi resti.
 
Il cortile era pavimentato con lastre di calcare bianco.
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[[Categoria:Piramidi dell'Egitto antico|Cheope]]
[[Categoria:Giza]]
 
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